Concetti Chiave
- Il sonetto è una forma poetica storica e flessibile, usata da celebri poeti come Dante e Shakespeare, composta da due quartine e due terzine.
- La creatività e la scelta delle parole e dei pensieri unici sono fondamentali per personalizzare il sonetto, nonostante i temi possano sembrare già esplorati.
- La struttura classica del sonetto include versi endecasillabi, con quartine che introducono e sviluppano temi e terzine che riflettono e concludono con profondità.
- La rima nel sonetto non segue regole fisse, ma spesso si usano modelli classici, con rime fisse nelle quartine e variabili nelle terzine.
- Le figure retoriche, come metafore e allitterazioni, arricchiscono il sonetto, aggiungendo profondità e impatto immaginativo al testo poetico.

Cos'è il sonetto
Il sonetto è la forma poetica più utilizzata nel corso dei secoli da autori e poeti di ogni genere, fin dal Medioevo, sia in Italia sia all’estero. Per questa sia duttilità, il sonetto si è adattato, nei secoli, a molti generi diversi, diventando la forma poetica più adatta per trasporre qualsiasi concetto in poesia. Grandi poeti e scrittori Dante, Petrarca, Cervantes, Shakespeare e molti altri grazie ai loro sonetti sono passati alla storia.
Il sonetto è anche uno dei componimenti più semplici da realizzare, poiché può essere breve, composto da quattro strofe, due quartine e due terzine, il suo schema metrico, cioè le sue rime, può variare molto per poter spaziare con le parole scelte e con la creatività dei contenuti.
Ecco una breve guida di come comporre un sonetto in italiano. I passaggi sono vari, ma se ne possono riconoscere almeno 5.
Idee e concetti creativi
Per prima cosa bisognerà scegliere tra l’ampio panorama di argomenti che esistono. Ben presto scoprirete che quasi tutto è già stato detto e fatto, ma state tranquilli perché quel che rende unico il vostro sonetto è la creatività nella scelta delle parole e dei pensieri che ci metterete. Una volta scelto il tema centrale della poesia, bisogna riconoscerne il suo nucleo narrativo centrale, ossia quella parte del sonetto che riesce a evocare l’essenza stessa del vostro pensiero. Un esercizio molto utile per mettere a punto questo primo passaggio è quello di buttare su carta ogni pensiero che vi piace e che vi salta in mente in qualsiasi momento della giornata. Alla fine, quando andrete a comporre il sonetto, vi ritroverete con dell’ottimo materiale da cui iniziare.
Raccogliere idee per qualche giorno, annotando le nuove idee è un metodo infallibile anche per non perdersi degli ottimi pensieri che scorrono nella mente durante i momenti meno significativi della giornata. Il lavoro principale da fare è concentrarsi sulla tematica principale e sulle emozioni che volete trasmettere al lettore, in modo da avere quanto più materiale possibile su cui lavorare.
Struttura del sonetto
Il sonetto ha una struttura classica che risale al Medioevo. Questo non lo rende antico e fuori moda, ma anzi, fa sì che ancora oggi sia una delle forme poetiche predilette dai poeti e dagli autori per raccogliere i loro pensieri. Il sonetto è costituito da due quartine e due terzine, ovvero due strofe di quattro versi ciascuna e due strofe di tre versi ciascuna. I versi di solito sono endecasillabi, cioè formati da undici sillabe, ma esiste anche una variante di sonetto più lungo, detto sonetto alessandrino, con versi di quattordici sillabe.
Il sonetto non ha delle leggi fisse da rispettare, come può averle una frase italiana. Non ci devono per forza essere soggetti, verbi e complementi, né deve avere un senso logico immediatamente comprensibile. L’importante è che evochi dei sentimenti nel lettore. In realtà però ci sono delle norme standard di composizione: di solito la prima quartina introduce il tema centrale, mentre la seconda quartina lo sviluppa; la prima terzina riflette ancora sull'idea centrale e la terzina finale è di solito quella più ricca di pathos perché si conclude con una riflessione, una morale o un'idea profonda.
Rima
Quando pensiamo alla poesia pensiamo sempre anche a dei componimenti in rima, ossia ritmici, quasi come se fossero filastrocche e canzoni. Questa melodia la dà il suono di parole accostate o alternate che terminano con lo stesso suono o con suoni simili. Nemmeno nella forma delle rime ci sono norme standard da rispettare per il sonetto, ma la tradizione ha spesso imposto alcuni modelli classici. La struttura di sonetto può tipica prevede una rima fissa nelle quartine (ABBA; ABBA) e rime più libere nelle terzine (CDE: EDC; CDE: DCE; CDC: DCD). Per selezionare il vostro ritmo e lo stile che più vi rispecchia, basta essere sempre coerenti e dare al lettore informazioni semplici e veloci, dando più spazio alla paratassi (congiunzioni e periodi brevi). Così facendo, si otterrà un sonetto più breve e semplice, ma carico di pathos.
Se invece volete essere più poetici e costruire periodo più articolati, che rendano la poesia romantica e dolce, ogni verso può finire con un enjambement, per aiutarvi a esprimere concetti più complessi.
Ogni autore ha il suo stile e ogni stile parla di un autore. Sarà la vostra personalità a decidere che stile di sonetto avrete.
Le figure retoriche
Per aiutarvi ad addolcire il suono di alcuni versi, prendete anche in considerazione le figure retoriche, metafore, allitterazioni, l'ossimoro, la sinestesia e le ripetizioni frequenti di consonanti e molti altri trucchi che possano garantire al sonetta una completezza maggiore e un fortissimo impatti immaginativo nel lettore. Le figure retoriche sono da sempre particolarmente apprezzate dalla critica, sia perché sono ben costruite in alcuni casi, sia perché denotano l’ampia base culturale dello scrittore.
L’ultimo passaggio per concludere il sonetto è quello di rileggerlo più e più volte, in modo da rendersi conto di come suonano i versi e per dare gli ultimi ritocchi prima di consegnalo al lettore destinatario.
Per ulteriori approfondimenti sul sonetto vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Cos'è un sonetto e perché è così popolare?
- Quali sono i passaggi fondamentali per comporre un sonetto?
- Come si struttura un sonetto in termini di rima?
- Qual è il ruolo delle figure retoriche in un sonetto?
- Quali sono i consigli finali per perfezionare un sonetto?
Il sonetto è una forma poetica molto utilizzata fin dal Medioevo, apprezzata per la sua duttilità e capacità di adattarsi a vari generi. È composto da quattro strofe, due quartine e due terzine, ed è stato reso celebre da poeti come Dante e Shakespeare.
I passaggi includono la scelta di un tema centrale, la raccolta di idee e pensieri, e la creazione di una struttura con due quartine e due terzine. È importante concentrarsi sulle emozioni da trasmettere al lettore.
La struttura tipica del sonetto prevede rime fisse nelle quartine (ABBA; ABBA) e rime più libere nelle terzine (CDE: EDC; CDE: DCE; CDC: DCD). La coerenza nel ritmo e nello stile è fondamentale.
Le figure retoriche, come metafore e allitterazioni, aiutano a migliorare il suono dei versi e a garantire un forte impatto immaginativo. Sono apprezzate per la loro costruzione e per denotare la cultura dello scrittore.
È consigliato rileggere il sonetto più volte per valutare il suono dei versi e apportare gli ultimi ritocchi prima di presentarlo al lettore. Questo aiuta a garantire che il sonetto sia completo e ben strutturato.