Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Dopo la morte di Carlo Magno, l'Impero si frammentò a causa del sistema di vassallaggio che indebolì il potere centrale, portando all'autonomia crescente dei vassalli.
  • Il trattato di Verdun (843) divise l'impero tra i figli di Ludovico il Pio, segnando l'inizio della frammentazione politica e culturale dell'Europa medievale.
  • Le lotte di successione interne e le invasioni esterne da parte di Saraceni, Ungari e Vichinghi indebolirono ulteriormente l'unità dell'Impero.
  • In Francia, la dinastia dei Capetingi sostituì i Carolingi, mentre in Germania Enrico I consolidò il potere, e in Italia il disordine politico fu accentuato dalla deposizione di Carlo il Grosso.
  • I Vichinghi, grazie alle loro abilità navali, fondarono regni nel Mediterraneo e influenzarono l'Italia, con le loro invasioni che portarono alla creazione del Regno di Sicilia.
In questo appunto di Storia Medievale si tratta del Sacro Romano Impero dopo la morte di Carlo Magno e delle conseguenze che questa portò a livello politico, sociale ed economico.
Il Sacro Romano Impero  dopo la morte di Carlo Magno articolo

Indice

  1. L’Impero dopo la morte di Carlo Magno
  2. Le lotte per la successione al trono
  3. I Vichinghi in Italia

L’Impero dopo la morte di Carlo Magno

Alla morte di Carlo Magno (814), il suo impero non durò a lungo a causa del modo con cui esso era stato organizzato. Infatti l’impero era stato diviso in tante regioni la cui amministrazione veniva affidata a vassalli legati all’imperatore da vincoli di fedeltà personale, il cosiddetto vassallaggio.

Essi intervenivano anche militarmente a sostegno del loro sovrano e in cambio, Carlo Magno, concedeva delle terre. Col passar del tempo i vassalli diventarono sempre più potenti e soprattutto autonomi dal potere centrale, anche perché i successori dell’imperatore non avevano la forza che sarebbe stata necessaria per tenerli sotto controllo.
Alla morte di Carlo Magno, il trono passò a Ludovico il Pio e già durante il suo regno i tre figli cominciarono ad essere in discordia per la successione. Ludovico il Pio morì nell'840 e i figli giunsero a un accordo col trattato di Verdun (843) e cioè:

  • Carlo il Calvo ottenne la parte occidentale dell’ impero che oggi corrisponderebbe, presso a poco, alla Francia
  • Ludovico il Germanico ebbe la parte orientale al di là del Reno
  • Lotario ebbe l’Italia centro-settentrionale e una striscia di terra che andava dalle Alpi al Mare del Nord, compresa la Borgogna. Ottenne anche il titolo di imperatore.

Da segnalare che l’anno prima del trattato, nell’842, Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico strinsero un’alleanza militare contro il fratello Lotario e pronunciarono il famoso giuramento di Strasburgo che costituisce il primo documento delle nascenti lingua francese e tedesca. Infatti Ludovico il Germanico lesse il giuramento nella lingua dei Franchi per farsi comprendere dai soldati di questa nazionalità diversa e Carlo il Calvo lo lesse nella nascente lingua tedesca affinché fosse compreso dai soldati di Ludovico il Germanico.
Da questo momento in poi da realtà politica, l’Impero diventa una realtà ideale: infatti, se da un lato l’impero non era più una realtà amministrativo-politica subordinata ad un’autorità centrale, dall’altro si faceva strada l’idea che prima o poi si sarebbe riformato un impero secondo l’esempio romano.

Le lotte per la successione al trono

Per tutta la durata del IX secolo si ebbero delle lotte per la successione all’interno dei tre regni e questo non fece altro che indebolire il governo centrale. Ad una situazione così fragile vanno aggiunte l’invasione dei Saraceni a sud, quella degli Ungari ad est e quella dei Vichinghi a nord.
Nell’anno 887, l’imperatore Carlo il Grosso fu deposto dai suoi stessi vassalli e a questo punto si può veramente dire che l’impero finì e i tre stati, in cui inizialmente fu diviso l’impero, presero strade diverse.

  • In Francia i Carolingi continuarono a governare per un altro secolo, ma piano piano cedettero il loro potere ai vassalli, fin tanto Ugo Capeto non prese definitivamente il loro posto. È cosi che la dinastia dei Capetingi sostituì quella dei Carolingi.
  • In Germania, invece, il potere locale era meno forte perché per far fronte all’invasione degli Ungari bisogna restare più uniti possibile. Nel 919 la corona fu assegnata ad Enrico I che ottenne l’ereditarietà del titolo. Infatti, alla sua morte il trono passò al figlio Ottone I.
  • In Italia, la deposizione di Carlo il Grosso creò un notevole disordine perché i nobili locali volevano appropriarsi sia della corona dell’impero sia di quella del regno d’Italia. Tali signori erano talmente forti da intervenire anche nella nomina del papa. L’Italia meridionale vedeva l’espansione dell’Impero Bizantino con Basilio II. Egli aveva in progetto di liberare la Sicilia dall’invasione musulmana, ma purtroppo morì prima di realizzare il suo progetto.
Il Sacro Romano Impero  dopo la morte di Carlo Magno articolo

I Vichinghi in Italia

Grazie alle loro capacità navali, attraverso l'Oceano Atlantico, i Vichinghi percorsero i mari del Nord e risalirono i fiumi fino ad arrivare al Mediterraneo. Proprio qui fondarono il loro primo regno e portarono le loro prime influenze: artisti e letterati prolificarono.
Quando si parla dei Vichinghi bisogna immaginare la tipologia di combattenti e invasori che furono: estremamente abili in Inghilterra, la conquistarono appena l'impero, come detto precedentemente, iniziò ad indebolirsi alla morte di Carlo Magno. Oltre ciò, furono forse i primi a scovare e metter su piede in America. Si comprende dunque la portata delle loro azioni.
I motivi che portarono l'espansione e l'invasione vichinga furono molteplici:

  • L'aggressione di Carlo Magno per cristianizzare tutti i barbari
  • L'obiettivo dell'Inghilterra che ormai avevano conquistato, dunque un accrescimento della fiducia nelle loro abilità combattive
  • Il sovrappopolamento, quindi la necessità di trovare nuove terre da cui estrarre le materie prime utili a sopravvivere e la necessità di nuovi territori per riuscire a starci fisicamente
  • La caduta dell'Impero romano perché, come detto, causò forti crisi agricole, economiche, politiche e commerciali a quasi tutto il mondo, anche ai territori stranieri come quelli scandinavi

Intorno all'860, Ermentario de Noirmoutier e gli Annales Bertiniani, procedettero dalla Francia all'Italia in pochissimo tempo. Nell'860, infatti, una flotta vichinga sbarcò in Sicilia, conquistandola.
Un'altra fonte, ovvero quattro pietre runiche svedesi dell'XI secolo, testimoniano l'arrivo di questi guerrieri in Italia perché si legge, sopra questi resti, una dedica ai guerrieri vichinghi morti durante le prime invasioni a "Langbarðaland", l'antico nome nordico dell'Italia meridionale (Langobardia). Sembra chiaro quindi che questi uomini, anziché essere Normanni, fossero mercenari combattenti in difesa di Bisanzio.
Ma le invasioni vichinghe sono ancora molte altre, per esempio Harald Hardråde, che in seguito divenne re di Norvegia, è stato coinvolto nell'invasione normanna della Sicilia tra il 1038 e il 1040, sotto Guglielmo d'Altavilla, che venne ricordato come "Braccio di ferro" perché sconfisse l'emiro di Siracusa in un unico colpo. Le città che Harald riuscì a guadagnarsi, infatti, furono quattro, tutte in Sicilia. Edgardo Atheling, altro nome celebre che lasciò l'Inghilterra per recarsi in Sicilia. Il jarl Erling Skakke addirittura acquisì il suo soprannome dopo una battaglia contro gli arabi di nuovo, proprio, in Sicilia.
Saranno, in realtà, proprio questi ultimi, i Normanni, a divenire i veri discendenti dei Vichinghi in Italia: finiranno per fondare, tra rozze vicende tra dinastie e difficili suddivisioni territoriali, un regno che durerà secoli, il Regno di Sicilia.
Per ulteriori approfondimenti sulla morte di Carlo Magno vedi anche qui

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze politiche della morte di Carlo Magno sull'Impero?
  2. Alla morte di Carlo Magno, l'Impero si frammentò a causa della crescente autonomia dei vassalli e della debolezza dei suoi successori, portando alla divisione dell'Impero con il trattato di Verdun nel 843.

  3. Come venne diviso l'Impero dopo il trattato di Verdun?
  4. L'Impero fu diviso tra i tre figli di Ludovico il Pio: Carlo il Calvo ottenne la parte occidentale, Ludovico il Germanico la parte orientale, e Lotario l'Italia centro-settentrionale e una striscia di terra fino al Mare del Nord.

  5. Quali furono le principali minacce esterne all'Impero nel IX secolo?
  6. L'Impero fu minacciato dalle invasioni dei Saraceni a sud, degli Ungari a est e dei Vichinghi a nord, che contribuirono all'indebolimento del governo centrale.

  7. Quali furono le conseguenze delle invasioni vichinghe in Italia?
  8. I Vichinghi, grazie alle loro abilità navali, riuscirono a conquistare territori in Italia, influenzando la cultura locale e contribuendo alla formazione del Regno di Sicilia.

  9. Chi furono i successori dei Carolingi in Francia e Germania?
  10. In Francia, la dinastia dei Capetingi sostituì i Carolingi con l'ascesa di Ugo Capeto, mentre in Germania, Enrico I ottenne la corona e il titolo passò a suo figlio Ottone I.

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