Concetti Chiave
- La verità è un elemento raro nella società, spesso evitata per convenienza, ma mentire continuamente è insostenibile e si finisce sempre per dover dire la verità.
- Essere sinceri è moralmente corretto e rispettoso, ma in alcune situazioni rare una bugia può essere giustificata se porta un grande bene a tutti.
- Le bugie devono essere valutate attentamente; mentire d'impulso è rischioso e spesso porta a situazioni spiacevoli, quindi la verità dovrebbe essere preferita.
- Talvolta, l'omissione può evitare il problema senza affrontarlo, ma in situazioni serie, affrontare la verità è essenziale per un bene duraturo.
- La verità è generalmente preferibile, poiché conduce a un bene stabile, mentre la menzogna può offrire sollievo temporaneo ma rischia di complicare le cose.
Traccia: E’ sempre giusto dire la verità? Dicendo la verità facciamo sempre il bene di coloro a cui la diciamo? Credi sia meglio una bugia, a volte, pur di non ferire qualcuno oppure è meglio essere sinceri sempre e comunque?
Svolgimento
Oggi la verità è un elemento veramente raro all’interno della società, dove il confine per passare alla menzogna è davvero sottile. Questo a causa degli interessi che noi abbiamo nel dire bugie, piuttosto che essere sempre sinceri, spesso per comodità, per evitare ostacoli e, quindi, per entrare temporaneamente e apparentemente in una situazione più tranquilla e senza problemi.
Ma condurre una vita basata sul mentire e sul dire sempre il falso è impossibile: un castello fatto di verità e falsità insieme è molto fragile e quindi, alla fine saremo sempre costretti a dire la verità, in un’occasione o nell’altra. Penso, quindi, che si debba condurre una vita affidandosi principalmente alla verità e che sia lecito dire una bugia, dalla quale però dovrà derivare un grande bene, non solo per noi stessi, ma per tutti.Dire sempre la verità è la cosa moralmente più giusta da fare. Di certo siamo tutti felici quando qualcuno ci parla sempre con sincerità, senza aggirarci con menzogne e falsità. Questo soprattutto per una questione di rispetto di chi abbiamo davanti. Trovarsi in una condizione in cui si è continuamente presi in giro non è piacevole. Inoltre, non dicendo la verità, potremmo indurre qualcuno ad agire in modo contrario a come le cose stanno andando veramente, procurandogli quindi un danno, un male. Talvolta, però, solamente in situazioni rare e occasionali, una bugia può essere migliore rispetto la verità. Questo, secondo me, accade quando, dopo aver mentito, procuriamo un bene non solo a noi stessi, ma soprattutto agli altri. Però, questa deve essere una bugia ben studiata e su cui ci si abbia riflettuto molto, perché tra l’intenzione di fare del bene e farlo veramente c’è ancora molta differenza e, quindi, non ci vuole niente ad arrivare ad una conclusione spiacevole per tutti. Nel caso in cui si arrivi ad un risultato del genere, allora solamente la verità potrà sistemare tutto, in quanto, avendo fallito nel nostro tentativo, possiamo fare affidamento sugli altri per poter aggiustare la situazione e non arrecare danno a nessuno. Il dire una bugia è, quindi, molto soggettivo e dipende dalla situazione, dalle persone coinvolte, dal risultato che ne può derivare. Nel caso in cui pensassimo che mentire sia la cosa migliore da fare, dobbiamo farlo con cautela e pensando a tutte le conseguenze, cercando altre soluzioni in modo da preferire la verità. La menzogna è l’ultima frontiera ed è da considerarsi solamente alla fine, dopo aver analizzato con cura ogni possibile risoluzione. Quindi, è molto rischioso mentire d’impulso, ed è in questo caso che finiamo spesso in situazioni spiacevoli. Dobbiamo, perciò, cercare di preferire la verità in ogni situazione, rifugiandoci nella falsità solamente in casi estremi.
Dobbiamo inoltre scegliere la verità o il contrario cercando di rimanere il più vicino possibile alla situazione reale, cioè evitando maggiormente l’illusione. Se mentire porta noi stessi o altri molto lontano dalla realtà, sarà allora difficile tornare indietro e, quindi, ne risulterà sicuramente un male per qualcuno. In caso in cui pensassimo sia meglio mentire, dobbiamo farlo in modo da non superare il punto di non ritorno, rimanendo ancora all’interno della realtà. In questo caso, se la menzogna detta non “funzionasse”, allora non sarebbe un’impresa ardua risistemare la situazione e trovare altre soluzioni. Se, invece, venisse detta una bugia “grossa”, diventerebbe più difficile tornare ad una situazione normale e, perciò, verrebbe arrecato del male a qualcuno.
Talvolta dire la verità può far male, anche molto, e quindi in questo caso si è posti davanti ad un bivio: essere sinceri e soffrire oppure mentire e sperare che tutto vada bene. Secondo me, in questo caso bisogna essere lungimiranti e cercare di capire le conseguenze. Se dire la verità procurerebbe un gran dolore, ma in prospettiva di un bene immenso, allora penso sia giusto e doveroso sopportare questo dolore, in quanto saremmo poi appagati. Nella stessa situazione, se invece il mentire permetterebbe di risolvere subito la situazione, bisognerebbe capire se nel tempo il problema possa ripresentarsi. In questo caso la questione si farebbe difficile, perché ognuno di noi agirebbe in modo soggettivo e differente. Io penso che sia comunque sempre meglio preferire la verità, anche se per goderne del bene dobbiamo prima soffrire. La menzogna è più come una droga, che ci fa star bene subito, ma per un periodo limitato e, una volta finito l’effetto, stiamo più male di prima, continuando poi a cercarla per procurarci quel bene temporaneo. Possiamo mentire solamente se pensiamo fermamente di essere in grado di riaggiustare la situazione, nel caso in cui qualcosa vada storto oppure se siamo davvero sicuri che possa portare un bene a tutti e che duri nel tempo.
Secondo me, esiste anche una terza strada, che potrebbe permettere di evitare sia la verità sia la menzogna nel caso in cui siano entrambi scomode, ed è cioè l’omissione. L’omissione viene utilizzata solamente per aggirare il problema e scansarlo continuamente, senza mai affrontarlo. In certi casi, però, principalmente in situazioni di poco conto, omettere potrebbe permettere di evitare definitivamente il problema, senza affrontarlo. Ma se il problema si ripresentasse spesso oppure si trattasse di qualcosa di più serio e importante e sia la verità che la menzogna procurerebbero dolore, allora bisognerebbe assolutamente essere sinceri e affrontare una volta per tutte il problema, garantendo a noi stessi e agli altri un bene duraturo. Quindi, secondo me, nel caso di situazioni di poco conto, si può tenere in considerazione anche la strada dell’omissione, sempre però dopo aver valutato attentamente ogni possibile risoluzione rimanendo nella verità e agendo in modo da garantire un bene duraturo per tutti, talvolta anche soffrendo temporaneamente.
In conclusione, ritengo che la verità sia la strada da preferire nella maggior parte dei casi, in quanto in un modo o nell’altro ci porta sempre ad una situazione di bene stabile e durevole. Ma vista la varietà e grande molteplicità di situazioni, talvolta penso che sia giusto anche mentire, facendolo nel pieno della consapevolezza, conoscendo i rischi che potremmo incontrare e ritenendoci sempre in grado di risistemare qualsiasi situazione. Dire la verità è spesso scomodo, ma mentire di continuo è decisamente peggiore, perché alla fine è sempre il bene a trionfare e a portare a galla la verità. Dobbiamo, quindi, sempre agire a fin di bene, cercando di non arrecare danno a noi stessi, ma soprattutto agli altri, e rimanendo propensi a sopportare un dolore temporaneo per un bene duraturo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della verità nella società secondo il testo?
- Quando, secondo l'autore, è giustificabile dire una bugia?
- Quali sono i rischi associati al mentire impulsivamente?
- Come viene vista l'omissione nel contesto della verità e della menzogna?
- Qual è la conclusione dell'autore riguardo alla scelta tra verità e menzogna?
La verità è considerata un elemento raro e prezioso nella società, dove spesso si preferisce mentire per comodità o per evitare problemi, ma una vita basata sulla menzogna è fragile e insostenibile.
Una bugia è giustificabile solo in situazioni rare e ben ponderate, quando porta un grande bene non solo a noi stessi ma anche agli altri, e deve essere una decisione presa con cautela.
Mentire impulsivamente è rischioso perché può portare a situazioni spiacevoli e difficili da risolvere, mentre la verità, anche se scomoda, tende a garantire un bene stabile e duraturo.
L'omissione è considerata una terza via che può evitare sia la verità che la menzogna in situazioni di poco conto, ma non è adatta per problemi seri che richiedono sincerità per garantire un bene duraturo.
L'autore conclude che la verità dovrebbe essere preferita nella maggior parte dei casi per il suo potere di portare a un bene stabile, ma riconosce che in alcune situazioni mentire può essere giusto se fatto con consapevolezza e capacità di risolvere eventuali problemi.