Le Avanguardie del Novecento e l'Influenza del Futurismo di Marinetti

Le Avanguardie del Novecento

Nei primi due decenni del Novecento prendono vita le cosiddette avanguardie artistico- letterarie e si configurano come dei momenti globali che si schierano contro la tradizione. Si vuole creare un vero e proprio nuovo modo di vivere la vita (vs. passatismo dei romantici); il manifesto è lo strumento prediletto dalle avanguardie.

Il Futurismo e Marinetti

Il Futurismo è un movimento, un'avanguardia appunto, che si sviluppa a Parigi a partire dal 1909 con la pubblicazione del Manifesto del Futurismo sul giornale Le Figaro. Più nello specifico, il Futurismo è un movimento contrario e assolutamente contemporaneo a crepuscolarismo (tra cui annoveriamo Gozzano e Moretti) e il suo massimo esponente è Filippo Tommaso Marinetti, nato ad Alessandria d'Egitto e poi trasferito a Parigi. Il movimento è caratterizzato da un'impronta militaresca, per cui la guerra era solo l'unica a portare igiene nel mondo; proprio per questo vengono esaltati ideali di violenza e di virilità.

Interartisticità e Influenze

A proposito di futurismo, si parla anche interartisticità, ovvero dov'è tutte le arti hanno possibilità di dialogare tra loro. Il Futurismo si nutre inoltre di varie e diverse basi letterarie e filosofiche e politiche: per la letteratura, esso fa riferimento al simbolismo e di cui rifiuta la centralità del corpo ma sostiene la teoria delle analogie. Per quanto riguarda la filosofia i punti di riferimento sono Nietzsche e Bergson mentre l'ideologia politica di riferimento è quella fascista.