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Concetti Chiave

  • Gabriele d’Annunzio nacque nel 1863 a Pescara e si distinse per il suo carattere ribelle e i successi scolastici, pubblicando la sua prima raccolta di poesie a soli sedici anni.
  • Trasferitosi a Roma nel 1881, d’Annunzio intraprese una carriera letteraria vivace, pubblicando opere scandalose e conducendo una vita mondana, culminata con la pubblicazione del romanzo "Il piacere".
  • A Napoli, d’Annunzio si immerge nel giornalismo e nelle relazioni amorose, subendo processi per adulterio e iniziando a ottenere successo anche all'estero grazie alle traduzioni delle sue opere.
  • Durante un viaggio in Grecia, d’Annunzio incontrò Giovanni Pascoli e avviò una fruttuosa collaborazione con Eleonora Duse, rafforzando la sua reputazione come innovatore letterario.
  • Nella sua fase finale, d’Annunzio si isolò nel "Vittoriale degli Italiani", mentre la sua importanza politica veniva oscurata da Mussolini, trascorrendo gli ultimi anni tra malinconia e depressione.

Indice

  1. Infanzia e Formazione
  2. Primi Successi Letterari
  3. Vita Mondana a Roma
  4. Esperienze Romane e Matrimonio
  5. Trasferimento a Napoli
  6. Viaggio in Grecia e Successo Europeo
  7. Sodalizio con Eleonora Duse
  8. Mito del Nuovo Rinascimento
  9. Grande Guerra e Politica
  10. Ultimi Anni e Vittoriale

Infanzia e Formazione

Gabriele d’annunzio nasce nel 1863 in una famiglia signorile a Pescara, da Francesco Paolo e Luisa de Benedictis, terzogenito di cinque figli. Dopo aver ricevuto la prima educazione da precettori locali, viene iscritto al liceo Cicognini di Prato, dove si distingue per i brillanti risultati, per l’ampiezza di interessi (letture, pittura e musica) e per il carattere dominatore e ribelle.

Primi Successi Letterari

A sedici anni, pubblica la prima raccolta di poesie, Primo vere, di ispirazione carducciana, e riesce ad attirare l’attenzione su di essa diffondendo la falsa notizia della morte per una caduta da cavallo del giovanissimo autore. L’anno successivo inizia a collaborare con la rivista “Fanfulla della domenica”, sulla quale pubblica alcuni racconti; inoltre, grazie al successo di Primo vere, entra in rapporto con letterati e critici della cerchia di Giosue Carducci.

Vita Mondana a Roma

Nel 1881 il poeta si trasferisce a Roma, dove si iscrive alla facoltà di lettere, inserendosi da protagonista nella vita mondana della capitale. Per ragioni prevalentemente economiche, inizia la collaborazione alla rivista “cronaca bizantina”; pubblica poco dopo i versi di Canto novo (1882), e nello stesso anno, i racconti di stile verista Terra vergine.

Esperienze Romane e Matrimonio

A vent’anni, dopo una fuga d’amore, sposa con un matrimonio riparatore la diciottenne duchessina maria Hardouin di Gallese, che nel giro di cinque anni gli darà tre figli. D’annunzio pubblica nel frattempo “l’Intermezzo di rime”, i cui sonetti erotici suscitano uno scandalo che l’autore deliberatamente alimenta. Prosegue, intanto, la carriera giornalistica, diventando redattore della “tribuna” e viene nominato nel 1885 per un breve periodo direttore della “cronaca bizantina”. Delle esperienze romane si trova ampia traccia nel primo e importante romanzo, Il piacere (1889), nel cui il poeta si identifica con il protagonista, Andrea Sperelli, e conduce una vita dispendiosa e trasgressiva, nel tentativo di realizzare una fusione fra vita e arte. La conclusione del servizio militare coincide con la separazione dalla Hardouin, a causa dei numerosi tradimenti del poeta. Nel 1890 d’annunzio pubblica le raccolte di versi L’Isottèo e La Chimera, con cui si accosta ai poeti toscani del trecento e del Quattrocento. Negli anni successivi lo scrittore, inquieto e oberato dai debiti, si stabilisce in varie città italiane, collaborando a riviste e pubblicando a puntate il romanzo Giovanni Episcopo sulla “nuova antologia”.

Trasferimento a Napoli

Dal 1891, d'Annunzio si trasferisce per due anni a Napoli, dove collabora al "Mattino", diretto da Edoardo Scarfoglio e dalla scrittrice verista Matilde Serao. Per una relazione con la principessa siciliana Maria Gravina Cruyllas, nel corso del 1892 deve affrontare due processi per adulterio e subisce una condanna. Intanto entra in contatto con l'italianista francese Georges Hérelle e pubblica la traduzione francese de L'innocente, che viene apprezzato da Marcel Proust e segna l'inizio del successo all'estero delle opere dannunziane. Accostatosi al pensiero di Friedrich Nietzsche, d'Annunzio crea la sua versione della teoria del superuomo, integrandola con le tesi del nazionalista francese Maurice Barrès. Agli stessi anni risale anche il Poema paradisiaco, composto, in- vece, da liriche malinconiche e nostalgiche, che il poeta pubblica in occasione del ritorno in Abruzzo, nel 1893, per la morte del padre.

Viaggio in Grecia e Successo Europeo

Nel 1895, il poeta compie un viaggio in Grecia, proprio mentre gli scavi dell'archeologo Heinrich Schliemann intorno alle rovine di Troia rilanciano il mito della classicità. La fama dello scrittore in Europa, e particolarmente in Francia, è in continua crescita: egli è ormai considerato il maestro di un nuovo modo di scrivere romanzi, che supera il Naturalismo e la narrazione di indagine psicologica. In questo periodo, d'Annunzio incontra Giovanni Pascoli nella sede del "Convito": il rapporto fra i due poeti, oscillante fra reciproche dichiarazioni di stima e critiche velenose, durerà fino al 1910.

Sodalizio con Eleonora Duse

Nel 1894, a Venezia, il poeta incontra la celebre attrice Eleonora Duse, con cui inaugura un sodalizio amoroso e letterario che durerà quindici anni. Nel biennio 1896-1897, stimolato dalla donna, si dedica prevalentemente al teatro, componendo i drammi “La città morta” e “Il sogno di un mattino di primavera”, rappresentato dall'attrice stessa a Parigi.

Mito del Nuovo Rinascimento

Nel medesimo periodo, d'Annunzio lancia il mito del "nuovo Rinascimento", legandolo al nome di Leonardo da Vinci. Lo scrittore sostiene che l'arte si servirà del progresso tecnico per dare vita, a partire soprattutto dal cinema, a spettacolari acquisizioni. Nel frattempo, sceso apertamente in campo a sostegno della destra nazionalista, d'Annunzio viene eletto deputato; in seguito compirà un clamoroso passaggio dai seggi parlamentari della Destra a quelli della Sinistra socialista, nel duro scontro di inizio secolo, ma alle successive elezioni non sarà rieletto. Nel 1910, sommerso dai debiti, d'Annunzio fugge in Francia, a Parigi e poi ad Arcachon sull'Atlantico. Entrato in rapporto con gli artisti francesi, scrive nel 1911 “Il martirio di san Sebastiano”.

Grande Guerra e Politica

Allo scoppio della Grande guerra, d'Annunzio prende decisa posizione nella campagna interventista, spalleggiato dai Futuristi di Marinetti. Nel maggio 1915, tornato i Italia e indossati i panni del "poeta-soldato", organizzando manifestazioni a favore dell'ingresso nel conflitto dell'Italia contro l'Austria. Quando viene dichiarata la guerra, d'Annunzio parte volontario per il fronte come aviatore e, in seguito a un ammaraggio di fortuna, rimane gravemente ferito perdendo un occhio. Dopo la fine del conflitto, inizia il sodalizio fra d'Annunzio e Benito Mussolini, espulso dal Partito socialista in quanto interventista, il quale ha fondato nel frattempo i Fasci di combattimento. Quasi sessantenne, con un gruppo di volontari armati, d'Annunzio, presentando come il vate del nazionalismo italiano, occupa Fiume, città assegnata alla Croazia in base al Patto di Londra del 1915, per rivendicarne il passaggio all'Italia.

Ultimi Anni e Vittoriale

Dal 1921, tuttavia, la fama di Mussolini oscura la figura politica di d'Annunzio. Lo scrittore si rinchiude nella villa di Gardone Riviera, sul lago di Garda, vero e proprio monumento a sé stesso e alle proprie gesta, cui dà il nome di "Vittoriale degli Italiani". Qui poeta trascorre gli ultimi decenni di vita, circondato da amanti, blandito dal governo fascista, ma ormai emarginato dalle battaglie politiche. La malinconia, la sofferenza e la depressione dominano l’ultima fase della vita dello scrittore e la morte lo raggiunge nel 1938.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati i primi successi letterari di Gabriele d'Annunzio?
  2. A sedici anni, d'Annunzio pubblica la sua prima raccolta di poesie, "Primo vere", attirando l'attenzione con una falsa notizia sulla sua morte. Inizia anche a collaborare con la rivista "Fanfulla della domenica".

  3. Come si è evoluta la vita personale e professionale di d'Annunzio a Roma?
  4. A Roma, d'Annunzio si iscrive alla facoltà di lettere e si inserisce nella vita mondana. Sposa Maria Hardouin di Gallese e continua la sua carriera giornalistica, pubblicando opere come "Il piacere".

  5. Qual è stato l'impatto del viaggio in Grecia sulla carriera di d'Annunzio?
  6. Il viaggio in Grecia nel 1895 coincide con la crescita della sua fama in Europa, dove viene riconosciuto come un innovatore nella scrittura di romanzi, superando il Naturalismo.

  7. In che modo d'Annunzio ha influenzato la politica durante la Grande Guerra?
  8. Durante la Grande Guerra, d'Annunzio sostiene la campagna interventista e partecipa come aviatore. Dopo la guerra, collabora con Benito Mussolini e occupa Fiume per rivendicarne il passaggio all'Italia.

  9. Come trascorre d'Annunzio gli ultimi anni della sua vita?
  10. Negli ultimi anni, d'Annunzio si ritira al "Vittoriale degli Italiani" sul lago di Garda, vivendo isolato e circondato da amanti, mentre la sua influenza politica diminuisce. Muore nel 1938.

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