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di pser
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Concetti Chiave

  • Napoleone decide di invadere la Russia per motivi di prestigio dopo che questa si ritira dal blocco continentale.
  • Forma un imponente esercito di 600.000 uomini, metà francesi e metà da altre nazioni, per l'invasione.
  • Ignorando il rigido inverno russo, porta con sé provviste solo per il viaggio di andata, confidando in una vittoria rapida.
  • Trova Mosca incendiata e deserta a causa della tattica russa della terra bruciata, ostacolando i suoi piani.
  • Costretto a ritirarsi, il suo esercito subisce pesanti perdite per gli attacchi russi e le condizioni climatiche, con solo 100.000 uomini che fanno ritorno.

Indice

  1. La decisione di Napoleone
  2. La campagna in Russia

La decisione di Napoleone

Napoleone, dopo l’uscita della Russia dal blocco continentale, si trova di fronte ad una situazione critica: se accetta senza intervenire la decisione russa, avrebbe dimostrato inferiorità e di essere un sovrano come tutti gli altri, minando quindi il suo orgoglio e il suo buon nome, dimostrando di non poter controllare tutte le nazioni europee, o avrebbe dovuto rispondere alla provocazione russa decidendo di attaccare.

Di conseguenza per motivi di prestigio e di onore decide di intraprendere una campagna militare in Russia, arruolando un esercito di dimensioni mai viste, con 600.000 uomini, di cui metà provenienti dalla Francia e metà dalle altre nazioni.

La campagna in Russia

Conoscendo le condizioni climatiche della Russia e il suo inverno gelido sa di dover fare in fretta anche per spostare gli uomini e i viveri: egli, contando di poter vincere in poche settimane, porta con sé vettovaglie per la sola andata e non per il ritorno, sperando di conquistare Mosca e di saccheggiare la città. Avanza in territorio russo senza incontrare una minima resistenza, arriva alle porte di Mosca entra in città ma la trova in fiamme e senza abitanti: i russi avevano per la prima volta applicato la tattica della terra bruciata, incendiando la città. Napoleone, in una situazione difficile soprattutto per i viveri, aspetta invano lo zar per intavolare delle trattative di pace: dopo due settimane ordina la ritirata ma durante il ritorno in Francia viene attaccato più volte ai fianchi dai russi: dei 600mila uomini, ne torneranno 100mila, tutti gli altri cadranno per il gelo e per colpa dei nemici.

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