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Test Professioni Sanitarie 2019: durata, punteggio, assegnazione posti

Il Test di Professioni Sanitarie 2019 è ormai alle porte, mercoledì 11 settembre saranno in tanti a cimentarsi con la prova selettiva. Nonostante manchi poco, sono ancora in molti a non avere le idee chiare sullo svolgimento del test.

Per questo motivo noi di Skuola.net abbiamo deciso di aiutare i tanti candidati attraverso un sintetico ed esaustivo recap sul Test Professioni Sanitarie 2019.

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Test Professioni Sanitarie: durata e punteggio

Per quanto riguarda la durata del test Professioni Sanitarie, il tempo a disposizione per rispondere ai 60 quesiti, che ogni ateneo sceglierà in modo autonomo, è di 100 minuti. Nonostante le domande saranno diverse da ateneo ad ateneo, uguale sarà il loro ‘valore’: 1,5 punti per ogni risposta corretta, -0.4 se data errata e 0 punti se lasciata in bianco.

Test Professioni Sanitarie 2019: come vengono assegnati i posti

Se per le altre facoltà a numero chiuso viene stilata una graduatoria a livello nazionale, per Professioni Sanitarie la formazione della graduatoria funziona in modo molto diverso: sono infatti le singole università ad occuparsene. Se sei un aspirante infermiere, logopedista ecc, per conoscere l’esito del test dovrai collegarti al sito dell’Università in cui hai sostenuto il test. I tempi e i modi di pubblicazione quindi variano quindi da ateneo ad ateneo e di conseguenza anche le scadenze per immatricolarsi.

Test Professioni Sanitarie 2019: i diversi tipi di graduatoria

Nel caso di Professioni Sanitarie sono i singoli atenei a decidere in modo autonomo in base a quale criterio stilare la graduatoria: per punteggio o per preferenza. Per quanto riguarda la prima modalità, il punteggio prevale sul criterio della prima scelta, quindi l’università compila la graduatoria generale sulla base del punteggio, appunto, che ogni candidato ha ottenuto. Partendo da quello più alto, si assegnano i posti disponibili in base all’ordine di preferenza indicato al momento dell’iscrizione. Per quanto riguarda invece il criterio della preferenza, la prima scelta tra i corsi di laurea preferiti prevale sul punteggio totale. Il singolo ateneo compila diverse graduatorie per ogni corso di laurea. Così facendo se si ottiene un punteggio alto, si hanno più possibilità di entrare nel corso di laurea che si è indicato come prima opzione.

Manlio Grossi