Concetti Chiave
- Le avanguardie del Novecento nascono in Europa come movimenti culturali che rifiutano la tradizione e cercano un rinnovamento totale della società attraverso l'arte.
- I crepuscolari, come Corazzini e Palazzeschi, si oppongono al protagonismo poetico di D'Annunzio, usando un linguaggio prosastico e tematiche quotidiane con un tono malinconico e ironico.
- Il futurismo, lanciato da Marinetti nel 1909, esalta il progresso e la modernità, celebrando la velocità, la macchina e la guerra, rifiutando la tradizione e la logica sintattica.
- Il surrealismo, evoluzione del dadaismo, cerca di esprimere una realtà superiore combinando sogni e inconscio, influenzato dalle teorie di Freud, con artisti come Breton, Dalì e Magritte.
- I vociani, legati alla rivista "La Voce", non formano un gruppo omogeneo, ma esprimono esigenze spirituali e morali, criticando sia il rifiuto dei crepuscolari sia l'esaltazione dei futuristi.

Indice
Cosa sono le Avanguardie?
Le avanguardie sono movimenti intellettuali e culturali nati in Europa agli inizi del ’900 in risposta ai movimenti del Decadentismo e del Naturalismo con lo scopo di ricercare una nuova arte.
Esse nascono da una profonda esigenza di rinnovamento culturale. Gli artisti d'avanguardia negano la tradizione, la memoria, il gusto e soprattutto i valori della società di massa, legati ad intenti materialistici e doppi fini. Sostenevano invece un'arte che esprimesse l'inconscio, la rottura col passato e l'accelerazione verso la modernità. L’intenzione è quella di un rinnovamento totale della società. Lo scrittore d’avanguardia critica il mercato culturale rendendolo colpevole di aver trasformato l’opera d’arte in merce estetizzandola per venderla maggiormente. L’arte d’avanguardia deve allontanarsi dai canoni estetizzanti, deve risultare difficilmente comprensibile quasi illeggibile e deve avere un intento dichiaratamente provocatorio. L'insuccesso dei movimenti avanguardisti fu dovuto alla forte contraddizione che era alla base di ognuno di essi. I gruppi delle avanguardie infatti disprezzavano il gusto della massa, del pubblico ma allo stesso tempo ricercavano in loro l'approvazione della loro arte e del loro pensiero. I principali movimenti d'avanguardia furono: l'Espressionismo, il Futurismo, il Dadaismo e il Surrealismo. Il carattere comune di tutte le arti avanguardiste è l’opposizione al Naturalismo e al Decadentismo: all’arte come rispecchiamento oggettivo della realtà si oppone l’arte come visione soggettiva ed espressione dell’inconscio. L’industrializzazione determina una crisi del tradizionale ruolo dell’intellettuale. D’annunzio vi si adatta attraverso la spettacolarizzazione della propria vita esibita e offerta all’imitazione della massa borghese.
Per approfondimenti sul Naturalismo vedi anche qua.
I principali gruppi delle Avanguardie
I nuovi intellettuali tendono a negare i ruoli tradizionali ed i gruppi principali sono:
• I crepuscolari che rifiutano la tradizionale figura protagonistica del poeta-vate o del poeta mediatore e affermano la vergogna della poesia;
• Il movimento dei futuristi, invece, dichiara esaurito il ruolo umanistico degli intellettuali e propone agli artisti una nuova funzione: quella di interpreti del nuovo e di esaltatori della macchina e del progresso industriale;
• Il movimento dei surrealisti si propone di rivelare gli aspetti più profondi della psiche attraverso la liberazione dell'inconscio e il superamento delle convenzioni sociali;
• Vi è inoltre il movimento dei vociani, i quali respingono sia la posizione di semplice rifiuto dei crepuscolari, sia quella dei futuristi. I vociani gravitano intorno alla rivista Fiorentina “La voce”; essi non sono un gruppo omogeneo ma esprimono le esigenze spirituali e morali di cui si faceva carico la rivista, e si dedicano all’impegno civile per colmare un vuoto profondo. In Italia si sviluppa un solo movimento di avanguardia nel senso stretto del termine: il Futurismo (sorto a Milano). La tendenza alle avanguardie è però evidente nei crepuscolari (Corazzini e Palazzeschi) e nei vociani (Rebora, Campana, Sbarbaro).
I crepuscolari
I crepuscolari nascono in contrapposizione a D’Annunzio, sono disgustati dalla sua figura e dalla sua poesia e per porsi in contrasto al suo successo riportano scene di vita quotidiana in provincia, ribaltando la prospettiva d’annunziana. Il termine crepuscolarismo accomuna una serie di poeti che non formano una scuola unitaria ma che esprimono un medesimo gusto malinconico. I crepuscolari introducono nuove forme, nuovi registri espressivi segnati da una forte prosasticità (lessico basso e colloquiale) e nuovi temi. Portano sulla scena nuovi paesaggi, nuovi personaggi (monache, vecchie, mendicanti, vagabondi) e nuovi oggetti (piccole cose, specchi). Questi oggetti non vengono innalzati a simboli, ma colti nella loro frantumazione con un distacco ironico, una nota di umorismo. Ai contenuti nobili e sublimi della tradizione contrappongono gli oggetti umili della vita quotidiana (le buone cose di pessimo gusto che prima di allora venivano rifiutate). Il poeta crepuscolare è isolato e emarginato rispetto alla società borghese e il pubblico ha quindi un atteggiamento di indifferenza nei sui confronti.
Per approfondimenti sul Male di vivere del 1900 vedi anche qua
Il futurismo
Il movimento futurista nasce a Parigi il 20 febbraio 1909, quando Filippo Tommaso Marinetti pubblica sul quotidiano "Le Figaro" il primo Manifesto futurista, che afferma la necessità di abolire i musei, le accademie e le biblioteche, in quanto istituzioni che intendono salvaguardare i valori tradizionali e del passato. Questo movimento proponeva il rinnovamento di ogni cosa ed esaltava il progresso, il culto della macchina e della velocità, la violenza e la guerra, rifiutava invece la tradizione. La nuova arte deve partire dal presente, dalla realtà industriale, deve capire e esaltare la bellezza della velocità e della macchina. La celebrazione del movimento induce a glorificare la guerra (concepita come igiene del mondo), la violenza e la forza, e a disprezzare la donna. Questo movimento è caratterizzato da uno sfrenato attivismo, anche per le ideologie nazionaliste (vedono nella guerra l’igiene del mondo). Il futurismo sostituisce alla logica del pensiero l’analogia, non una semplice analogia ma assimilando realtà diverse e lontanissime tra di loro. Il rifiuto della logica tradizionale porta alla distruzione della sintassi e alla frantumazione del verso. Vengono aboliti i segni di interpunzione, ossia la punteggiatura. Tra i futuristi troviamo: Buzzi, Cavacchioli, Govoni e Palazzeschi (questi ultimi 2 furono anche crepuscolari).
Il Surrealismo
Il surrealismo nacque negli anni ‘20 a Parigi come evoluzione del dadaismo, e che coinvolse tutte le arti. Esso vuole esprimere una realtà superiore, in cui sogno e inconscio si fondono, per rivelare gli aspetti più profondi della psiche. Il principale teorico fu il poeta André Breton, il quale fu influenzato dalla lettura de L'interpretazione dei sogni di Freud. Il surrealismo è quindi un automatismo psichico, ovvero quel processo in cui l'inconscio, che ci porta ad fare libere associazioni di parole, pensieri e immagini senza inibizioni. Le tematiche principali del surrealismo sono: l’amore inteso come fulcro della vita, il sogno e la follia considerati i mezzi per superare la razionalità e la liberazione dell'individuo dalle convenzioni sociali. Il pensiero surrealista si manifestò spesso come ribellione alle convenzioni culturali e sociali, concepita come una trasformazione totale della vita, attraverso la libertà di costumi, la poesia e l'amore. Questo fu il più longevo fra i movimenti avanguardisti e tra gli esponenti più rilevanti si trovano André Breton, Max Ernst e ancora Joan Mirò, Salvador Dalì e René Magritte per quanto riguarda le arti visive.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale delle Avanguardie nella letteratura del Novecento?
- Quali sono i principali movimenti delle Avanguardie menzionati nel testo?
- Come si caratterizzano i crepuscolari rispetto alla tradizione poetica?
- Quali sono le idee fondamentali del Futurismo secondo il testo?
- In che modo il Surrealismo si differenzia dagli altri movimenti avanguardisti?
Le Avanguardie mirano a un rinnovamento totale della società, opponendosi alla tradizione e ai valori della società di massa, e promuovendo un'arte che esprima l'inconscio e la modernità.
I principali movimenti delle Avanguardie citati sono l'Espressionismo, il Futurismo, il Dadaismo e il Surrealismo.
I crepuscolari si contrappongono alla tradizione poetica di D'Annunzio, introducendo scene di vita quotidiana e un linguaggio prosastico, con un approccio malinconico e ironico.
Il Futurismo esalta il progresso, la velocità, la macchina e la guerra, rifiutando la tradizione e proponendo un'arte che parta dalla realtà industriale.
Il Surrealismo si concentra sull'espressione dell'inconscio e del sogno, cercando di superare la razionalità e le convenzioni sociali, con l'amore come tema centrale.