Concetti Chiave
- Firenze ha giocato un ruolo centrale nella nascita e sviluppo delle riviste culturali italiane, con figure di spicco come Papini e Prezzolini.
- Le riviste letterarie italiane hanno subito un'evoluzione significativa tra il 1903 e il 1907, ispirate dalle idee pragmatiche di William James.
- 'La Voce', fondata nel 1908, è stata una delle riviste più influenti del periodo, promuovendo un dialogo tra intellettuali con ideali diversi fino alla sua chiusura nel 1917.
- Numerose altre riviste, come 'L'anima', 'L'acerba', e 'L'unità', hanno arricchito il panorama culturale italiano con contributi di autori come Papini, Soffici e Salvemini.
- Durante il regime fascista, riviste come 'La Ronda' hanno rappresentato un ritorno all'ordine e alla prosa d'arte, contrapponendosi alle avanguardie futuriste.
Indice
Firenze e le Riviste Culturali
La culla degli eventi è Firenze. la rivista è il modo più efficace per comunicare. i maggiori esponenti delle riviste sono Papini e Prezzolini.
Evoluzione delle Riviste Letterarie
1903/1907 rivista 'Leonardo' dei 2 autori con idee pragmatiche (USA 800/900) di James, ovvero il bisogno pratico prevale su quello teoretico.
La Voce e il suo Impatto
1908 rivista 'La Voce' rappresenta l'evento culturale del quindicennio. Prezzolini esprime la sua necessità di un convegno con persone intelligenti ma con ideali diversi.
1914 De Robertis diventa direttore della voce
1917 la rivista si estingue
Altre Riviste e Autori
1911 rivista 'L'anima' con Papini e Amendola
1913/1915 rivista 'L'acerba' con Papini, Soffice e Palazzeschi
1911/1922 rivista 'L'unità' con Salvemini
Moralisti e Poesia Dialettale
Moralisti vociani: Serra cbe scrive su La voce, Sbarbaro, i liguri, Rebora, Slataper, Papini, Soffici, Palazzeschi con i suoi funambolismi verbali.
Poesia dialettale (Salvatore Di Giacomo)
Avanguardie e Problemi Linguistici
Avanguardia con Marinetti
Problema della lingua italiana come unità territoriale. Saper leggere e scrivere per mantenere il rapporto con la madrepatria per gli emigrati. Nel Giolittismo c'è il decandentismo: Pascoli, D'Annunzio. Nella prosa decadentista identifichiamo Pirandello e Svevo.
Avanguardie in Italia: futurismo (Marinetti), cubismo (Picasso) in Italia e Francia, cubofuturismo (Maiakoskj) in Russia, dadaismo e surrealismo in Francia.
Riviste nell'Italia Fascista
Nell'Italia fascista (1919/1943) c'è la rivista 'La Ronda' (1919/1923) con Riccardo Bacchelli, Vincenzo Cardarelli e Emilio Cecchi. Questa rivista trovò giustificazione nella consanguinetà degli elementi che la compongono, ovvero persone che la pensano allo stesso modo. Ritornare al passato evitando l'avanguardia. Prosa d'arte dei rondisti di elaborata compostezza, ripudio dell'urgenza biografica dei bociani o ripudio del velletarismo (sogno) futurista, ritorno all'ordine della prosa d'arte attraverso il frammento, ritorno all'arte per l'arte, prosa raffinata della poesia breve. La civiltà di massa viene rappresentata nei romanzi.
Differenza tra poemetto in prosa e prosa d'arte: il primo è avanguardia, il secondo è un ritorno all'ordine.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto della rivista 'La Voce' nel panorama culturale italiano?
- Quali sono state alcune delle principali riviste letterarie italiane e i loro contributori durante il periodo fascista?
- Come si sono evolute le riviste letterarie italiane all'inizio del XX secolo?
'La Voce', fondata nel 1908, è stata un evento culturale significativo del quindicennio, promuovendo un convegno di idee diverse e influenzando il dibattito intellettuale fino alla sua chiusura nel 1917.
Durante il periodo fascista, 'La Ronda' (1919/1923) è stata una rivista importante, con contributori come Riccardo Bacchelli, Vincenzo Cardarelli e Emilio Cecchi, che promuovevano un ritorno all'ordine e alla prosa d'arte.
Le riviste letterarie italiane, come 'Leonardo' (1903/1907) e 'La Voce' (1908), hanno evoluto il panorama culturale con idee pragmatiche e dibattiti intellettuali, influenzando la letteratura e la cultura del tempo.