Concetti Chiave
- I crepuscolari sono caratterizzati da un amore per le piccole cose e atmosfere comuni, utilizzando un linguaggio dimesso e prosaico vicino al parlato.
- Sergio Corazzini, esponente del crepuscolarismo, esprime la crisi d'identità del poeta in una società che mercifica cultura e letteratura.
- I temi principali del crepuscolarismo includono anti-dannunzianesimo, malattia, pessimismo e angoscia, riflettendo la condizione esistenziale del poeta.
- Corazzini proclama l'impossibilità di essere un poeta, descrivendo una vita semplice fatta di tristezze comuni e gioie semplici.
- La poesia di Corazzini comunica un desiderio di solitudine e pianto, esprimendo la sua malattia morale e il rifiuto dell'esistenza.
Indice
Origine e definizione dei crepuscolari
I crepuscolari sono definiti così dal termine crepuscolo, per indicare l’esaurirsi di un’intera tradizione rappresentata da Carducci e da D’Annunzio. Questa definizione apparve su una rivista nel 1909, data da Antonio Borgese. I crepuscolari portano delle novità, per quanto riguarda i contenuti ma anche le scelte espressive.
I contenuti, caratterizzati dall’ amore per le piccole cose, con atmosfere grigie e comuni sono rievocate attraverso un linguaggio dimesso e prosaico molto vicino al parlato. Tra gli esponenti di questo movimento ricordiamo Guido Gozzano e Sergio Corazzini.Sergio Corazzini e il Crepuscolarismo
Sergio Corazzini nasce a Roma nel 1886. Nel 1906 pubblica Il Piccolo libro inutile in cui vi è un testo fondamentale per comprendere la condizione dei crepuscolari, ovvero la crisi d’identità del poeta di fronte ad una società che sta riducendo a merce, anche la cultura e la letteratura. Attraverso questo testo si può notare la scelta di un linguaggio colloquiale tipica del Crepuscolarismo, nella prima strofa si usa infatti il tu rivolgendosi ad un ipotetico lettore.
Temi principali sono i classici temi crepuscolari:
-Anti dannunzianesimo (Il poeta afferma di vivere una vita comune, non c’è quindi l'elevazione ad un livello più alto come nella fase del superuomo di D'annunzio).
-Malattia (molto importante perché si riferisce alla vita del poeta, infatti Corazzini muore a solo 21 anni a causa della tisi)
-Pessimismo
-Angoscia
Temi e poetica di Corazzini
Corazzini proclama l’impossibilità di essere detto poeta, la sua condizione esistenziale è quella di un fanciullo che piange e offre le proprie lacrime al Silenzio, presagio di morte e divinità in cui rifugiarsi, lontano dalle lotte rumorose della vita. Il poeta afferma che la propria vita è fatta di povere tristezze comuni e di gioie tanto semplici da farlo arrossire nel confessarle. Egli trema d’angoscia davanti alla realtà e invoca la morte, perché stanco di vivere e si sente come uno specchio che riflette la triste esistenza dell’uomo. Il poeta sottolinea l’incapacità di comunicare certezze e messaggi definitivi: egli potrebbe dire solo parole inutili e prive di significato. Così facendo, si sentirebbe triste, come se stesse per morire: le sue lacrime sono come le perle di un rosario. Il poeta afferma che ogni giorno comunica con il silenzio, nel quale percepisce la presenza di Dio. Egli dorme, componendo le mani in croce, desidera essere, come Cristo, umiliato e percosso, ed esprime un desiderio di pianto e di solitudine. Corazzini proclama il suo amore per una vita semplice: le passioni giovanili si sono spente e lo hanno privato della gioia di vivere. Si dice incompreso dagli uomini. La sua è una malattia morale, che consiste nel rifiuto dell’esistenza. Egli afferma che vivere significa morire lentamente e per essere definito poeta dovrebbe vivere tutt’altra vita perciò non gli resta che morire.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "crepuscolari" e cosa rappresenta?
- Chi era Sergio Corazzini e quale ruolo ha avuto nel Crepuscolarismo?
- Quali sono i temi principali della poetica di Corazzini?
- Come descrive Corazzini la sua condizione esistenziale e il suo rapporto con la vita?
Il termine "crepuscolari" deriva da "crepuscolo" e indica l'esaurirsi di una tradizione letteraria rappresentata da Carducci e D'Annunzio. Fu coniato da Antonio Borgese nel 1909 per descrivere un movimento che introduceva novità nei contenuti e nelle scelte espressive.
Sergio Corazzini, nato a Roma nel 1886, è stato un esponente del Crepuscolarismo. Nel 1906 pubblicò "Il Piccolo libro inutile", un testo fondamentale per comprendere la crisi d'identità del poeta in una società che mercifica la cultura e la letteratura.
I temi principali della poetica di Corazzini includono l'anti-dannunzianesimo, la malattia, il pessimismo e l'angoscia. Egli esprime l'impossibilità di essere poeta, la sua condizione esistenziale di fanciullo che piange, e il desiderio di rifugiarsi nel silenzio e nella morte.
Corazzini descrive la sua condizione esistenziale come quella di un fanciullo che piange e offre le proprie lacrime al Silenzio. Egli si sente incompreso, vive una vita di povere tristezze e gioie semplici, e percepisce la vita come una lenta morte, esprimendo un desiderio di pianto e solitudine.