Concetti Chiave
- Napoleone Bonaparte, originario della Corsica e sostenuto dai borghesi, divenne una figura politica prominente dopo la Rivoluzione Francese, promettendo stabilità e riforme.
- Dopo il colpo di stato del 1799, Napoleone instaurò un regime monocratico che, pur mantenendo apparenze democratiche, concentrava il potere nelle sue mani.
- Nel 1804, Napoleone si autoproclamò imperatore, segnando la trasformazione della Repubblica francese in Impero, con un importante concordato con il Papato.
- Napoleone preservò i valori rivoluzionari, come la libertà e l'uguaglianza giuridica, e riformò l'amministrazione pubblica, l'istruzione e il sistema legale con il Codice napoleonico.
- La prima sconfitta di Napoleone arrivò nel 1805 nella battaglia di Trafalgar contro la flotta inglese, portandolo a imporre un blocco continentale contro il commercio britannico.
Indice
Origini e ascesa di Napoleone
Napoleone proveniva da una famiglia di piccola nobiltà di origine corsa. La Rivoluzione Francese (1789-1799) gli ha dato la possibilità di divenire generale: emerse come comandante durante una spedizione contro l’Austria, ma la sua potenza nacque in politica. Appoggiato dai borghesi, Napoleone Bonaparte era un generale che sembrava offrire un governo che fosse solido e che proponesse la risoluzione dei conflitti interni alla Francia e il mantenimento delle innovazioni proposte dalla Rivoluzione, tra cui la Libertà.
Epoca napoleonica e potere politico
Dal 1799 al 1815 si parla di epoca napoleonica. Dopo il colpo di stato del 1799 fu approvata una Costituzione repubblicana modellata su un potere esecutivo, composto da tre consoli, dei quali lui era il primo: questo permetteva a Napoleone di esercitare il proprio potere mantenendo una parvenza di democrazia. Vi erano degli elettori che nominavano i membri di alcune liste e spettava solo al senato nominare e scegliere i rappresentanti dell’assemblea.
Lo stato governato da Napoleone era uno stato monocratico accentrato, espressione di un regime dittatoriale personale: la sua volontà contava più della Costituzione.
Consolidamento del potere e religione
Nel 1802 proclamò un plebiscito per chiedere al popolo di renderlo console a vita: nel 1804 ottenne la trasformazione della Repubblica francese a Impero. Il 2 dicembre 1804 a Notre Dame, è stato proclamato imperatore dell’Impero francese e il gesto significativo per il quale viene ricordato è il seguente: si pose la corona sul capo, quasi a voler far capire che lui non era sottomesso in alcun modo al Papato; ciononostante, Napoleone voleva conciliarsi con il Papa e la religione e, non a caso, dopo aver abolito la Costituzione civile del clero (1790), decide di stipulare un concordato con il Papa dove riconobbr il cristianesimo come religione principale dello stato francese.
Si può pensare che la rivoluzione sia stata inutile, ma così non è. Infatti Napoleone non tornò al vecchio regime, poiché mantenne i valori fondamentali della Rivoluzione Francese.
Riforme amministrative e scolastiche
Dal punto di vista burocratico vi fu un accentramento nel controllo del territorio:
• Fu posto un prefetto per ogni dipartimento;
• Furono posti dei sindaci nelle grandi città;
• Furono assunti dei funzionari del fisco per la riscossione delle imposte.
Dal punto di vista scolastico, la scuola fu rinnovata, infatti vi fu un rinforzo sia dei licei, sia delle università. Inoltre, furono potenziati gli ospedali pubblici.
Codice napoleonico e ambizioni militari
Nel settore legislativo, Napoleone incaricò degli esperti di lavorare su nuovi codici di legge penale e civile: il codice civile del 1804 fu chiamato Napoleonico e fu esportato in territori appartenenti ai francesi come l’Italia. Si assicurava:
• La libertà;
• L’assenza del feudo;
• L’uguaglianza giuridica;
• Le proprietà;
• La libertà religiosa;
• Processi pubblici;
• Il divorzio.
Dal punto di vista militare, Napoleone voleva imporre un’egemonia, ma l’ostacolo era l’Inghilterra. Di conseguenza, progettò uno sbarco in Inghilterra, che però fallì poiché sul mare la flotta inglese era di gran lunga più forte: nel 1805, nella battaglia di Trafalgar, Napoleone fu sconfitto per mano di Nelson. Così, l’imperatore decise di cambiare strategia imponendo un blocco continentale, ossia un divieto ferreo per gli stati europei legati alla Francia di commerciare con l’Inghilterra e di ospitare nei porti delle navi inglesi. Questo blocco continentale fu seguito dalla Prussia, dalla Danimarca, dalla Spagna e dalla Russia che, però, nel 1810 riprese i contatti commerciali con la Francia.
Domande da interrogazione
- Quali furono le origini di Napoleone e come iniziò la sua ascesa al potere?
- Come si trasformò la Repubblica francese sotto Napoleone?
- In che modo Napoleone mantenne i valori della Rivoluzione Francese?
- Quali furono le riforme amministrative e legislative introdotte da Napoleone?
- Quale fu la prima grande sconfitta militare di Napoleone e come reagì?
Napoleone proveniva da una famiglia di piccola nobiltà corsa e la Rivoluzione Francese gli permise di diventare generale, emergendo come comandante durante una spedizione contro l'Austria. La sua potenza crebbe in politica, sostenuto dai borghesi.
Dopo il colpo di stato del 1799, Napoleone approvò una Costituzione repubblicana con un potere esecutivo di tre consoli, di cui lui era il primo. Nel 1804, trasformò la Repubblica in Impero, proclamandosi imperatore.
Napoleone mantenne i valori fondamentali della Rivoluzione, come la libertà e l'uguaglianza giuridica, e riformò la burocrazia, l'istruzione e il sistema legislativo, introducendo il codice civile napoleonico.
Napoleone centralizzò il controllo territoriale con prefetti e sindaci, rinnovò le scuole e potenziò gli ospedali. Legislativamente, introdusse il codice civile del 1804, garantendo libertà, uguaglianza giuridica e libertà religiosa.
La prima grande sconfitta fu nella battaglia di Trafalgar nel 1805 contro la flotta inglese. Napoleone reagì imponendo un blocco continentale per vietare il commercio con l'Inghilterra agli stati europei legati alla Francia.