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Concetti Chiave

  • La mafia si distingue dalla criminalità organizzata per il suo dominio sul territorio e il coinvolgimento con la politica, attraverso il pizzo e altre attività illecite.
  • Le origini della mafia sono incerte, ma si collegano al periodo borbonico in Sicilia, con una forte presenza tra i latifondisti e i contadini.
  • La mafia ha infiltrato istituzioni come polizia e tribunali, complicando la giustizia e la gestione legale nel sud Italia.
  • Oltre all'Italia, la mafia è presente in numerosi paesi, tra cui Albania, Brasile, Cina, Colombia, Francia, Giappone, Marocco, Messico e Russia, con attività variegate.
  • In Italia, le tre principali organizzazioni mafiose sono 'ndrangheta, cosa nostra e camorra, coinvolte in traffico di droga, estorsione, e altre attività criminali.

In questo appunto di Italiano si tratta della mafia e delle sue caratteristiche, andando indietro e avanti nel tempo se ne descrivono le cause e le conseguenze. Tema argomentativo sulla mafia articolo

Indice

  1. La Mafia e il suo percorso nella storia
  2. Origine del fenomeno mafia
  3. Luoghi mafiosi oltre l'Italia

La Mafia e il suo percorso nella storia

Innanzitutto bisogna chiarire il concetto di mafia, termine che spesso si identifica nella criminalità organizzata ma che non sempre può essere considerata tale.

Infatti, quest’ultima, si limita a compiere crimini naturalmente mediante un’organizzazione, sul piano ad esempio di mercati illegali, furti, ma non come la mafia, che agisce da una parte in modo analogo, ma allo stesso tempo, ben diversamente. Infatti, nonostante si tratti ancora di criminalità organizzata le differenze sono per certi versi vistose. Basti pensare che la mafia non si limita esclusivamente ad opere criminali come detto in precedenza rispetto al resto della malavita organizzata, ma tende invece ad acquisire un, se così si può dire, “dominio”, diretto o indiretto, sul territorio in cui agisce. Questo tramite una "tassa" per una protezione e un silenzio che viene promesso senza poi essere rispettato: si chiama pizzo, il pagamento da parte di pubblici e privati alla mafia.
Per di più, la criminalità mafiosa non opera solo e soltanto all’interno della sua organizzazione ma in alcuni casi, anzi quasi sempre, si serve della politica, o meglio delle autorità politiche al fine di compiere i suoi colpi più grossi e nasconderli rendendoli "legali" o ben protetti da coloro che potrebbero rimetterci la carriera, la professione, la fama.
I tipici crimini mafiosi sono: violenza, riti d'iniziazione, omertà, miti fondativi.
Da non dimenticare mai è che la mafia, essendo costituita da uomini, assume uno dei tratti più caratteristici e spaventosi dell'uomo: la capacità di procurare terrore e paura nei "nemici" mediante obblighi, imposizioni, minacce che li rendono schivi e succubi della volontà altrui, della malavita organizzata, uno dei mali mali più grandi della società contemporanea.

Origine del fenomeno mafia

Non si sa precisamente l'origine storica della mafia, ancora oggi il fenomeno assume tratti talmente "invisibili" ed espansi allo stesso tempo, che diventa complesso trovarne "l'inizio". L'indecisione verte tra le due più famose, ancora oggi, zone mafiose del mondo: Spagna e Italia, in particolare Sicilia e Garduna. La datazione, invece, è un po' più sicura: molti studiosi la fanno derivare dall'epoca borbonica, ovvero il periodo monarchico delle Due Sicilie tra il 1816 e il 1861. All'epoca viveva il dominio del latifondo che produceva una vasta quantità di miseria e povertà specie tra la classe dei contadini. "I dominatori" erano coloro che detenevano il potere dei campi coltivati, perciò massari e gabellotti (gestori dei feudi). Dai comportamenti dei latifondisti, privi totalmente di una anche minima giustizia sociale, nacquero i briganti, i ladri, i ribelli, coloro che spesso "aiutavano" i contadini a rapportarsi con i proprietari del loro lavoro, dei loro campi, del loro cibo. Questi, però, avevano legami sia con la povera gente, sia con i ricchi o appunto i massari, che si appoggiavano a questi per impedire che la massa dei contadini prevalesse (essendo in numero maggiore e molto, molto arrabbiata). Pian piano, la mafia (ormai chiamata tale) andò a istituirsi anche nei centri di potere, prendendo sempre maggiore controllo: centrali di polizia, tribunali, giudici, imprenditori.
Così, mentre negli altri paesi d'Europa, la situazione era sotto controllo e i poteri legali andavano sempre più intensificandosi, in Sicilia, ma in generale nel Sud Italia, i signori feudali concorrevano con i poteri "legali" centrali, i contadini versavano in situazioni disgraziate e i ceti produttivi scarseggiavano a nascere ed espandersi.
Il problema era che anche se si ricercava o si voleva raggiungere la giustizia (e quindi la pena per queste persone) non si riusciva ad arrivare ad un punto poiché, come detto prima, la magia viveva anche nelle giurisdizioni. Mentre nel Nord Italia si assistette all'arrivo non dall'immaginato Sud, bensì dai "bravi" (chiamati così) del centro e nord Europa, al servizio della dominazione spagnola.

Tema argomentativo sulla mafia articolo

Luoghi mafiosi oltre l'Italia

Diversi sono i luoghi del mondo in cui ancora vi è una forte, se non crescita, presenza del fenomeno mafia. In particolare ricordiamo sempre che l'Italia è fra i primi ad esserne colpita. Ma vi sono altre vittime, in ordine: Albania, Austria, Belgio, Brasile, Cina, Colombia, Francia, Germania, Giappone, Marocco, Messico, Russia, Serbia.
In Albania la presenza di clan mafiosi, costituiti da persone tutte imparentate fra loro, tanto da definirsi famiglia, opera per lo più sul traffico di droga (in particolare cocaina ed eroina) e sulla prostituzione (dunque tratta illegale di donne ed esseri umani in generale).
Anche il Brasile conta una trentina di gruppi criminali nati negli anni Novanta nei carceri brasiliani famosi ancora oggi. La principale criminalità brasiliana è da ricercarsi nella vendita di cocaina, ricavata direttamente dai territori vicini: Perù e Bolivia, rifornendo il 60% del mercato europeo.
Il centro dell'interesse mafioso cinese è, invece, a Hong Kong, dove triadi cinesi si riuniscono con scopi criminali.
Famosissimi i cartelli colombiani dediti allo spaccio di cocaina, in particolare ricordiamo: Cartello di Cali (a fine 900), Cartello di Madellìn (a fine 900) e Cartello di Norte del Valle (inizio 2000). Si capisce bene, dunque, come il fenomeno continui ad esistere e, anzi, oggi questi gruppi si sono uniti con gruppi di paramilitari colombiani, insieme si chiamano Bandas Criminales.
In Francia il centro della criminalità organizzata degli anni Cinquanta era Marsiglia, protagonista di numerosi film e libri che trattavano l'argomento perché qui la mafia trattava gli scambi di eroina per gli Stati Uniti d'America.
Essendo molto vicina all'Italia, la Corsica ha una mafia organizzata molto simile a quella del Mezzogiorno italiano, con il totale controllo dell'isola ed estendendo le loro attività anche al di fuori di questa, come appunto in Italia.
In Giappone, invece, vi è la Yakuza, famosissima organizzazione mafiosa criminale riconosciuta come legale e attiva anche in America.
In Marocco è conosciuta la Mocro Mafia che, sempre per via della vicinanza con l'Italia, effettua criminalità anche nel territorio della penisola e ha contatti in quasi tutta Europa, in particolare per il traffico di hashish e droghe sintetiche. Il Messico vede invece una criminalità gestita maggiormente in bande di strada, lasciando "il grosso" all'America.
La mafia russa, Organizatsya, opera in ogni parte d'Europa (in Italia è famosa in Emilia-Romagna) ma anche negli Stati Uniti, in particolare per il traffico di organi.
Veniamo, purtroppo, all'Italia, con 3 grandi "categorie" mafiose, ormai riconosciute e famose in tutto il mondo: 'ndrangheta, cosa nostra, camorra. Principali attività: traffico di droga, traffica di donne e migranti, rapine, prostituzione, riciclaggio, traffico di armi, estorsione, contrabbando di tabacco.

Per ulteriori approfondimenti sulla mafia vedi anche qui

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra la mafia e la criminalità organizzata?
  2. La mafia non si limita a compiere crimini, ma cerca di acquisire un dominio sul territorio attraverso il pizzo e l'influenza politica, distinguendosi dalla criminalità organizzata che si concentra su attività illegali senza tale controllo territoriale.

  3. Quali sono le origini storiche della mafia?
  4. L'origine della mafia è incerta, ma molti studiosi la collegano all'epoca borbonica in Sicilia, tra il 1816 e il 1861, quando il dominio del latifondo e l'ingiustizia sociale portarono alla nascita di briganti e ribelli.

  5. In quali altri paesi oltre l'Italia è presente il fenomeno mafioso?
  6. Oltre all'Italia, la mafia è presente in paesi come Albania, Brasile, Cina, Colombia, Francia, Giappone, Marocco, Messico, Russia e Serbia, con attività che variano dal traffico di droga alla prostituzione e al contrabbando.

  7. Quali sono le principali attività delle organizzazioni mafiose italiane?
  8. Le principali attività delle organizzazioni mafiose italiane, come 'ndrangheta, cosa nostra e camorra, includono il traffico di droga, traffico di donne e migranti, rapine, prostituzione, riciclaggio, traffico di armi, estorsione e contrabbando di tabacco.

  9. Come la mafia riesce a mantenere il controllo e l'influenza?
  10. La mafia mantiene il controllo e l'influenza attraverso la violenza, l'omertà, i riti d'iniziazione e la collaborazione con le autorità politiche, rendendo i suoi crimini "legali" o protetti.

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