Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il Regno dei Franchi, un vasto territorio dell'Europa occidentale, era guidato da dinastie Merovinge e Carolinge, con i Carolingi che aumentarono il potere del regno.
  • Carlo Martello, noto per la vittoria contro l'esercito arabo a Poitiers nel 732, consolidò il potere dei Franchi e rafforzò l'identità europea.
  • Carlo Magno fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero nell'800, creando un'alleanza tra i territori franchi e la Chiesa, con Roma come centro di potere.
  • Il governo di Carlo Magno portò a una rinascita culturale e amministrativa, con un'organizzazione imperiale ben strutturata e una forte influenza della Chiesa.
  • L'Impero carolingio iniziò a disgregarsi a causa di divisioni interne, crisi amministrative e militari, culminando con la deposizione di Carlo il Grosso nell'887.
Appunto di Storia sull’impero carolingio di Carlo Magno: un questionario con domande e risposte aperte.
Impero di Carlo Magno - Questionario con risposte articolo

Indice

  1. Il Regno dei Franchi
  2. La storia di Pipino il Breve
  3. Il Sacro Romano Impero
  4. L'organizzazione dell'impero
  5. La fine degli imperi

Il Regno dei Franchi

Domande sul regno dei Franchi:

  • Quale parte dell’odierna Europa comprendeva il Regno dei Franchi?Il Regno dei Franchi fu creato tra il 420 e l’800 e comprendeva un’ampia parte dell’Europa occidentale, ovvero quei luoghi che oggi sono conosciuti come Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania, Paesi Bassi. Era diviso in due regioni: Neustria e Austrasia, capitanate da Merovingi e Carolingi.
  • Sotto quale dinastia i Franchi acquistano più potere? Le due dinastie che videro il Regno dei Franchi governato furono i Merovingi e i Carolingi. Questi ultimi diedero maggiore potere al Regno dei Franchi e detenevano il prestigio già dal VII secolo. I Merovingi invece, precedenti ai Carolingi, erano chiamati i “re fannulloni”.
  • Chi erano i maestri di Palazzo?I Carolingi, dal V al VII secolo furono definiti i “maestri del palazzo”, in particolare i Maggiordomi, che avevano il dominio sull’esercito e sui territori.
  • Che cosa facevano i Franchi nel mese di marzo di ogni anno? L’espressione “campo di marzo” viene proprio dalla riunione del popolo franco, convocata dal sovrano, nella primavera di ogni anno. Da queste assemblee nasceva il programma politico e sociale annuale, che doveva essere rispettato e che, a partire dal re Carlo Magno, veniva seguito in modo particolare dai Capitolari, eletti proprio durante il mese di marzo. I Capitolari, insomma, avevavp il potere legislativo ed esecutivo del regno, facevano sì che ognuno rispettasse gli ordini e il programma sopra citato.
  • Che cosa successe a Poitiers nel 732? Nell’ottobre del 732 l’esercito arabo musulmano capitanato da Abd al-Raḥmān e quello dei Franchi capitanati da Carlo Martello, entrano in guerra. Questa battaglia è ritenuta oggi fondamentale per la storia e la creazione dell’identità europea. I musulmani stavano diventando, nel VIII secolo, una potenza importante, ma la loro ambizione venne presto interrotta dai Franchi, i quali, vedendo una strategica impresa da parte del regno arabo, si azionarono per contrastarli. Carlo, ormai famoso ma che delineerà la sua potenza proprio grazie a questa impresa, in prossimità di Poitiers, a metà strada tra Tours e Bordeaux, il 25 ottobre del 732, attaccò l’esercito a mezzaluna arabo. La battaglia durò una settimana circa, ma Carlo si presentò ben preparato contro classica strategia dell’esercito opposto, che consisteva in un attacco improvviso e in una ritirata, così da farsi seguire dal nemico e intrappolarlo. L’esercito di Magno non ci cascò e l’esercito dei mori fu totalmente schiacciato dall’armatura merovinga.

La storia di Pipino il Breve

Domande su Pipino il Breve:

  • Chi era Pipino il Breve?Pipino III, detto il Breve, fu il figlio di Carlo Martello e padre del futuro re dei Franchi Carlo Magno. Venne incoronato dal papa che aveva ricevuto aiuto da quest’ultimo quando i Longobardi l’avevano minacciato. Questo rapporto fu molto importante negli accordi che avvennero nel 754 quando, a Ponthion in Francia, i Franchi promisero i territori bizantini alla Chiesa, in cambio dell’assenso alla conquista dell’Italia Longobarda per mano dei Franchi.
  • Che cosa successe alla morte di Pipino il Breve?Quando Pipino morì, nel 768, il regno franco passò nelle mani dei due figli: Carlo Magno e Carlomanno. Fu infatti diviso, così come fece Carlo Martello con Pipino e suo fratello. Carlo ebbe l’Austrasia e gran parte della Neustria, mentre Carlomanno ebbe Borgogna, Provenza, Alsazia e Alamagna. In comune avevano l’Acquitania. Ma, mentre Carlo aveva tutte le possibilità espansionistiche volute, in quanto i suoi territori non confinavano con nessun regno nemico, a Carlomanno la posizione del suo regno lo impegnava in continue battaglie tra Longobardi (in Italia) e arabi (nei Pirenei).

Il Sacro Romano Impero

Domande sul Sacro Romano Impero:

  • Quali furono le conseguenze dell’alleanza dei Franchi con il Papa? Le conseguenze furono che dopo il patto di alleanza papa Stefano II incoronò Pipino il re “patricius Romanorum”, questo permise al re di entrare in Italia, allontanando il re Astolfo. Astolfo si contrappose e cinse la città di Roma. Pipino dunque radunò l’esercito, sotto comando del papa, attaccò e impose condizioni di pace atroci al regno di Astolfo: pagare un’indennità di guerra, avere alcuni Franchi presenti a Roma e consegnare tutti gli ostaggi. Si creò così un grande impero della Chiesa, controllato dai Franchi.
  • Perché l’impero di Carlo Magno fu chiamato Sacro Romano Impero? Il termine Sacro era dovuto all’incoronazione, di fronte a Dio, compiuta da Leone III a Carlo Magno il 25 dicembre dell’800. Impero perché quello che si andava a creare, anche per via della vastità, era a tutti gli effetti un’alleanza tra tutti i territori di Carlo Magno e quelli della Chiesa, che a sua volta portava un altro importante centro di potenza dalla parte dell’imperatore: Roma. Romano, infine, perché ispirato alla tradizione romana.
  • Come fu diviso il Sacro Romano Impero alla morte di Carlo Magno? Carlo Magno decise, per la vastità del suo impero, di dividere il suo regno in tre grandi parti, anche perché tre erano i suoi figli. I due figli però morirono, e Ludovico il Pio, l’unico rimasto, prese l’intero impero.
  • A quale avvenimento importante è legata la notte di Natale dell’anno 800?Il 25 dicembre dell’800 Carlo Magno viene incoronato, durante la Messa di Natale, dal papa Leone III, diventando quindi il grande imperatore della capitale imperiale Roma, una popolazione di 40.000 abitanti. È una data fondamentale perché segna l’inizio del Sacro Romano Impero ovvero l’impero carolingio che si unisce con la Chiesa di Roma.
  • Com’era organizzato l’impero di Carlo Magno? In che modo Carlo Magno sorvegliava il comportamento dei suoi governanti? Il regno di Carlo Magno durò ben cinquant’anni, dal 771 all’814. Il suo impero si espanse a vista d’occhio ogni qual volta Carlo iniziava una battaglia: prima con i Longobardi per l’Italia, poi contro i Sassoni, convertendoli al cristianesimo, contro gli Avari e i Bavari, espandendo la sua idea religiosa che lo portò, nella notte del 25 dicembre dell’800 a diventare Augustus, imperatore del Sacro Romano Impero. I governatori venivano scelti dall’imperatore stesso che si occupava di selezionare i più indicati ad acquisire i feudi, anch’essi scelti accuratamente. Era importante per Magno avere tutto sotto controllo perché molti erano i territori da governare e il risultato fu un’impressionante rinascita culturale, civica, edile, religiosa e commerciale.
  • Che cosa comprendeva il Sacro Romano Impero nel momento della sua massima espansione? Nella sua massima espansione il Sacro Romano Impero era costituito da 900.000 km con una popolazione di 10.000.000 nel 1032 e 20.000.000 nel 1700. La lingua parlata era il latino, la lingua germanica e quella romanza e l’unica religione accettata era il cattolicesimo. Si trattava di una monarchia elettiva feudale e durò dall’800 al 1806.
  • Dove risiedeva di solito l’Imperatore?
    Il re si spostava continuamente perché vastissimo era il territorio, per questo decise di contornarsi di vescovi i quali amministravano la città quando Magno non c’era. In particolare, le sedi imperiali erano: Treviri, Magonza, Reims e Aquisgrana.

L'organizzazione dell'impero

Domande sull'organizzazione dell'impero:

  • Che cosa sono i placiti? E i capitolari? I capitolari erano delle leggi emanate dal re franco, il
    termine significa “diviso in capitoli” perché riguardava una vastissima porzione di regolamenti: politici, economici, agricoli, pubblici e religiosi e nacquero come promemoria per i vescovi eletti dal re, che avevano il compito di presiedere il potere nel momento in cui Magno era assente. Comunque, erano destinati solitamente a monasteri o ordini ecclesiastici, sicuramente al popolo o a persone singole. Con il termine placiti (decisione, ordine) invece si indicavano i pareri dei giudici su una disputa. Riguardavano per lo più decisioni che i vescovi, sempre in assenza di Magno, dovevano prendere a proposito di immobili e spartizione di feudi, di fronte, ovviamente, al tribunale.
  • Chi erano i vassalli? Quali erano i loro doveri verso l’Imperatore? Nella società feudale (divisa cioè in vescovi, marchesi, conti e duchi che si spartivano i feudi, scelti dall’imperatore) i vassalli promettevano fedeltà assoluta ai signori in cambio di protezione e benefici (come appunto un feudo). Tutti gli altri rapporti esistenti riguardavano invece la sfera servile.
  • Come si chiama il rapporto che legava un vassallo al re o un valvassore al proprio vassallo? Il vassallo era uomo libero ma sottomesso al potere del signore. Dunque, doveva promettere servigi, protezione e rispetto assoluto. I vassalli a loro volta potevano scegliere dei valvassori, altri nobili di rango inferiore, che diventavano fedeli, non solo ai signori ma ai loro vassalli. Il rapporto tra questi è chiamato vassus (rapporto di accomandazione).
  • Alla morte del vassallo, i suoi figli potevano ereditare le terre concesse dall’Imperatore? No. Carlo Magno in particolare proibì questa concessione che aveva fortemente indebolito il regno dei merovingi poiché molti conflitti ereditari ne conseguirono.
  • Con Carlo Magno la cultura diventa fiorente e si parla di Rinascita Carolingia. Che cosa fece in proposito Carlo Magno? Carlo Magno graziò l’Impero di ogni forma di rinascita: culturale, economica, sociale e amministrativa. In primis, decise di sviluppare il commercio creando continue fiere e mercati, agevolando lo scambio di materie prime soprattutto grazie alla sua opera edilizia: restaurò l’antico sistema di strade malmesse. Inoltre, sempre per favorire la produzione, portò i monasteri ad occuparsi dell’agricoltura sviluppando il sistema del manso: ogni singola famiglia rurale poteva occuparsi della sua singola porzione di terreno, ognuno con una coltura diversa. A proposito di cultura, invece, ciò che fece l’impero carolingio fu straordinario: sostenne l’apertura delle scuole e favorì i dialoghi degli uomini intorno a sé, iniziando a motivare le persone verso un impegno costruttivo, formativo e culturale.
  • Che ruolo ebbe la Chiesa nell’Alto Medioevo? Perché Carlo Magno cercò di fornire agli ecclesiastici una migliore formazione? La cultura, all’interno del Sacro Romano Impero, fu determinante per la durata e l’importanza che questo regno ebbe nella storia. Carlo Magno era consapevole del valore della formazione all’interno di un sistema ben costituito, e di come questa determinasse il giusto andamento delle cose. In particolare il legame con il papa donò a Carlo Magno la consapevolezza che l’impronta della religione e la ripresa degli elementi tipici della tradizione romana potevano costituire il fondamento di un impero ben costruito. Tanto che, infatti, la sua epoca viene definita: rinascita carolingia. Egli, quindi, si impegnò fortemente per elevare, a livello formativo e culturale, tutto l’impianto ecclesiastico che l’avrebbe poi guidato, o aiutato a guidare, nell’Impero. Carlo era convinto che il buon insegnamento dei testi sacri avrebbe portato maggiore sanità e ricchezza, anche mentale, e avrebbe, pian piano, convinto tutti a entrare dentro il suo governo. Oltre a ciò, Carlo fu un imperatore davvero molto fedele, credeva in Dio e nella sua potenza ed era impaurito che, qualora ci fosse stato un errore nella trascrizione delle opere sacre, ci sarebbe stata una perdizione, sua e di chi lo contornava.
Impero di Carlo Magno - Questionario con risposte articolo

La fine degli imperi

Domande sulla fine degli imperi:

  • Qual è la causa della fine dell’Impero carolingio? Anche Ludovico il Pio divise il territorio in tre parti: la prima chiamata regno d’occidente (regno franco), la seconda regno d’oriente (Germania, Baviera e Austria) sotto la direzione di Carlo il Calvo e la terza (Italia) a Lotario. Carlo il Calvo, però, non fu abbastanza scaltro nello scegliere il capitolare, che infatti provocò la crisi del rapporto tra vassalli. La Chiesa, intanto, prendeva sempre più potere e i conti divennero più importanti dei sovrani stessi. Una delle cause, quindi, fu sicuramente la crisi dell’amministrazione interna. Un’altra è da attribuire ai mutamenti religiosi e culturali e alle forti battaglie che iniziarono ad esserci a causa delle invasioni, specie barbariche, e alla debolezza dell’esercito dell’Impero. La spartizione dell’impero, che era già iniziata alla morte di Carlo Magno, fece in modo che l’Impero venisse sempre più diviso in piccole parti mal gestite e che i poteri interni, e le liti familiari, aggravassero il tutto. Un imperatore unico, come era stato sotto Magno, era difficile da riavere. Nell’887 Carlo il Grosso, figlio di Lotario II, a sua volta figlio di Ludovico il Pio, imperatore malato e privo dell’autorevolezza che necessitava la sua carica, fu deposto e ciò determinò la fine dell’impero carolingio.
  • Qual è la causa della fine dell’Impero? Il Sacro Romano Impero crollò nel 1806, dissolto dopo la pace di Presburgo, firmata tra Napoleone Bonaparte e Francesco I d’Austria dopo la battaglia di Austerlitz in cui a Napoleone furono concesse Veneto, Istria e Dalmazia, mentre Francesco I ottenne il compenso di arcivescovato di Salisburgo. Le cause, in generale, furono molte: inefficienza dell'esercito, crisi economica, incompetenza e liti tra imperatori, mutamenti religiosi e conseguenti incursioni barbariche, salute e numero della popolazione e poi, come scritto precedentemente, l'ascesa di Napoleone e i suoi progetti di creare un impero, questa volta francese.
Per approfondimenti su Carlo Magno vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Quali territori comprendeva il Regno dei Franchi e sotto quale dinastia acquisì maggiore potere?
  2. Il Regno dei Franchi comprendeva gran parte dell'Europa occidentale, inclusi Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania e Paesi Bassi. Acquisì maggiore potere sotto la dinastia carolingia.

  3. Chi era Pipino il Breve e quale fu il suo contributo significativo alla storia dei Franchi?
  4. Pipino il Breve era il figlio di Carlo Martello e padre di Carlo Magno. Fu incoronato re dal papa e contribuì a consolidare l'alleanza tra i Franchi e la Chiesa, promettendo territori bizantini in cambio del supporto papale.

  5. Perché l'impero di Carlo Magno fu chiamato Sacro Romano Impero e come fu organizzato?
  6. Fu chiamato Sacro Romano Impero perché l'incoronazione di Carlo Magno avvenne di fronte a Dio, creando un'alleanza tra i suoi territori e la Chiesa. L'impero era organizzato in feudi governati da vassalli scelti dall'imperatore.

  7. Quali furono le cause principali della fine dell'Impero carolingio?
  8. La fine dell'Impero carolingio fu causata dalla crisi dell'amministrazione interna, mutamenti religiosi e culturali, invasioni barbariche, e la divisione dell'impero in piccole parti mal gestite.

  9. Come contribuì Carlo Magno alla rinascita culturale durante il suo regno?
  10. Carlo Magno promosse la rinascita culturale sviluppando il commercio, restaurando strade, sostenendo l'apertura di scuole e migliorando la formazione ecclesiastica, favorendo così un ambiente di crescita culturale e sociale.

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