Concetti Chiave
- Napoleone conquistò vasti territori in Europa, unendo alcuni stati alla Francia e controllando altri come stati autonomi.
- Il dominio francese imponeva tasse elevate e trasferiva ricchezze a Parigi, causando malcontento e rivolte in vari paesi.
- La Campagna di Russia del 1812 fu un disastro per Napoleone, con enormi perdite umane a causa dell'inverno e della strategia della terra bruciata.
- Dopo la sconfitta nella battaglia di Lipsia nel 1813, Napoleone fu esiliato, ma ritornò brevemente durante i "cento giorni" prima della sconfitta definitiva a Waterloo nel 1815.
- Le riforme di Napoleone, come il codice civile, modernizzarono l'Europa, promuovendo uguaglianza legale, centralizzazione dello stato e sviluppo economico, favorendo la borghesia e il nazionalismo.
Conquiste napoleoniche in Europa
Nei primi anni dell’ottocento Napoleone conquistò vasti territori in Europa. Alcuni stati furono uniti alla Francia come Belgio, Olanda e alcune regioni d’Italia (come Piemonte – Liguria – Toscana – Umbria – Lazio), altri divennero stati autonomi controllati però da Napoleone: come il regno d’Italia (che comprende l’Italia centro-settentrionale) e quello di Napoli (dove il fratello Giuseppe fu re di Napoli nel 1806 poi di Spagna nel 1808). Il dominio francese sfruttava i territori occupati a vantaggio della Francia infatti imponeva forti tasse mentre le ricchezze e le opere d’arte furono portate a Parigi. Questo sfruttamento portò molti paesi (ispirati dagli ideali di libertà dei popoli che proprio i francesi avevano diffuso) a opporsi al dominio francese così si ebbero delle rivolte (in Spagna e nel Tirolo).
Declino e caduta di Napoleone
Napoleone dopo molte vittorie, volle sconfiggere la Russia, riuscì ad arrivare a Mosca, ma fu costretto a ritirarsi (1812) per l’avvicinarsi dell’inverno, infatti il gelo, gli attacchi russi e la strategia militare ( cioè quella della terra bruciata), decimarono il suo esercito: da 600000 uomini partiti per la Russia ne ritornarono 20000. Nel 1813 Napoleone fu sconfitto nella battaglia di Lipsia e il suo dominio sull’Europa finì, venne esiliato nell’isola d’Elba ma fuggì e ritornò in Francia (periodo detto dei cento giorni 1815) e fu sconfitto a Waterloo (1815) e inviato in esilio nell’Isola di sant’Elena nell’oceano Atlantico.
Riforme e impatto duraturo
Le conquiste di Napoleone furono importanti per l’Europa perché portarono un grande rinnovamento. Nei territori conquistati Napoleone introdusse il codice civile emanato in Francia nel 1804 e si basava sull’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge: così la nobiltà perse i suoi privilegi mantenendo però i propri titoli mentre la borghesia poteva partecipare al potere (si ebbe così un declino della nobiltà e la scomparsa del sistema feudale). Per rafforzare il potere dello stato Napoleone passò a uno stato centralizzato e per far ciò creò un apparato amministrativo moderno ed efficiente. Per favorire lo sviluppo economico furono eliminati molti dazi e vennero unificati i sistemi di pesi e misure. Inoltre furono messe in vendita le proprietà ecclesiastiche che vennero acquistate dalla borghesia, la quale favorita da queste norme, poté sviluppare le proprie attività ottenendo un grande potere economico in Europa. Infine le frequenti guerre dei cittadini di diversi paesi contro le truppe francesi, in nome della libertà e della difesa della patria, contribuirono a sviluppare il nazionalismo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze delle conquiste di Napoleone in Europa?
- Come si concluse la campagna di Napoleone in Russia?
- Quali furono le cause del declino del dominio di Napoleone in Europa?
Le conquiste di Napoleone portarono un grande rinnovamento in Europa, introducendo il codice civile che promuoveva l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, indebolendo la nobiltà e favorendo la borghesia. Inoltre, furono eliminati molti dazi e unificati i sistemi di pesi e misure, contribuendo allo sviluppo economico.
La campagna di Napoleone in Russia si concluse con una ritirata disastrosa nel 1812 a causa del gelo, degli attacchi russi e della strategia della terra bruciata, che decimarono il suo esercito da 600.000 a 20.000 uomini.
Il declino del dominio di Napoleone fu causato dalle rivolte nei territori occupati, dalla sconfitta nella battaglia di Lipsia nel 1813, e infine dalla sconfitta a Waterloo nel 1815, che portarono al suo esilio definitivo a Sant'Elena.