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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Documenti del volgare italiano: - iscrizioni del IX-XII sec.; - citazioni; - graffito di Commodilla; - iscrizione di San Clemente; - formula di confessione; - Placiti Capuani; - indovinello veronese; - Cantico delle creature.
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Esame Storia della lingua italiana

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Fenomeni fonetici dell'italiano: - metatesi; - prostesi; - epentesi; - epitesi; - aferesi; - sincope; - apocope; - aplologia; - elisione; - fenomeni del vocalismo atono: chiusura e labializzazione; - fenomeni del consonantismo: consonantizzazione; palatalizzazione; lenizione; raddoppiamento fonosintattico.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema morfologico dell'italiano ricalca sostanzialmente quello latino per categorie grammaticali e parti del discorso. Innovazioni morfologiche dell'italiano rispetto al latino: - articolo; - condizionale; - futuro perifrastico; - passivo perifrastico; - tempi composti del passato; - metaplasmi.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Primi testi in volgare italiano aventi ambizione letteraria: - ritmi: ritmo bellunese; ritmo laurenziano; ritmo cassinese; ritmo di S. Alessio; - poesie della scuola siciliana; - poesia religiosa di San Francesco e Iacopone da Todi; - poesia moraleggiante-didascalica dell'Italia settentrionale; - poesie del Dolce Stilnovo.
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Esame Storia della lingua italiana

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema verbale italiano ricalca il sistema delle quattro coniugazioni latine con alcuni mutamenti: - metaplasmi; - semplificazioni; - casi di sostituzione della flessione verbale organica con perifrasi di due o più elementi (passivo; passato prossimo; trapassato prossimo; futuro; condizionale).
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Nel XIII-XV sec. la produzione letteraria è variegata (siciliana, toscana, umbro-settentrionale) all'insegna del plurilinguismo letterario. Dal XIV sec. si afferma il fiorentino letterario grazie a Dante, Petrarca, Boccaccio. Nel XV sec. torna l'attenzione per il latino classico con il cosiddetto Umanesimo volgare. Nel XVI sec. esplode il grande dibattito sulla questione della lingua letteraria da usare: con l'intervento decisivo di Bembo si passa definitivamente al monolinguismo letterario, con l'adozione di una varietà letteraria che ha come base quella del fiorentino del trecento.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. La glottologia è la scienza delle lingue, che devono essere analizzate su vari livelli: parti foniche, parole, parti del testo. La lingua è un fenomeno storico, concreto. Il termine glottologia, dal gr. glossa, 'lingua' e logos, 'discorso, pensiero', è stato coniato in Italia da Isaia Ascoli nell'ottocento. Due sono i possibili approcci nello studio delle lingue: l'approccio teorico, che corrisponde al livello congnitivo, e l'approccio pratico, che corrisponde al livello comunicativo.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. La scrittura comporta il passaggio della lingua dal piano fonico al piano visivo e coincide con il passaggio dalla preistoria alla storia. Quattro sono i tipi di scrittura: geroglifico, cuneiforme, sillabico, alfabetico. Il termine latino signum venne usato dai Romani come trasposizione della parola greca semeion, 'simbolo', nell'accezione di 'segno linguistico'. Il segno linguistico si compone di due elementi: forma e contenuto. Da signum deriva la terminologia della significazione: designazione, designato, significante, significato.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. L'etimologia, dal gr. etymos, 'vero' e logos, 'discorso, pensiero', è la scienza che studia l'origine delle parole. Secondo gli antichi, l'etimologia è lo studio della verità profonda delle cose, che risale alla realtà o essenza delle cose attraverso i segni che le significano. L'etimologia antica è dunque un rapporto tra significati. L'etimologia moderna è invece un rapporto tra significanti, in quanto si basa più sulle relazioni formali dei significanti che sui significati. Due sono i percorsi dell'etimologia: storia della parola; origine remota della parola.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. La linguistica condivide con la filologia il metodo comparativo-ricostruttivo e la dimensione storica della lingua. In una dimensione diacronica è possibile una classificazione delle lingue. Le prime classificazioni delle lingue risalgono alla fine del settecento. Dall'antichità greco-romana e ancora fino al settecento, si riteneva che vi fossero lingue di maggior e minor prestigio. Ad affermarni nelle varie aree sulla varietà dialettale furono le lingue di prestigio, letterario o politico.
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Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. Nel cinquecento in Italia viene meno la definizione di volgare e subentra quella di dialetto. All'opposizione latino/volgari subentra quella latino/dialetti. Si determina così la morte del latino, non più alimentato dalle lingue parlate. Esponenti della riflessione linguistica in questo periodo sono Bracciolini, Valla, Bembo e Castiglione. nel seicento si occupano di lingua in modo razionalistico Cartesio e Leibniz. La linguistica moderna si fa partire dalla metà del settecento.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. La conoscenza del sanscrito e dell'antica tradizione grammaticale indiana diede un notevole apporto alla linguistica nel settecento e alla tradizione grammaticale europea. La grammatica del sanscrito fu infatti assunta come modello di descrizione delle lingue, soprattutto per quanto riguarda la flessione del nome e del verbo. Ciò fu reso possibile dalla notevole somiglianza tra sanscrito e lingue occidentali. La sistemazione della grammatica del sanscrito fu merito di Panini, grammatico del IV sec. a.C. Ai grammatici indiani risale la segmentazione della parola secondo categorie grammaticali.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. Le categorie grammaticali sono proprietà fondamentali della grammatica da cui la lingua non può prescindere e che possono implicare relazioni interne alle parole o esterne (sintattiche), e non hanno implicazioni extralinguistiche. Esempi: le categorie di genere grammaticale, tempo, modo, diatesi verbale, persona.
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Esame Glottologia

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Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. La distinzione tra soggetto dell'enunciato e soggetto dell'enunciazione risale a Benveniste. L'enunciazione è il processo di formulazione di un atto linguistico. L'enunciato è un'espressione linguistica. Benveniste aveva legato la distinzione tra enunciato e enunciazione alle persone del verbo, ma con 'io' c'é una sovrapposizione di enunciato e enunciazione. Nel rapporto di enunciazione-enunciato giocano un ruolo fondamentale anche i pronomi dimostrativi questo, codesto, quello.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. Nome è il sostantivo che individua la serie non onomastica dei nomi (nomi comuni). Verbo è la parte che esprime le categorie più legate alla soggettività. Persona, tempo, modo, diatesi sono le categorie del verbo. Nelle lingue in cui è obbligatorio l'uso del pronome personale il pronome si carica di valenza morfologica e diventa la vera coniugazione del verbo.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. Il verbo è stato oggetto di interesse dal punto di vista del confronto tra le lingue. La struttura del verbo indiano ha aperto una nuova visione sul verbo delle lingue occidentali. Nell'ottocento si è arrivati a considerare la famiglia delle lingue indoeuropee, caratterizzata dalla centralità del verbo propria del sanscrito. F. Bopp ("Sul sistema della coniugazione del verbo di sanscrito, latino, greco, gotico", 1816) concentrò l'attenzione su un gruppo di lingue che presenta il medesimo sistema verbale, caratterizzato da distinzione delle terminazioni dei tempi principali e dei tempi storici e apofonia radicale.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. In latino e italiano ci sono casi di compresenza di forme sintetiche e forme analitiche. Vi sono lingue (prevalentemente) sintetiche e lingue (prevalentemente) analitiche. Tra lingue sintetiche e lingue analitiche si può fare una distinzione sotto due punti di vista: quello della classificazione e quello dell'evoluzione. Le lingue sintetiche esprimono le categorie grammaticali all'interno della parola. Le lingue analitiche proiettano le categorie grammaticali all'esterno della parola. Le lingue analitiche sono state considerate un'evoluzione delle lingue sintetiche. C'è una tendenza dalla sinteticità verso l'analiticità.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. Il mutamento linguistico presenta sempre al centro il livello morfologico della lingua, ossia quello costituito dagli elementi che si caricano dell'espressione delle categorie grammaticali. Spesso in una lingua si verifica un mutamento fonetico, che si traduce poi in un mutamento morfologico, che determina a sua volta un mutamento sintattico. Raramente si passa da un mutamento dei suoni a un mutamento dell'ordine sintattico senza influire sulla morfologia.
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Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. Due sono i possibili tipi di classificazione delle lingue: la classificazione genealogica e la classificazione tipologica. Ad essi si è aggiunta una terza tipologia, la classificazione per contatto, che si basa sui contatti che le lingue hanno avuto tra loro nelle varie sedi storiche. Nell'antichità la classificazione delle lingue era basata su criteri extra-linguistici, di tipo etno-geografico.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. Si può fare una distinzione delle lingue basata sullo spessore dei testi o corpus documentario. Il corpus è un raggruppamento coeso di testi. Si tratta pertanto di un criterio di classificazione extra-linguistico. Si individuano pertanto: - lingue a piccolo o a grande corpus (letterario ed epigrafico); - lingue di frammentaria attestazione (epigrafica); - lingue note solo da glosse.
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