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Appunti di Filologia germanica

Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Secondo la legge di Verner, le occlusive sorde indoeuropee divenute fricative sorde in tutte le lingue germaniche si sonorizzano in posizione interna di parola in ambiente sonoro e in sillaba pretonica. Si tratta di un'integrazione della legge di Grimm relativa alla prima mutazione consonantica, secondo cui le occlusive sorde indoeuropee divengono fricative sorde nelle lingue germaniche.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La prima mutazione consonantica è pangermanica, comune a tutte le lingue germaniche, predocumentaria, attestata in un'epoca preistorica precedente la scrittura, sistematica e ineccepibile, in quanto interessa tutte le occlusive e non conosce eccezioni. Essa consiste in: - spirantizzazione delle occlusive sorde: le occlusive sorde i.e., in cui sono confluite anche le occlusive sorde aspirate, diventano fricative sorde; - desonorizzazione delle occlusive sonore: le occlusive sonore i.e. diventano occlusive sorde; - deaspirazione delle occlusive sonore aspirate: le occlusive sonore aspirate i.e. sonore semplici.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La lingua indoeuropea/germanica comune doveva avere i fonemi risultanti dalla comparazione tra le lingue indoeuropee/germaniche attestate. Il fonema è l'unità fonica minima avente valore distintivo di significato. I fonemi si individuano sulla base del criterio delle coppie minime. Rask evidenziò che la concordanza fonologica anon consiste necessariamente nella conservazione del fonema, ma nella sistematicità del mutamento in tutte le serie lessicali in cui esso compare.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La concordanza morfologica è il ricorso a espedienti morfologici identici per esprimenre i rapporti grammaticali necessari alla costituzione della frase. Le concordanze morfologiche tra lingue geneticamente imparentate riguardano anche i casi eccezionali di anomalia (casi di eteroclisia o suppletivismo). La concordanza fonologica costituisce la prova che ci dà la sicurezza della parentela genetica tra le lingue: essa consiste in una corrispondenza perfetta tra parole di lingue diverse, scomponendo ciascuna parola nei singoli fonemi e confrontandole fonema per fonema. Non si tratta di una uguaglianza, ma di una corrispindenza basata su mutazioni sistematiche e costanti di fonemi.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La concordanza lessicale ha il merito di aver attirato l'attenzione degli studiosi per la sua evidenza. Essa è alla base delle concordanze fonologiche e morfologiche ed è significativa quando interessa un alto numero di esempi. Si fonda sul principio dell'arbitrarietà naturale del segno linguistico. Essa può tuttavia anche non essere indizio di parentela genetica tra le lingue quando è dovuta a prestiti lessicali da una lingua all'altra.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Il germanico comune è la lingua comune ricostruita sulla base delle testimonianze delle lingue germaniche storiche. Si tratta dell'insieme metacronico dei caratteri comuni a tutte le lingue germaniche, e viene ricostruito, mediante la comparazione delle lingue guermaniche attestate, sulla base delle concordanze fonologiche, lessicali e morfologiche.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Le lingue germaniche sono unite da un numero considerevole di caratteri comuni, il che consente loro di essere raggruppate sotto l'aggettivo 'germanico'. Esse derivano infatti da una comune lingua madre, detta gemanico o protogermanico, parlata dagli indoeuropei che occupavano la cerchia nordica. Applicando il metodo comparativo-ricostruttivo alle lingue germaniche, si arriva alla ricostruzione del germanico comune. Per protogermanico si intende dunque la lingua germanica comune non attestata, per germanico comune la lingua germanica comune ricostruita.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Un criterio di classificazione delle lingue germaniche è quello geografico, che sulla base degli stanziamenti delle tribù germaniche individua lingue germaniche settentrionali, occientali e orientali. Un altro criterio di classificazione si basa sulle affinità linguistiche. Due sono le scuole di pensiero che difendono rispettivamente due diversi tipi di bipartizione: - l'esistenza di un gruppo goto-nordico, contrapposto al germanico occidentale (isoglossa goto-nordica); - l'esistenza di un gruppo nordico-germanico occidentale, contrapposto al germanico orientale (isoglossa nord-occidentale).
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Il gruppo delle lingue germaniche orientali comprende una sola lingua attestata, il gotico, e le parlate non documentate di tribù germaniche orientali che non hanno tramandato una documentazione scritta. L'unico documento in lingua gotica pervenutoci è parte della traduzione della Bibbia operata dal vescovo visigoto Wulfila.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Il gruppo delle lingue germaniche settentrionali è documentato in una fase antica dal nordico antico, una lingua unitaria parlata nell'antica Scandinavia. La tradizione linguistica scandinava si articola in tre fasi: runico, vichingo, nordico classico o norreno. Nel periodo runico tutto ciò che è prodotto è scritto in rune. Al periodo vichingo risale la colonizzazione dell'Islanda. Alla tradizione letteraria nordica appartengono: Edda, poesie degli Scaldi, Heimskringla di Snorri, Laqndnamabok. Dal nordico antico derivano le lingue scandinave moderne, divise in due rami, orientale (danese, svedese), e occidentale (norvegese, islandese).
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Le lingue germaniche occidentali costituiscono il gruppo meglio attestato e che ha avuto più fortuna: sono le lingue continuate in età moderna. Nella Germania medievale due lingue hanno avuto pari dignità letteraria: l'alto tedesco e il sassone. L'alto tedesco, pur se frammentato in dialetti, è una lingua unitaria. Il sassone è uno dei dialetti della zona del basso tedesco. Esiste anche un inglese antico comune, ma le attestazioni sono variegate, per cui si distingono più dialetti inglesi: anglico, kentico, sassone. Il frisone è noto in testi giuridici di epoca tarda.
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Questo appunto è relativo al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Nell'ambito delle lingue germaniche si individuano tre gruppi linguistici principali sulla base degli insediamenti stabili delle tribù germaniche: - gruppo orientale: gotico, parlate non documentate di Vandali, Burgunti, Bastarni, Rugi, Eruli; - gruppo settentrionale: nordico o norreno, da cui derivano Danese, Norvegese, Svedese, Islandese; - gruppo occidentale: dialetti alto e basso tedeschi, dialetti inglesi, frisone.
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Questo appunto è relativo al corso di Filologia germanica tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Per popoli germanici si intendono le genti che abitavano all'inizio dell'età volgare le zone dell'Europa centro-settentrionale. Germanico è termine latino che indica ampie zone dell'Europa, non è sinonimo di tedesco. Per popolazione germanica si intende il momento in cui esisteva affinità culturale e linguistica nella preistoria. Con il passaggio dalla preistoria alla storia, segnato dall'incontro con la lingua latina, si ha una distinzione dei popoli germanici. Il germanico è una lingua non attestata ma ricostruita sulla base delle fasi più antiche delle lingue germaniche storicamente attestate: gotico, inglese antico o anglosassone, alto e basso tedesco, nordico antico o norreno.
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Questo appunto è relativo al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La filologia germanica consiste nello studio della documentazione scritta della cultura dei popoli germanici. Essa presenta una doppia anima, linguistica e filologica, è studio dei testi e delle lingue. Compito del filologo è la restituzione del testo. A tal fine, si effettua la collazione tra i manoscritti che tramandano uno stesso testo, e sulla base dell'individuazione degli errori e delle lezioni rispetto alle varianti si tenta di ricostruire il testo originale.
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