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Concetti Chiave

  • I regimi dittatoriali si caratterizzano per il potere concentrato in poche mani, con diritti civili non garantiti.
  • In Europa, dittature fasciste e comuniste si sono sviluppate in paesi come Spagna, Portogallo e Grecia, e in nazioni comuniste come Cina e Corea del Nord.
  • Molti paesi africani, asiatici e dell'America centro-meridionale sono diventati dittature post colpi di Stato militari, spesso a causa del colonialismo e della povertà.
  • Forze straniere come l'URSS e gli USA hanno influenzato l'instaurazione di dittature per interessi geopolitici ed economici.
  • La repressione è stata una pratica comune nei regimi dittatoriali, con violazioni dei diritti umani e la nascita di movimenti di guerriglia.

Indice

  1. Governi dittatoriali in Europa
  2. Dittature in Africa e Asia
  3. Interventi stranieri e dittature
  4. Dipendenza dalle grandi potenze
  5. Repressione e diritti civili

Governi dittatoriali in Europa

Oltre ai governi democratici esistevano da tempo e si iniziarono a creare numerosi governi dittatoriali, in cui il potere era in mano a un gruppo ristretto di persone, per cui i diritti dei cittadini e spesso le loro stesse vite non erano garantiti in nessun modo.

In Europa ad esempio esistevano ancora dittature militari fasciste in Spagna (dal 1926 fino al 1945) ed in Portogallo (dal 1926 fino al 1974) e un colpo di Stato ne instaurò una in Grecia (1967-1974). Tutti i Paesi comunisti europei e asiatici (Cina, Corea del Nord, più tardi Vietnam, Cambogia e Laos) erano regimi totalitari, in cui non c'era alcuna libertà di opinione.

Dittature in Africa e Asia

Moltissimi Paesi africani, asiatici e dell’America centro-meridionale divennero dittature spesso in seguito a colpi di Stato militari.

Il gran numero di regimi dittatoriali dipendeva in parte dalla situazione interna: il lungo sfruttamento coloniale aveva spesso impedito la formazione di una classe dirigente in grado di guidare il Paese, gli ufficiali dell’esercito tendevano a intervenire nella vita politica, vi era una scarsa partecipazione delle masse popolari, in parte (e spesso in larga maggioranza) analfabete, le tensioni interne erano forti a causa dell’estrema povertà di gran parte della popolazione o per la presenza di popoli diversi e rivali.

Interventi stranieri e dittature

La presenza di dittature in tutto il mondo dipese anche da interventi stranieri, in particolare dell’URSS (nell’Europa orientale, soprattutto negli anni 1945-1947), degli Stati Uniti (soprattutto in America centro-meridionale e, dopo la decolonizzazione in difesa dei propri interessi economici e politici: così la CIA (Central Intelligence Agency, l’organizzazione di spionaggio statunitense nata nel 1947) organizzò i colpi di Stato in Guatemala (1954) e in Cile (1973), oltre a molti altri.

Dipendenza dalle grandi potenze

L’instabilità politica e i colpi di Stato portarono a una situazione di dipendenza dagli USA, dall’URSS e dagli Stati europei, perché i regimi dittatoriali, minacciati da rivolte e colpi di Stato e spesso non sostenuti dalla popolazione, avevano bisogno per sopravvivere dell’appoggio di una grande potenza che in cambio dell’aiuto otteneva una serie di vantaggi politici (sostegno alla propria politica, all’ONU e alle altre organizzazioni internazionali), militari (basi per la propria flotta o l’aviazione) ed economici (possibilità di sfruttare le risorse del Paese).

Repressione e diritti civili

Tutti i regimi dittatoriali, qualunque fosse la loro origine, si distinsero per lo scarso rispetto dei diritti civili: le principali libertà (di pensiero, di stampa, di circolazione, personale) non erano garantite e i processi non erano giusti, perché i giudici dipendevano dal governo.

La repressione di ogni opposizione fu ovunque molto dura: in Indonesia tra il 1965 ed il 1966 vennero assassinati circa 500.000 membri o simpatizzanti del Partito comunista; il regime comunista dei Khmer rossi in Cambogia, nato nel 1975, dopo la guerra d’Indocina, uccise almeno 300.000 persone. In molti di questi Paesi si svilupparono perciò movimenti di guerriglia tesi a rovesciare il governo.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le caratteristiche comuni dei regimi dittatoriali descritti nel testo?
  2. I regimi dittatoriali erano caratterizzati da un potere concentrato in un gruppo ristretto, mancanza di diritti civili, repressione dell'opposizione e dipendenza da potenze straniere.

  3. Quali fattori interni hanno contribuito alla nascita di dittature in molti Paesi?
  4. Fattori interni includevano il lungo sfruttamento coloniale, l'intervento degli ufficiali dell'esercito nella politica, la scarsa partecipazione popolare e le tensioni interne dovute a povertà e rivalità etniche.

  5. Come hanno influenzato le potenze straniere l'instaurazione di regimi dittatoriali?
  6. Le potenze straniere, come l'URSS e gli Stati Uniti, hanno influenzato l'instaurazione di dittature attraverso interventi diretti, come colpi di Stato, per ottenere vantaggi politici, militari ed economici.

  7. Quali furono alcune delle conseguenze della repressione nei regimi dittatoriali?
  8. La repressione nei regimi dittatoriali portò a gravi violazioni dei diritti umani, come assassinii di massa, e allo sviluppo di movimenti di guerriglia volti a rovesciare i governi.

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