Concetti Chiave
- Negli anni '60, la società del benessere e il boom economico hanno portato i giovani a scontrarsi con il consumismo e le gerarchie tradizionali.
- Il 1968 è stato un anno cruciale per le proteste giovanili, innescate dalla richiesta di libertà di parola e spazi per discutere di politica e attualità.
- Le proteste studentesche si sono diffuse in Europa, con eventi significativi in Francia e Germania, influenzando anche il movimento operaio.
- La musica ha giocato un ruolo fondamentale nelle rivolte studentesche, con artisti come Bob Dylan e il concerto di Woodstock che hanno amplificato i messaggi di protesta.
- Il fenomeno Hippie ha trovato espressione attraverso la musica e festival come Woodstock, simboleggiando la ribellione giovanile contro la guerra e a favore della pace.

Indice
Anni 60: la società del benessere e il boom economico
Questi sono gli anni della società del ''benessere'' dettata dal consumismo, che arrivò alle stelle con il dopoguerra.
In questo contesto, i giovani non lottano solo per le loro nuove esigenze e per la necessità di uno svecchiamento dei programmi (studiare cose più attinenti), ma si scontrano con il consumismo/la borghesia e questa società vecchia/ gerarchia così forte che loro non volevano più subire.
Il concetto di borghesia è importante in tutto il '68, ma era visto come un insulto: dire che qualcuno era imborghesito, in quel periodo significava che il boom economico aveva concesso alle persone di diventare benestanti, rimanendo però grezze dentro e uniformate alle masse che stavano emergendo in quel momento.
Nel 1964 il filosofo tedesco Herbert Marcuse pubblica il libro "L’uomo ad una dimensione'': questa dimensione è quella che vede l’uomo soltanto un consumatore.
Marcuse vuole sottolineare come l’uomo in una società industrializzata sia un uomo omologato e massificato da un preciso sistema economico.
Per ulteriori approfondimenti sugli anni '60 vedi qui
Il 1968: l'anno delle proteste
Per parlare del '68 bisogna andare indietro di 4 anni, perché è nel 1964 che gli studenti
dell’Università di Berkeley (California) cominciano a protestare contro una società che non sentivano giusta/adeguata alle loro nuove esigenze.
Free speech, ossia "libertà di parola" era il motto di questi giovani, che sentivano l'esigenza di essere protagonisti della propria vita e della società, perché fino ad allora erano stati succubi di un meccanismo gerarchico forte, sia a casa che a scuola.
Si arriva a un punto di non ritorno quando gli studenti chiedono la possibilità di riunirsi fuori dall'orario scolastico per poter parlare di politica e attualità: ciò viene loro negato.
Cominciano così forme di protesta massicce e illegali a partire dagli USA per poi arrivare in tutto il mondo solo nel 1968.
Il movimento parte da un problema trasversale al mondo dei giovani, per poi prendere spazio anche in ambiti più importanti, investendo il panorama politico e sociale.
Per ulteriori approfondimenti sul 1968 vedi qui
Come si diffondono le proteste in Europa: le rivolte in Francia e Germania
Dopo la prima protesta in California, si diffondono proteste prima in Francia e poi in Germania.
In Francia si diffonde una rivolta studentesca nel maggio del '68 a seguito di una riforma scolastica (riforma Fouchet) messa in atto dallo Stato francese, che mirava a ridurre gli studenti universitari attraverso selezioni più dure. Ma come accadde in altri Stati, le occupazioni più importanti riguardano le Università e la principale fu l'occupazione della Sorbona, la più importante di Parigi. Qui il filosofo Sartre diventa il testimonial della voce dei giovani: si reca all'università durante la protesta del 21 maggio, facendosi portavoce del movimento giovanile. In Francia, come anche in Italia, queste proteste giovanili si diffondono anche nel settore operaio. Per la prima volta i giovani sono stati un esempio, tant'è che gli operai li seguono proclamando uno sciopero generale, a cui aderiscono milioni di operai che protestavano per uno stipendio più adeguato e un sistema di fabbrica più sicuro. 800 mila persone partecipano alla manifestazione pubblica e il governo di De Gaulle risponde con la violenza, mandando l’esercito per sgombrare le fabbriche. Il sindacato dei metalmeccanici (come la nostra CGL) non fa niente per difendere gli operai, due dei quali muoiono. Malgrado l'intervento dell'esercito le proteste non finiscono, così De Gaulle è costretto a sciogliere il Parlamento e a indire nuove elezioni.
Fu una mossa molto furba da parte di De Gaulle, perché se gli operai erano arrivati a tanto, la colpa era da attribuire ai partiti di sinistra che non erano stati in grado di risolvere la questione operaia. Infatti, con le nuove elezioni le sinistre non vincono, a favore dei partiti che affiancavano de Gaulle e che vanno a rafforzare la sua posizione. Con questa mossa scaltra si ha la fine del maggio francese.
La protesta in Germania nasce dal risentimento nei confronti della casa editrice ''Springer", che deteneva il dominio di gran parte dei giornali, quotidiani e riviste tedesche. Approfittando del suo del suo potere editoriale comincia a discriminare il movimento giovanile (che già vedeva occupate le Università), il movimento delle sinistre e tutta la propaganda di quel periodo.
Il leader di queste proteste era Rudy Dutschke, un giovane studente chiamato anche ''Rudy il rosso''. Egli era in grado coordinare i movimenti/creare il clima giusto di contrapposizione nei confronti del governo, ma purtroppo rimane ucciso da un fascista che lo ferma e gli spara in piena strada. Dopo il suo assassinio il movimento giovanile tedesco si arresta.
Per ulteriori approfondimenti sui movimenti studenteschi del 1968 vedi qui
L'importanza della musica negli anni delle rivolte studentesche
Nasce una letteratura musicale con Bob Dylan che con le canzoni per il Vietnam incitava la fine della guerra in Vietnam e il pacifismo.
Uno dei momenti più celebri del '68 è stato il concerto di Woodstock: un festival che durò per due giorni (15-17 agosto '69) con lo scopo di far sentire la voce giovanile attraverso la musica, vista come il veicolo ideale di questa gioventù.
Ci furono milioni di spettatori che inneggiavano alla pace e alla musica.
Giorno e notte salirono sul palco i più grandi musicisti di quel momento, come Jimi Hendrix, The Who e Joe Cocker, per dare voce alle proteste giovanili e ai loro ideali.
Quei due giorni hanno rappresentato anche la manifestazione del fenomeno Hippie, nato congiuntamente alle proteste, dedito all’alcol, sesso e droga.
Anche in Italia si sviluppa un cantautorato importante: De André, ad esempio, diventa la voce dei giovani che si ribellavano.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali caratteristiche della società degli anni '60?
- Come ebbero inizio le proteste del 1968?
- In che modo le proteste del '68 si diffusero in Europa?
- Qual è stato il ruolo della musica durante le rivolte studentesche?
- Quali furono le conseguenze delle proteste in Francia?
Gli anni '60 furono caratterizzati dalla società del benessere e dal boom economico, con un forte consumismo che portò i giovani a scontrarsi con la borghesia e le gerarchie sociali.
Le proteste del 1968 iniziarono nel 1964 con gli studenti dell'Università di Berkeley in California, che protestavano per la libertà di parola e contro una società percepita come ingiusta.
Le proteste si diffusero in Europa partendo dalla Francia, con la rivolta studentesca del maggio '68, e in Germania, dove il movimento giovanile si oppose al dominio editoriale della casa editrice "Springer".
La musica ha avuto un ruolo fondamentale come veicolo di ribellione, con artisti come Bob Dylan e il concerto di Woodstock che hanno dato voce alle proteste giovanili e ai loro ideali di pace.
In Francia, le proteste portarono a uno sciopero generale degli operai e alla reazione violenta del governo di De Gaulle, che sciolse il Parlamento e indisse nuove elezioni, rafforzando la sua posizione politica.