Marcello G.
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graduatoria 2019 universitaly

1 ottobre: il giorno della verità. Potrà sembrare esagerato ma per decine di migliaia di ragazzi questa è una data fondamentale per il proprio futuro. Il Miur, infatti, ha pubblicato le graduatorie definitive dei test d’ingresso per quattro facoltà tra le più frequentate tra quelle ad accesso programmato: Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura. Alla fine di settembre erano già usciti gli elenchi con i punteggi anonimi. Ma era difficile capire le reali chance di successo (e soprattutto la sede di destinazione). Da questo momento in poi, invece, tutto sarà più chiaro. Ma dove trovare e come interpretare la graduatoria dei test 2019?
Skuola.net ha schematizzato le informazioni essenziali per farlo.

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    La mattina del 2 ottobre, sul sito Universitaly (così come avvenuto per i passaggi precedenti), tutte le aspiranti matricole potranno consultare – nella propria area riservata - la graduatoria nazionale, in ordine di punteggio, dei test d’ingresso 2019 per Medicina, Veterinaria e Architettura. La cosa a cui si dovrà badare di più è la dicitura scritta a fianco al nome e al punteggio dei quiz. Tre le paroline magiche, ognuna con un significato ben diverso: assegnato, prenotato, in attesa. Ma cosa vogliono dire?

    Test ingresso 2019: cosa vuol dire ‘assegnato’

    I più fortunati, ma anche i più bravi, sono quelli che risulteranno ‘assegnati’. Loro, infatti, non solo hanno brillantemente superato il test e ottenuto un posto a Medicina, Odontoiatria, Veterinaria o Architettura. Perché questi studenti potranno pure iscriversi nell’ateneo indicato come prima scelta al momento della candidatura ai test. Facilissimo ricordarsi qual è: quello in cui hanno svolto il questionario. A quel punto basterà – entro 4 giorni lavorativi (compreso quello di uscita della graduatoria) – procedere all’immatricolazione nell’università di destinazione. Importantissimo farlo, il rischio è di essere esclusi dalla graduatoria.

    Graduatoria Universitaly 2019: che significa ‘prenotato’

    Più complicato il compito per chi risulterà ‘prenotato’. Per loro la garanzia del posto c’è ma non nella città in cima alle proprie preferenze. Per questa categoria di aspiranti matricole il 2 ottobre coincide anche con il momento di una decisione importante: accontentarsi o attendere fiduciosi gli eventi? Nel primo caso si accetterà di frequentare l’università nell’ateneo assegnato d’ufficio dal Miur e ci si dovrà iscrivere entro i fatidici 4 giorni lavorativi. Altrimenti si potranno aspettare gli scorrimenti delle graduatorie e sperare che si liberi un posto nella città in cui si trova la prima scelta. In quest’ultimo caso si dovrà confermare – stavolta entro 5 giorni dall’uscita della graduatoria – il cosiddetto ‘interesse all’immatricolazione’, per essere considerati al momento dello scorrimento.

    Graduatoria nazionale 2019: cosa potrà fare chi risulta ‘in attesa’

    Alta tensione, infine, per chi vedrà scritto ‘in attesa’. In pratica si tratta di tutti quei ragazzi idonei (che quindi hanno ottenuto il punteggio minimo per entrare in graduatoria) ma che sono rimasti fuori dall’assegnazione dei posti. Per loro, però, non è ancora detta l’ultima parola. Tra rinunce all’immatricolazione, attesa degli scorrimenti e cambi di sede anche per chi non c’è l’ha fatta potrebbero aprirsi le porte delle facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Il consiglio è di tenere d’occhio i vari scorrimenti: un’operazione che potrebbe richiedere mesi, ma ne vale la pena. L’importante è avere un punteggio che lasci sperare, poco sotto l’ultimo risultato utile d’ingresso.

    Graduatoria test 2019: differenza tra 'in attesa' e 'fine posti'

    La differenza tra trovarsi “in attesa”, e “fine posti” riguarda la posizione in graduatoria e la distanza con l'ultimo ammesso nella sede di ultima scelta. Se questa è di poche posizioni, il candidato è “in attesa” e, secondo il MIUR, potrebbe avere più chances di subentrare con i primi scorrimenti. Chi invece si trova tra i “fine posti”, è molto più distante dall'ultima posizione utile in graduatoria e troppo lontano per poter rientrare nei primi scorrimenti. Ma questo non vuol dire che non si possa sperare che se ne liberi uno fino alla chiusura della graduatoria (ma potrebbero passare mesi).
    Data pubblicazione 1 Ottobre 2019, Ore 14:32
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