Concetti Chiave
- Joseph Stalin, nato in Georgia nel 1879, ebbe un'infanzia difficile ma si avvicinò al marxismo durante gli studi universitari, diventando un attivo rivoluzionario.
- Stalin salì al potere nel Partito Comunista grazie alla sua posizione di segretario generale, sconfiggendo il rivale Trockij e consolidando il suo controllo dopo la morte di Lenin nel 1924.
- Sotto la sua guida, l'Unione Sovietica si trasformò da economia agricola a potenza industriale, con un alto costo umano dovuto alla collettivizzazione forzata e alla repressione politica.
- Stalin giocò un ruolo cruciale nella sconfitta della Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, rafforzando ulteriormente la posizione dell'URSS a livello globale.
- Dopo la morte di Stalin nel 1953, Nikita Kruscev avviò un processo di destalinizzazione, smantellando il culto della personalità di Stalin e promuovendo una maggiore libertà personale e apertura internazionale.

Joseph Stalin: vita
Stalin (vero nome Josif Visarionovic Dzugasvili) nacque in Georgia nel 1879 da un'umile famiglia, il padre era calzolaio e la madre contadina. La sua infanzia e la sua giovinezza furono costellate di violenze da parte di entrambi i genitori: il padre era un alcolista, la madre era una devota ortodossa, piuttosto severa.
Le parole dell'ormai adulto Stalin, però, raccontano di un passato molto meno difficile di quanto appare: durante un'intervista Stalin rispose che i suoi lo trattarono sempre abbastanza bene e che ciò che produsse in lui delle turbe psichiche furono, semmai, i comportamenti adottati dai gesuiti nel seminario a cui era stato costretto a partecipare. Fu lì, secondo le sue parole, che nacque in lui lo spirito rivoluzionario.
Ad ogni modo fu all'Università che si avvicinò al marxismo e si iscrisse al Partito operaio socialdemocratico russo, iniziando a partecipare a numerosi scioperi.
Stalin fu sempre un eccellente studente: aveva buoni voti in quasi tutte le materie e si esercitava a scrivere poesie che vennero anche notate da alcuni famosi letterati del tempo.
Nonostante ciò, nel 1899 Stalin uscì dall'Università senza una laurea in mano, in quanto aveva partecipato ad attività di promozione del marxismo che lo penalizzarono poiché gli fu rilasciato soltanto un certificato che testimoniava la sua frequenza per 4 anni su 5.
Tuttavia, Stalin trovò presto lavoro presso l'Osservatorio fisico di Tbilisi, il quale fu perquisito nel 1901 dalla polizia zarista.
Nel 1898 entrò nel partito socialdemocratico (POSDR) dove iniziò un'intensa attività di propaganda politica.
Dal 1900 iniziarono per lui le atrocità della polizia zarista: in primis fu costretto a lasciare la sua città, per trasferirsi a Batumi, dove venne di nuovo incarcerato (specie per le sue istigazioni agli scioperi) e condannato a un anno di carcere, venne poi deportato in Siberia e solo nel 1904 riuscì a scappare tornando nel luogo nativo e continuando a generare ribellioni. Fu a questo punto che, coraggiosamente, costituì i primi soviet di operai e contadini, insieme al suo movimento insurrezionale.
Nel 1905 incontrò per la prima volta Lenin a una conferenza e si decise sempre più a partecipare a quella che sarebbe stata la rivoluzione proletaria.
La sua attività nel partito lo fece emergere come dirigente a livello nazionale e infatti nel 1912 fu chiamato da Lenin a prender parte al comitato centrale del partito.
Nel 1919 Stalin partì per il fronte sud nella guerra sovietico-polacca, ma di nuovo emersero differenze di pensiero con Trockij: Stalin sosteneva che bisognasse insorgere in Crimea e Kuban, mentre Trockij puntava alla Germania e alla Polonia; entrambi comunque non ebbero ragione e avvenne la prima sconfitta a Varsavia. Dopo aver partecipato alla guerra civile, nel 1922 fu nominato segretario generale del comitato centrale ed entrò in lotta con Trockij per la successione al gruppo comunista dopo la malattia di Lenin. Lenin era molto preoccupato della rivalità tra i due, chiese infatti più volte a entrambi di agire insieme per il bene della rivoluzione bolscevica.
La nomina a segretario generale del comitato centrale non era così prestigiosa, eppure Stalin la utilizzò in maniera eccellente come trampolino di lancio per la sua futura carriera che sarebbe seguita alla morte di Lenin il 21 gennaio 1924. Rimaneva un unico problema: Trockij. Dunque Stalin decise di partecipare attivamente al XIII congresso del partito, scagliandosi contro il concorrente in questione accusandolo. Trockij fu sconfitto e isolato da tutti i componenti del partito.
Stalin morì per un colpo apoplettico nella sua villa. Una parte del corpo era totalmente paralizzata e perse persino l'uso della parola. Morì il 5 marzo 1953, convinto di essere vittima di una congiura: tempo addietro gli era stata diagnosticata, dallo psichiatra Vladimir Bechterev, la sindrome paranoide. A questa diagnosi Stalin aveva risposto uccidendo (o facendo uccidere) il medico.
La politica di Joseph Stalin
Joseph Vissarionovič Stalin fu un capo di stato russo rivoluzionario, segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (1922-53) e capo dello Stato sovietico (1941-53). Per 25 anni, Stalin venne definito un leader dittatoriale, che aveva trasformato la sua patria in una delle principali potenze globali.
A parte le violenze, a Stalin si devono l'industrializzazione dell'Unione Sovietica, che prima di lui era non prevalentemente ma totalmente agricola, e una collettivizzazione dell'agricoltura di cui si parlerà a breve.
Nonostante ciò, i costi umani, sia in guerra, sia nei campi di lavoro, furono altissimi. E quando non accadeva ciò (morti e violenze) vi era una fortissima privazione della libertà delle persone, portata avanti dai valori dell'ideologia comunista imperialistica.
Si deve infine ricordare che l'Unione Sovietica di Stalin riuscì, insieme agli alleati, a sconfiggere la potenza che era la Germania nella seconda guerra mondiale.
Per prendere il posto di Lenin, Stalin fu costretto ad allearsi col sostenitore della Nep (nuova politica economica) Bucharin. Dopo aver eliminato tutti gli oppositori, nel 1928 Stalin varò il Primo Piano Quinquennale che prevedeva un'industrializzazione forzata basata sull'estrazione dalle campagne delle risorse disponibili e conseguita attraverso il controllo della produzione agricola con la creazione di aziende collettive: i kulaki furono espropriati o uccisi (circa un milione di famiglie) e ciò portò all'accorpamento di 2.600.000 aziende individuali in 230.000 aziende collettive. Si generarono così due tipi di aziende:
- i kolchoz erano imprese agricole cooperative formate da contadini e per questo i prodotti erano in comune;
- i sovchoz erano fattorie statali in cui i prodotti erano interamente di proprietà pubblica.

La Destalinizzazione
Quando morì Stalin, il successore fu Nikita Kruscev, da sempre forte oppositore dei principi staliniani. Opposizione che non nascose né quando Stalin era ancora in vita, né quando Stalin morì. Infatti, da Nikita in poi, si avrà la famosa destalinizzazione. Il prefisso "de" sta ad indicare allontanamento dalla parola che segue, dunque si capisce bene che il "de" prima di "stalinizzazione" fa riferimento al principale obiettivo della nuova politica sovietica di Kruscev: allontanamento da Stalin.
Fu dunque avviata una nuova fase in cui sia gli aspetti politici, sia quelli economici cambiarono definitivamente. Venne eliminato il culto della persona di Stalin, per una legalità socialista del tutto nuova, priva di violenze del passato e con (anche se ancora minima) una maggiore libertà personale. A ciò si aggiunse un rinnovato equilibrio tra industrializzazione e popolazione, dando quindi eguale importanza ai beni di consumo delle persone e al lavoro che si doveva fare per produrli. Si ripresero inoltre i rapporti interrotti con il resto del mondo, in particolare con gli USA, ampliando quindi anche la questione economica sovietica.
Una sorta di "fase del disgelo" che ebbe anch'essa molte problematiche, ma che portò novità per l'Unione Sovietica e per il mondo intero.
Per ulteriori approfondimenti su Stalin vedi anche qui
Domande da interrogazione
- Quali furono le origini e l'infanzia di Joseph Stalin?
- Come iniziò Stalin la sua carriera politica?
- Quali furono le principali politiche di Stalin durante il suo governo?
- Cosa comportò la destalinizzazione avviata da Nikita Kruscev?
- Quali furono le conseguenze della destalinizzazione per l'Unione Sovietica e il mondo?
Stalin nacque in Georgia nel 1879 da una famiglia umile. La sua infanzia fu segnata da violenze familiari, ma lui stesso raccontò di un passato meno difficile, attribuendo le sue turbe psichiche ai gesuiti del seminario che frequentò.
Stalin si avvicinò al marxismo all'università e si iscrisse al Partito operaio socialdemocratico russo, partecipando a scioperi e attività di propaganda politica. Fu arrestato e deportato, ma continuò a promuovere ribellioni e costituì i primi soviet di operai e contadini.
Stalin trasformò l'Unione Sovietica in una potenza globale attraverso l'industrializzazione e la collettivizzazione dell'agricoltura, nonostante i costi umani elevati. Varò il Primo Piano Quinquennale e sconfisse la Germania nella seconda guerra mondiale.
La destalinizzazione comportò l'allontanamento dai principi staliniani, eliminando il culto della persona di Stalin e promuovendo una nuova legalità socialista con maggiore libertà personale e un rinnovato equilibrio economico.
La destalinizzazione portò a una fase di "disgelo" con cambiamenti politici ed economici, migliorando i rapporti internazionali, in particolare con gli USA, e introducendo novità per l'Unione Sovietica e il mondo intero.