Concetti Chiave
- Eugenio Montale, nato a Genova nel 1896, è un poeta centrale del Novecento, noto per la sua poetica influenzata dal paesaggio ligure e dalle esperienze personali.
- Ossi di Seppia, pubblicato nel 1925, è una raccolta che esprime l'alienazione esistenziale del poeta attraverso immagini di oggetti semplici e naturali.
- Le occasioni, del 1939, riflette il cambiamento nella poetica di Montale con influenze dantesche e narrazioni autobiografiche, con Irma Brandeis come musa ispiratrice.
- La bufera e altro riunisce poesie scritte tra il 1940-54, un periodo di turbolenze storiche e personali che si riflettono nel tono disarmonico delle opere.
- Satura, pubblicata nel 1964, mescola satira politica e culturale con temi personali, segnando un distacco stilistico dalle precedenti opere di Montale.

Eugenio Montale
Montale nasce a Genova nel 1896 da una famiglia borghese agiata. Da bambino trascorre le estati a Monterosso, a contatto con un paesaggio ligure che ritroveremo in Ossi di Seppia. A Monterosso conosce Anna degli Uberti, una delle principali ispiratrici della sua poesia. A causa della sua cagionevole salute si diploma come ragioniere. Incomincia a studiare canto. Esordisce poeticamente e pubblica la prima importante raccolta Ossa di Seppia. Montale firma il Manuale degli intellettuali antifascisti.
Montale si trasferisce a Firenze. Lavora in una casa editrice e poi come direttore del Gabinetto Vieusseux, dalla quale viene licenziato perché non iscritto al partito fascista. Montale si interessa a Dante, grazie alla quale conosce Irma Brandeis, con la quale inizia una relazione amorosa. Nello stesso anno il poeta va a convivere con Drusilla Tanzi (nelle poesie, Mosca).
Nel 1948 viene assunto dal Corriere della Sera. In questo periodo scrive anche testi in prosa e reportage giornalistici. Comincia un silenzio poetico di dieci anni, perché deluso di fronte alla meccanizzazione e massificazione della vita, che mettono a repentaglio la sopravvivenza della poesia.
Si innamora di Maria Luisa Spaziani (detta Volpe) ma sposa Drusilla Tanzi, che però morirà l’anno successivo. Nel 1976 riceve la laurea honoris causa a Cambridge e viene nominato senatore a vita in Italia. Nel 1975 ottiene il Nobel per la letteratura. Il poeta muore a Milano nel 1981, con funerali di stato.
La centralità d Montale nella poesia del Novecento
La produzione di Montale copre per lo più tutto il Novecento, e ne sperimenta tutte le mode letterarie. Sperimenta prendendo spunto di crepuscolari e tende al classicismo della rivista “Ronda”.
Montale percepisce la verità dell’essere e l’essenza della vita come un frammento isolato che riesce a percepire ma non a raggiungere. Si interrogherà tutta la vita su questo principio, e spesso desidererà la fede per rispondere alla domanda “Perché esistiamo?”.
Importante nella produzione di Montale è il correlativo oggettivo, ovvero un oggetto o un idea correlato a un sentimento o un’idea filosofica. E’ avvicinato a questo concetto grazie allo studio di Dante e delle sue allegorie.
Ossi di Seppia
Ossi di Seppia uscì per la prima volta nel 1925. Il termine Ossi di seppia era già presente in Alcyone di D’Annunzio. Essi possono galleggiare indisturbati nel mare oppure essere sbattuti sulla spiaggia come inutili relitti (come i cespugli di Mirice di Pascoli, sono apparentemente oggetti semplici). Come l’osso di seppia gettato sulla terra, il poeta è esiliato dal mare, escluso dalla natura e dalla felicità (come Leopardi invidia colore che sono felici perché non si accorgono dell’infelicità della vita).
Ossi di Seppia comprendere quattro sezioni:
- Movimenti: è presente la speranza di un accordo con il mondo naturale
- Ossi di Seppia: domina l’immagine negativa dell’osso di seppia abbandonato
- Mediterraneo
- Meriggi e ombre
Montale vuole opporsi ai poeti laureati (ovvero acclamati dalla critica), rappresentati per lo più da D’Annunzio. Grazie all’influenza della Liguria, il suo stile risulta aspro, arido e concreto. Reintroduce l’endecasillabo.
per ulteriori approfondimenti su Ossi di seppia vedi anche qua
Le occasioni
Le occasioni è una raccolta di poesie pubblicata nel 1939. La poetica di Montale in questa raccolta è cambiata, a causa dello spostamento del poeta a Firenze e il mutamento della situazione storica.
Lo studio di Dante è evidente nelle sue opere. Montale infatti trasporta su un piano metafisico e astrale le sue vicende autobiografiche e storiche. Le occasioni è diviso in quattro sezioni, la prima è dedicata all’arte e alla donna. La protagonista di tutte le sue opere, è l’amante Irma Brandeis, studiosa americana di Dante. Nell’opera prende lo pseudonimo di Cinzia, una donna-angelo come Beatrice ma del tutto laica.
per ulteriori approfondimenti su Le occasioni vedi anche qua
La bufera e altro
La racconta comprende le poesie composte tra il 1940-54, un periodo denso di avvenimenti drammatici, come:
- La fine della Seconda Guerra Mondiale
- La Liberazione e le speranze per il biennio 1945-46
- La delusione davanti alla società di massa e lo scontro tra Democrazia cristiana e Partito comunista
- La morte della madre, la malattia di Mosca, il trasferimento a Milano
La poesia infatti nasce da una totale disarmonia con la realtà.
per ulteriori approfondimenti su La bufera e altro vedi anche qua
Satura
Satura è stata pubblicata da Montale nel 1964. Il nome Satura allude agli aspetti di satira politica e culturale, ma rinvia anche alla varietà e alla mescolanza dei temi e degli argomenti. Il contenuto di questa opera si distacca completamente, e addirittura si prende gioco dei temi delle precedenti.
L’opera comprende 4 sezioni: Xenia I, Xenia II, Satura I e Satura II. Le prime due sezioni contengono poesie dedicate alla moglie Drusilla Tanzi, il termine greco Xenia indica il nome dei doni inviati agli amici che sono stati ospiti.
per ulteriori approfondimenti su Satura vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Chi era Eugenio Montale e quale fu il suo contributo alla letteratura?
- Qual è il significato del titolo "Ossi di Seppia"?
- Come si evolve la poetica di Montale in "Le occasioni"?
- Quali eventi storici influenzano "La bufera e altro"?
- Cosa caratterizza l'opera "Satura" di Montale?
Eugenio Montale era un poeta italiano nato a Genova nel 1896. È noto per le sue opere come "Ossi di Seppia", "Le occasioni", "La bufera e altro", e "Satura". Ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nel 1975 e ha avuto un ruolo centrale nella poesia del Novecento.
"Ossi di Seppia" si riferisce a oggetti semplici che possono galleggiare nel mare o essere abbandonati sulla spiaggia. Simboleggiano l'esilio del poeta dalla natura e dalla felicità, un tema centrale nella raccolta pubblicata nel 1925.
In "Le occasioni", pubblicata nel 1939, la poetica di Montale cambia a causa del suo trasferimento a Firenze e del mutamento storico. L'opera è influenzata dallo studio di Dante e trasporta le vicende autobiografiche su un piano metafisico.
"La bufera e altro" comprende poesie scritte tra il 1940 e il 1954, influenzate da eventi come la fine della Seconda Guerra Mondiale, la Liberazione, e le tensioni politiche in Italia. La raccolta riflette una disarmonia con la realtà del tempo.
Pubblicata nel 1964, "Satura" si distingue per la sua satira politica e culturale, e per la varietà dei temi trattati. Comprende quattro sezioni, con le prime due dedicate alla moglie Drusilla Tanzi, e si distacca dai temi delle opere precedenti.