Concetti Chiave
- Nel 1917, la Rivoluzione di febbraio porta alla caduta dello zarismo in Russia, con Lenin che ritorna per guidare i bolscevichi verso l'uscita dalla guerra.
- La Rivoluzione Bolscevica di ottobre 1917 vede Lenin e i suoi alleati prendere il potere, creando un governo guidato dai soviet.
- Il nuovo regime attua politiche drastiche come il ritiro dalla guerra e la confisca delle terre, sciogliendo con la forza l'Assemblea Costituente.
- Durante la guerra civile, il "comunismo di guerra" porta al sequestro di risorse, causando il mercato nero e l'intervento repressivo della Ceka.
- La morte di Lenin nel 1924 apre la strada a Stalin, che promuove il "socialismo in un solo paese" e rafforza il culto del Partito e dei suoi leader.
Indice
La caduta dello zarismo
A partire dal 1917 in Russia si verificano molte proteste a causa della sofferenza causata dalla guerra; con la Rivoluzione di febbraio si giunge alla caduta dello zarismo e alla fine della dinastia dei Romanov. Ciò che la maggior parte del popolo chiede è l’uscita del paese della guerra ed è proprio questo il motivo del rientro di Lenin, dirigente dei socialisti bolscevichi.
Lenin, notoriamente favorevole alla fine della guerra, viene condotto dal governo tedesco dalla Svizzera a Pietrogrado, dove rende note le sue posizioni (Tesi d’aprile). Il suo programma prevede il rovesciamento del governo provvisorio formatosi dopo l’abdicazione dello zar e il trasferimento del potere ai soviet, i comitati di operai e soldati.L'ascesa dei bolscevichi
Dopo aver formato le Guardie rosse, nell’ottobre 1917 Lenin organizza un colpo di Stato al Palazzo d’Inverno: questo avvenimento prende il nome di Rivoluzione Bolscevica (o Rivoluzione d’ottobre) e il nuovo governo che si costituisce è presieduto da Lenin, con a fianco Trostkij e Stalin.
Il regime autoritario di Lenin
Le prime mosse attuate dal nuovo governo sono l’uscita dalla guerra e la confisca di tutte le proprietà terriere dei possidenti e della Chiesa. Tuttavia il consenso per i social-rivoluzionari, contrapposti ai bolscevichi, è ancora molto forte nella popolazione e le elezioni per l’Assemblea Costituente non fanno che dimostrarlo. Per questo motivo, i bolscevichi dopo poche settimane dalla sua costituzione sciolgono l’Assemblea con la forza, ponendo le basi per la costruzione di un regime politico autoritario a partito unico.
Il comunismo di guerra e il Nep
A seguito della guerra civile e la vittoria dei bolscevichi contro tutte le forze a loro ostili, emergono i tratti più autoritari e dittatoriali del comunismo. Dopo l’espropriazione di terre e fabbriche, Lenin ricorre al «comunismo di guerra », sequestrando viveri nelle campagne e negozi e ristoranti nelle città e distribuendo tessere annonarie ad ogni famiglia. Tutto ciò scatena il fenomeno del mercato nero e per reprimere tale attività il governo fece ricorso alla Ceka (la polizia politica), la quale sarà responsabile di innumerevoli esecuzioni sommarie. Solo nel 1921, dopo la ribellione dei marinai di una base navale russa, viene abbandonato il «comunismo di guerra » a favore del Nep, la nuova politica economica. Quest’ultima liberalizza parzialmente il mercato e le attività produttive, specie nel settore agricolo, ma causa anche l’arricchimento dei cosiddetti kulaki.
La successione di Lenin
Nel 1924 Lenin muore. Il confronto per la sua successione vede la vittoria di Stalin su Trotskij, che determina l’affermazione della teoria del «socialismo in un solo paese».
Dopo la morte di Lenin il regime comunista, che fino ad allora si reggeva sulla paura che incuteva o sul consenso degli operai e dei contadini, opera la sacralizzazione del Partito stesso e dei suoi dirigenti: ne è un esempio l’imbalsamazione della salma di Lenin, visto come il «padre della Rivoluzione».
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della Rivoluzione di febbraio in Russia?
- Qual era il programma di Lenin al suo ritorno in Russia nel 1917?
- Come reagì il nuovo governo bolscevico alle elezioni per l’Assemblea Costituente?
- Quali cambiamenti economici furono introdotti con il Nep nel 1921?
Le cause principali furono le proteste dovute alla sofferenza causata dalla guerra e il desiderio del popolo di uscire dal conflitto, portando alla caduta dello zarismo e della dinastia dei Romanov.
Lenin propose il rovesciamento del governo provvisorio e il trasferimento del potere ai soviet, i comitati di operai e soldati, come delineato nelle sue Tesi d’aprile.
Il governo bolscevico sciolse l'Assemblea Costituente con la forza, poiché il consenso per i social-rivoluzionari era ancora forte, ponendo le basi per un regime politico autoritario a partito unico.
Il Nep liberalizzò parzialmente il mercato e le attività produttive, specialmente nel settore agricolo, ma portò anche all'arricchimento dei kulaki, abbandonando il «comunismo di guerra».