Concetti Chiave
- Dopo la morte di Carlo Magno, l'impero carolingio si disgregò a causa delle lotte tra i suoi eredi, culminando con la divisione del territorio tramite il Trattato di Verdun del 843.
- Le incursioni di Ungari, Saraceni e Vichinghi tra IX e X secolo portarono a una destabilizzazione dell'Europa, favorendo l'emergere di poteri locali e l'indebolimento dei sovrani.
- Il fenomeno dell'incastellamento aumentò l'insicurezza, spingendo contadini e piccoli proprietari a cercare protezione dai signori locali, consolidando il sistema di signoria di banno.
- La figura del cavaliere divenne centrale per l'aristocrazia, con il ruolo di protezione dei territori e partecipazione a tornei, contribuendo a formare un ceto influente tra il Mille e il 1300.
- La Chiesa giocava un ruolo fondamentale nella società medievale, con un clero secolare che guidava i fedeli, mentre i monaci seguivano regole comunitarie di vita religiosa, come quella di San Benedetto.
L'Europa alla vigilia dell'anno Mille
Dopo morte Carlo Magno(814) l'impero carolingio incontrò una crisi: Ludovico il Pio(figlio Carlo) era riuscito a tenere insieme l’impero MA dopo la sua morte la situazione precipitò: i suoi figli si contesero aspramente il dominio dell'impero.Attraverso il contratto di Verdun(843) il titolo imperiale andò a Lotario e il territorio venne diviso in 3 parti (tra lui e i fratelli).
Ai tempi di Carlo Magno le cariche politiche erano distribuite dall’imperatore ai suoi uomini di fiducia.
I suoi successori invece trasmettevano la loro carica in eredità.
Conseguenza: impero carolingio si disintegra con Carlo III il Grosso nel 888.
Da questo evento nacquero e si svilupparono nuovi poteri locali che diedero inizio all'età signorile.
Tra IX e X secolo:
→ l'Europa era al centro delle incursioni di alcune popolazioni:
ungari: abili cavalieri e arcieri che razziarono molte aree europee e giunsero fino a Bologna
saraceni: temibili pirati di fedi mussulmani che erano presenti nell'area mediterranea (Sicilia), si dedicavano al saccheggio e al rapimento di uomini e donne che rivendevano come schiavi
vichinghi: provenivano dalla Scandinavia e dal VIII secolo iniziarono a espandersi nel nord Europa
Si parla di “seconda invasioni” perché le prime furono tra IV e VI secolo.
→ i sovrani erano troppo deboli per contrastare l’onda rivoluzionaria dei proprietari terrieri e dei feudali i quali iniziarono a governare in autonomia il territorio imponendo tributi e armando eserciti.
Conti, marchesi, visconti e abati iniziarono a fortificare i villaggi e monasteri.
In questa situazione di insicurezza, i piccoli proprietari terrieri e i contadini erano indotti a trasferirsi all’interno di queste aree e a porsi sotto la protezione del signore o dell’abate.
Questo fenomeno si chiama incastellamento e accrebbe il potere del signore perché tutti coloro che chiedevano protezione gli rendevano in cambio servigi, pagavano tasse e obbedivano al suo comando.
Ben presto conti, marchesi, visconti e abati ambirono a costruire domini locali.
Questo fenomeno si chiama signoria di banno.
Nel banno rientravano le banalità(diritti su alcune installazioni di pubblica necessità. Esempio: mulino) e il diritto di punire (chi non obbediva alle leggi del signore veniva giudicato e punito).
L’aristocrazia per difendere i possedimenti e crescere il prestigio aveva bisogno di uomini armati. In questo contesto nacque la figura del cavaliere e lo poteva diventare chi era abbastanza ricco da potersi permettere un cavallo e attraverso il rito pubblico dell’addobbamento durante il quale ricevevano spada, scudo, elmo e speroni.
Quando i cavalieri non erano impegnati nelle guerre, si esercitavano nei tornei e nella giostra.
Tra 1000 e 13 secolo il ceto più importante erano cavalieri perché erano uomini potenti e influenti e formavano l’aristocrazia. L’appartenenza a essa andava guadagnata tutti i giorni sul campo.
La chiesa ha un ruolo straordinario all'interno della società europea in cui tutti si professavano cristiani.
Vescovi, sacerdoti e chierici formavano il clero secolare(ruolo: guidare e istruire i fedeli)
1° passo carriera ecclesiastica era diventare chierico(deriva dalla tortura = rasatura dei capelli che doveva subire come assegno di umiltà) potevano diventare funzionari pubblici perché sapevano leggere e scrivere in latino.
2° grado era diventare sacerdote/prete (l'unico che poteva celebrare la messa e amministrare i sacramenti).
Ultimo grado era diventare vescovo(sacerdote dotato di un'autorità superiore che esercitava nella diocesi→ circoscrizione territoriale della chiesa).
Vescovo più importante degli altri era il Papa.
I monaci si dedicavano alla vita religiosa e non si preoccupavano di guidare fedeli, trascorrevano vita in solitudine o in comunità con altri monaci nei monasteri.
I monaci che abbandonavano il secolo, costruivano il clero secolare perché vivevano in una comunità secondo una regola (insieme di principi scritti che governavano la vita monastica).
La più diffusa era quella di San Benedetto che avevano come motto: “ora et labora” (prega e lavora).
Questo motto si riferisce alla vita condotta dai monaci: essi infatti pregavano, facevano penitenza o scrivevano (copiavano i manoscritti dell’antichità in latino, però solo quelli consoni alla chiesa).
Essi però zappavano solo se in caso di necessità: infatti i lavori agricoli e le altre attività manuali erano svolti da contadini o da servi.
Oltre a questo ordine ce ne furono altri molto importanti tra cui i cluniacensi e i cistercensi.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della morte di Carlo Magno sull'impero carolingio?
- Chi erano le popolazioni che invasero l'Europa tra il IX e il X secolo?
- Cos'è il fenomeno dell'incastellamento e quali furono le sue conseguenze?
- Qual era il ruolo della chiesa nella società europea dell'epoca?
- Come si sviluppò la figura del cavaliere e quale era la sua importanza?
Dopo la morte di Carlo Magno, l'impero carolingio entrò in crisi. Ludovico il Pio riuscì a mantenere l'unità, ma alla sua morte, i suoi figli si contesero il dominio, portando alla divisione dell'impero con il trattato di Verdun nel 843. Questo portò alla disintegrazione dell'impero con Carlo III il Grosso nel 888 e all'emergere di nuovi poteri locali.
Tra il IX e il X secolo, l'Europa fu invasa da ungari, saraceni e vichinghi. Gli ungari erano abili cavalieri e arcieri, i saraceni erano pirati musulmani nel Mediterraneo, e i vichinghi provenivano dalla Scandinavia.
L'incastellamento fu il fenomeno per cui i piccoli proprietari terrieri e i contadini si trasferivano in aree fortificate sotto la protezione di un signore o abate. Questo accrebbe il potere dei signori, poiché chi cercava protezione doveva rendere servigi, pagare tasse e obbedire.
La chiesa aveva un ruolo straordinario nella società europea, con tutti che si professavano cristiani. Il clero secolare, composto da vescovi, sacerdoti e chierici, guidava e istruiva i fedeli. I monaci, invece, si dedicavano alla vita religiosa in solitudine o in comunità.
La figura del cavaliere nacque per difendere i possedimenti e accrescere il prestigio dell'aristocrazia. Solo chi era abbastanza ricco poteva diventare cavaliere, attraverso il rito dell'addobbamento. Tra il 1000 e il 13 secolo, i cavalieri divennero il ceto più importante, formando l'aristocrazia.