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Concetti Chiave

  • Il 1968 in Italia ha segnato l'inizio di un decennio di proteste giovanili, a differenza di altri paesi dove durarono meno.
  • L'epoca è caratterizzata da un boom economico con simboli come la Fiat 600 e la lavatrice, che democratizzano i beni di consumo e favoriscono l'emancipazione femminile.
  • Il consumismo cresce, ridefinendo i beni primari in favore di beni secondari, trasformando la società in modo antropologico e sociale.
  • La rivolta giovanile nasce da un forte idealismo e critica il capitalismo, influenzata da movimenti come la scuola di Francoforte e l'anti-imperialismo.
  • Il terrorismo emerge come conseguenza delle proteste del '68, con il terrorismo rosso delle Brigate Rosse e il terrorismo nero legato all'estremismo di destra.

Indice

  1. Il risveglio del 1968
  2. Boom economico e benessere
  3. Consumismo e cambiamento sociale
  4. La gioventù e la ribellione
  5. Proteste e università
  6. Il fallimento del comunismo
  7. La scuola di Francoforte
  8. Crisi del cattolicesimo
  9. Riforma scolastica e disagi
  10. Università di massa
  11. Proteste globali del 1968
  12. Assassinii e proteste negli USA
  13. Proteste in Europa e America Latina
  14. Occupazioni universitarie in Italia
  15. Valle Giulia e antifascismo
  16. Pasolini e la rivolta borghese
  17. Democrazia diretta e rivoluzione
  18. Violenza e ideologia studentesca
  19. Cattolicesimo e marxismo
  20. Brigate rosse e terrorismo
  21. Piazza Fontana e terrorismo
  22. Pista rossa e pista nera
  23. Calabresi e opposti estremismi
  24. Estremismo nero e violenza
  25. Golpe e strategia della tensione
  26. Stragi e reazione dello stato
  27. Brigate rosse e clandestinità
  28. Sequestro Moro e strategia della fermezza
  29. Medio Oriente e colonialismo
  30. Questione palestinese e Israele
  31. Egitto e panarabismo
  32. OLP e conflitti arabo-israeliani
  33. Iran e rivoluzione islamica
  34. Guerre del Golfo e Afghanistan
  35. Fine della guerra fredda
  36. Crollo del comunismo e nuovi scenari
  37. Protagonisti della fine della guerra fredda
  38. Gorbachov e la perestrojka
  39. Crollo dell'URSS e nuovi equilibri
  40. Scontro di civiltà e nichilismo

Il risveglio del 1968

Nasce il terrorismo che è una conseguenza del 1968

Momento di risveglio dove decide di migliaia di giovani scendono in piazza tutti i giorni e sono durate 10 anni mentre negli altri paesi durano pochissimo

La guerra in Siria è stata come quella del Vietnam ma nessuno è sceso in piazza quindi prima si pensava al mondo mentre adesso meno

Era un epoca fortemente ideologizzata perché la gente si schierava mentre oggi si ha più un senso di apatia

Boom economico e benessere

Boom economico e società del benessere

Italia del dopoguerra è un Italia che vive di una ricostruzione rapida non solo di infrastrutture con il miglioramento del cibo (es si mangia carne tutti i giorni)

La 600 ovvero la macchina che non costa tanto è il simbolo del boom economico perché per la prima volta tutti possono permettersi un automobile

La lavatrice: ha fatto di più per l’emancipazione femminile la lavatrice che tutte le manifestazione perché ha liberato tutte le donne dal lavare i panni

Il frigorifero che permette di conservare i cibi

Quindi è un’Italia dove si comincia a star bene e poi arriva la televisione che veicola la cultura di massa

Si dice che l’Italia di sia unita davvero con la televisore sia per lingua perché si utilizzavano un italiano con un registro superiore e non parlavano dialetto

Consumismo e cambiamento sociale

Consumismo: risale all’inizio degli anni 60 veicolato dalla pubblicità che ha sua volta è veicolata dalla televisione.

La pubblicità serve a insidiare il desiderio che in realtà le persone non hanno.

Anni 60 sono la prima epoca in cui i bene secondari sopravanzano quelli primari, viene ridefinito totalmente il concetto di bene primario che è un bene senza la quale o si muore o non si fa una vita degna (mangiare, bere, un tetto sopra le testa, cure mediche) e per la prima volta i beni primari diventano i vestiti, la macchina, la lavatrice, il televisore, gli accessori.

Il low cost è la vittoria dei beni secondari su quelli primari

Questa cosa cambia totalmente l’aspetto antropologico dell’essere umano: il bene primario è un’altro oggi.

Il trionfo dl capitalismo ha cambiato totalmente la civiltà occidentale, l’uomo vale in base a quello che compra

La gioventù e la ribellione

Categoria del giovane con le sue abitudini, interessi che non c’entrano niente con gli adulti; la gioventù è un’invenzione dei tempi moderni. Le due guerre mondiali hanno spazzato via i giovani perché morti o comunque sotto le armi . Terminata la guerra, siamo negli anni 60 ci sono stati 15 anni di pace e quindi la generazione corrente non ha mai vissuto una guerra. Vivendo nel benessere la propria prospettiva cambia e quindi i giovani iniziano ad affermarsi come categoria e critica ciò che c’è stato prima: codice fatto di musica come il rock, abbigliamento, aspetto like look dei Beatles. In Inghilterra ci sono i Teddy Boys che sono teppisti che picchiano mentre in America troviamo gli Hippy che è una cultura anti capitalistica che parla di rapporto con la natura, di droghe per espandere i propri orizzonti e di amore libero.

C’è un aspetto di questa cultura giovanile che si rendeva conto di un problema che la società capitalistica aveva , in America c’è il manifesto di Port Union dove i giovani pongono delle domande come “che cosa è veramente importante” quindi il giovane ha uno slancio ideale che i vecchi non hanno più. Il consumismo è criticato da queste associazioni.

Lo scopo dell’uomo dovrebbe essere vivere una vita degna di essere vissute che va in contrapposizione con il consumismo.

Proteste e università

Nel 64 protesta dell’università di Bercley: studente italiano che era uno dei leader giovanili del movimento di libertà civile degli afro americani. Il rettore nega agli studenti di fare la manifestazione loro lo fanno lo stesso così il rettore chiama la polizia. E’ significativo il fatto che lo studente si tolga le scarpe e salga sulla macchina della polizia e faccia il suo discorso. Il fatto che si sia tolto le scarpe può significare il fatto che c’è ancora rispetto per le istituzioni.

Il fallimento del comunismo

Fra capitalismo e comunismo vince il capitalismo quindi Marx ha sbagliato: non è vero che il capitalismo ha in se i germi della distruzione perché ha inglobato tutto persino l’unione sovietica.

L’unione sovietica infatti diventa come gli stati uniti e unisce il capitalismo.

Quello che succede nel modo deve interessare tutti e questo è positivo o almeno lo slancio lo è .

La scuola di Francoforte

Grossa importanza ha la scuola di Francoforte che fornisce l’impianto teorico di queste rivolte giovanili: è una scuola filosofica che ha il compito di partire dal marxismo e di ri aggiornarlo nelle categorie correnti.

(E’ una società omologante, totalitaria )

La società contemporanea crea una sola dimensione dell’uomo che è quella consumo e tutto concorre a questo appiattimento anche la famiglia perché vieni incanalato in una dimensione per renderti offensivo

Rivista quaderni rossi

Crisi del cattolicesimo

Lo sfondo di questa contestazione bisogna parlare di tutto quello che è venuto prima ovvero l’Italia come paese cattolico e della chiesa: crisi del cattolicesimo

Il 68 ha cosi successo per una debolezza dell’azione cattolica che per un sacco di iscrizioni, la gente ha il coraggio di andarsene via perché il cristianesimo non risponde più ai bisogni

Il concilio vaticano secondo è un modo per rendere la chiesa al passo con i tempo

1967 enciclica. Popolunum Progession che dice che il problema non è la guerra fredda ma il nord del modo e sud del mondo, bisogna dare progresso a un popolo che non è solo economica ma anche a livello umano

Si comincia da parte cattolica a dire noi dobbiamo muoverci per cambiare le cose e quindi dobbiamo fare la guerra e la rivoluzione. Da una parte abbiamo la crisi del versate evangelico ma dall’altra lo troviamo indirizzato verso il marxismo

Riforma scolastica e disagi

Problema della scuola: in Italia c’era ancora un livello di analfabetismo molto alto, la scuola non era obbligatoria dopo le elementari o vai a lavorare o vai alle medie che erano le scuole per chi voleva andare aventi a studiare e chi poteva perché costavano

Nel 1963 questo cambia: governo Fanfani fa una delle due riforme: nasce l’Enea e l’istituzione della scuola media unica ovvero gratuita e obbligatoria fino ai 13 anni

Questo crea un disastro perché i cambiamenti vanno preparati e succede che le scuole medie ero per i borghesi e quindi la stessa scuola media che aveva persone di un certo tipo adesso ha anche tutta l’altra gente quindi i ceti sociali sono unificati

Persone non portate per lo studio che si trovano a dover studiare per forza e quindi vengono oggetti a violenza e questo crea disagio a studenti, agli insegnati. Questo è il primo passo della distruzione del nostri sistema scolastico ovvero alzare l’obbligo scolastico. I ragazzi stanno diventando presuntuosi: c’è un episodio nel 65 in una scuola tecnica alcuni studenti hanno rifiutato di svolgere un tema che parlava di democrazia; i ragazzi protestavano per i distacco tra la scuola e la vita e in questo avevano ragione.

Il preside fa un comunicato e gli studenti fanno un altro comunicato dove scrivono: “dicono che sono i nostri papà ma sono troppi, chissà se riusciamo a scrollarceli di dosso qualcuno”, c’è un desiderio di tagliare il cordone ombelicale quindi di dire “a me di tutto quello che dici non mi frega” quindi è una ribellione contro un’autorità definita inutile e questo è giusto ma poi va vista come si declina la protesta. Questa accusa inizia nel momento in cui la scuola viene frequentata da gente che prima non la frequentava e di conseguenza il diario viene fuori di più

1967 il prete toscano do n Lorenzo Milani scrive il testo “lettera ad una professoressa” , era un prete ribelle che viene mandato a Barbiana in questa parrocchia di montagna dove la popolazione era arretratissima e lui mette in piedi una scuola e insegna ai bambini, scuola di successo e il prete diventa un personaggio pubblico anche per quanto riguarda l’educazione italiana. Don Milani mencia il fatto che la scuola non è inclusiva ma classica, autoritari e non per tutti e quindi anche se la scuola si è aperta a tutti è rimasta classista perché il contadino rimarrà sempre ignorante mentre il borghese no

Non c’è un programma in questa scuola e neanche le materie: le nozioni non servono perché non interessano, bisogna dare uno scoop grande ai ragazzi e cercare insieme ai ragazzi questo scopo. Insegna italiano però legge i giornali con loro in modo che imperino l’italiano ma anche ciò che succede nel mondo.

Don Milani dice che se sai parlare, scrivere e comportarti nella società non avrai problemi e anche con l’approccio pratico (esempio del meccanico)

Quindi era giusto protestare

L’omologazione nella scuola esiste ancora oggi

Università di massa

L’Università era peggio, l’ultima riforma è stata quella del 23 quella di Gentile e la maturità porta l’accesso all’università. Gli iscritti non erano molti

Nel 61 legge che dice che all’università si posso iscrivere anche i diplomati degli istituti tecnici prima era solo per il classico; questo porta all’università di massa e infatti gli iscritti aumentano

Tra 67 e 68 tantissimi sono studenti che lavorano per poter pagarsi l’università e quindi l’università non sta più diventato università di classe

I problemi dell’università è che prima l’università fatta dagli studenti del classico andava via liscia mentre ora gli studenti degli istituiti fanno molta più fatica; ondata di studenti che non è pronta.

Nel 68 espone il prema che una marea di gente van fuori corso o mollano le lezione e poi non ci sono spazi : aule affollate, biblioteche…

I professori sono sempre più lontani anche perché si ritrovano degli studenti che vengono da istituti tecnici; questo aumenta il distacco. C’è un tentativo di riforma nel 64 di Luigi Gui e l’idea è di snellire un po i percorsi ma non serve a nulla e quindi iniziano le prime occupazioni e primi scontri con la polizia

Il primo grosso episodio è nel 66 a Roma tra studenti e polizia e muore uno studente che è il primo morto degli scontro , non è ucciso dalla polizia ma dai neo fascisti

E’ il primo periodo dove vengono messi in crisi gli organi accademici dagli studenti che chiedono una democrazia diretti, periodo delle assemblee studentesche .

Istanze che provenivano dall’America e che ogni giovane fa proprio

Proteste globali del 1968

Il 68 è un momento globale che viene vissuto a ovest e a est e i giovani si ribellano anche nei paesi comunisti; i giovani si ribellano sia dove erano liberi sia dove non lo erano e questo fa capire che la libertà non è la libertà politica.

Gennaio in Giappone: le proteste giapponesi sono legate alla guerra del Vietnam

Anche in gran regna anche qui guerra del Vietnam e anche in Spagna contro la dittatura di franco che fece entrare la polizia entro nelle università

Assassinii e proteste negli USA

Nel 68 vengono assassinati Martin Luter King e a giugno il senatore Robert Kennedy che stava correndo le elezioni democratiche e le avrebbe vinte

questo due assassini scossero la coscienza americana perché arrivano un momento di protesta generale. La conseguenza è l’abbandono della non violenza, periodo delle Black Panthers. Gesto del pungono alzato durante l’inno americano che significa che gli stia uniti non erano ancora lo stato di tuti perché i neri non erano ancora considerati

La guerra del Vietnam fu una guerra classista: in guerra andavano i poveri e i neri

Proteste in Europa e America Latina

le proteste del 68 arrivano anche a Berlino dove viene ferito il leader dei giovani

In Francia inizia il maggio francese nel 68, c’è la guerriglia e gli studenti fanno le barricate

Differenza tra maggio francese e quello italiano è che in Francia de Gaulle manda i carri armati dopo un mese di protesta e la politica si distaccherà da queste proteste in Italia invece la politica userà queste proteste come per esempio il partito socialista infatti le proteste tirano 10 anni

In America latina, città del Messico, Buenos Aires proteste, proteste, proteste, molte proteste

Occupazioni universitarie in Italia

In Italia le occupazioni delle università iniziano nel 67, documento delle tesi della sapienza redatto dagli studenti, poi a Torino, Genova , Pavia Firenze Padova ma la vera e propria occupazione inizia nel novembre.

Grande occupazione della cattolica per le tasse aumentate ma per cercare di risolvere un problema tecnico

Questione occupazioni università ama fine del 67 e Trento e la cattolica per primi: per le tasse universitarie. Questa vicenda da via a tutta una serie di ondata di proteste nelle varie università, sono proteste già violente. Non c’è un legame diretto tra le proteste studentesche e il terrorismo ma queste rivolte sono già violente e ideologiche e molti di questi studenti diventeranno terroristi.

Valle Giulia e antifascismo

1 marzo episodio di Valle Giulia: scontro tra polizia e studenti, diversi feriti e arrestati ma nessun morto. E’ una tal e prime proteste violente, nasce da qui l’antifascismo in Italia come slogan 1960. Oggi antifascismo significa tutto ciò che ostacola me; esempio al tempo la polizia è un nemico e io devo eliminarli: connotazione politica. La polizia è fascista perché picchia la gente e invece la gente è buona perché manifesta contro di loro e questa è una visione ideologica.

Pasolini e la rivolta borghese

Valle Giulia è famosa perché Pasolini (comunista e iscritto al PC) ci ha scritto una sorta di poesia dove dice che “gli studenti si atteggiano e tutti gli leccano il culo dicendo che la polizia è fascista ma in realtà sono dei paracelo e figli di papà, ricchi e finti rivoluzionari mentre i veri poveri sono i poliziotti. Io sto con i poliziotti” questo tira su un polverone. Pasolini vede che la radice del 68 è borghese, è il benessere la radice del 68. La rivolta del 68 nasce dal benessere.

Questa è una rivolta borghese.

Questa cosa la capiranno anche gli studenti: Mario Capanna leader degli studenti nell’occupazione della cattolica e quindi lui arringherà i poliziotti e riprenderà il discorso di Pasolini per invitarli a lottare con loro.Scontri 25 marzo in cattolica, il 25 dicembre c’è la prima della scala e i giovani tirano uova alle donne impellicciate.

Democrazia diretta e rivoluzione

Gli studenti vogliono:

una democrazia che sia partecipata, diretta e non formale come quella che c’è ora. IL Parlamento è lento e le rivolte studentesche sto lente, per loro il partito comunista ha fallito perché non vuole la rivoluzione e si è abbassato alla coalizione con la DC. Il movimento studentesco punta tutto sulla democrazia diretta ovvero che un’assemblea abbia anche potere esecutivo, tutto deve essere dal basso ed il modello è la Cina di Mao dove sta succedendo la rivoluzione culturale dove Mao invita ai giovani a fare piazza pulita di tutti i moderati vecchi. Vedevano nella rivoluzione uno spontaneismo democratico.

In università si contesta il principio di autorità, gli studenti sono contro l’ozionismo ed entravano in università, interrompevano una lezione e parlare di altro. Idea che la cultura insegnata in quel momento non serve perché inculcata dall’alto

Concetto di voto politico: siccome il voto è l’autorità che ce lo da noi pretendiamo di non studiare perché siamo contro le autorità ma pretendiamo di avere il 18 e la laurea.

Non si riconosce più l’autorità ma neanche la fatica. I più seri facevano gli esami e andavano bene ma non si laureavano per protesta. La mia istruzione non ha bisogno di un pezzo di carta

LA società era più bigotta e l’occupazione delle scuole, università era anche un modo per tornare ad essere giovani e si sperimenta un idea di libertà e della propria … esistenziale. Il lato negativo è la violenza, la democrazia dal basso e diretta è impossibile da fare (era capitanata da 2 o 3 e se non facevi quello che dicevano ti pestavano), erano tutti atti di violenza.

Questa contestazione nel creare un mondo che però voglio io e che ho deciso io, la gente è convinta di avere la verità in tasca.

Violenza e ideologia studentesca

Movimento studentesco si dota di Servizi d’ordine, picchiavano con le chiavi inglesi. Ad un certo punto arrivano anche i giovani d destra che erano in conflitto con quelli di sinistra e si ammazzavano tra loro.

Cattolicesimo e marxismo

Il 68 nasce in ambito cattolico, perché nasce in cattolica che è un cattolicesimo che si mischia con il marxismo.C’è l’idea che la rivoluzione cristiana avviene attraverso il marxismo (al centro del messaggio di Gesù c’è la giustizia sociale).

Oggi il marxismo all’interno di una dialettica idealistica è l’incarnazione del cristianesimo quindi per essere cristiani bisogna essere marxisti. Quindi i preti devono prendere le armi. Di conseguenza dal cattolicesimo al terrorismo il passo è breve

AMBITO CATTOLICO

Brigate rosse e terrorismo

Le brigate rosse nascono in cattolica e il papa in questo periodo è contestatissimo.

Grandissima rivoluzione anche nella chiesa, il papa si deve rivoluzionare; bisogna trovare delle forme nuove: enciclica Umane Vite che parla del matrimonio ed è un’approfondimento su questo ma condanna il ricorso alla contraccezione. Per l’epoca questa cosa non ha senso (questione dell’africa). Se all’epoca nelle università si interrompono le lezione nelle chiese si interrompono la predica. Anti quaresimali: interrompono le chiese. A dicembre occupazione del duomo di Parma.

Nel 69 queste lotte interessano anche gli operaio: autunno caldo, scioperi dappertutto dove chiedevano intere fabbriche con città paralizzate e si scioperava per i salari. C’è un momento in cui la contestazione studentesca si fondeva con quella operaia. Gli operai vanno svegliati fuori.

L’autunno caldo è importante perché è come se gli operai avessero ripreso coscienza di se. Questo clima rivoluzionario spaventa quelli che non sono di sinistra e non la Dc ma la destra che si è già riorganizzata in questo periodo con il movimento sociale italiano (MSI). Come fa a ricostituirsi un partito di ispirazione fascista: se nella costituzione italiana viene detto che non si può ricostituire il partito fascista lo fanno ma cambiano il nome anche se questo partito ha accettato il sistema parlamentare.

Il problema sono le formazione estreme che in questo periodo sono di un numero abbastanza consistente. la destra ha paura della rivoluzione e allora prepara delle contromosse che non per forza anno h che fare con la democrazia; strategia della tensione: da una parte la rivoluzione dall’altro il colpo di stato per impedire la rivoluzione, questo ha.. i 10 anni successivi. Questa cosa si fa per processi. Ad un certo punto la tensione espande perché pian piano le proteste diventano violente e iniziano a svilupparsi i gruppi violenti. Potere operaio, lotta continua sono due movimenti che in questo periodo teorizzeranno la lotta armata anche Feltrinelli che forma i GAP di azione partigiana che rifacevano ciò che facevano le GAP al tempo. L’idea della lotta armata diventa pubblica, le brigate rosse nasceranno di conseguenza. Su questo sfondo a dicembre del 69 c’è piazza fontana.

Piazza Fontana e terrorismo

STRAGE DI PIAZZA FONTANA

Piazza fontana è un attentato: bomba messa in una banca il 12 dicembre 1969 alle ore 16:36 causando ? morti e 17 feriti. Non erano i primi attentati dinamitardi del nostro paese ma ce n furono altri anche in Alto Adige pero fu il primo attentato di quelle dimensioni. Successivamente scoppiarono altre bombe e quella fu la prima parte di un’azione coordinata che comprendeva altre bombe; una doveva essere anche nel teatro della scala ma non esplosero. Ce ne furono altre 3 a Roma che scoppiarono dopo. Si dice che la bomba scoppio a quell’ora per errore infatti c’era molta gente che poi rimase ferita.

(Versione dietro logica che si basa su dati non certi)

Storia molto recente con una componente ideologica politica molto forte

Piazza fontana è la fine dell’innocenza e rappresenta la fine del 68 e della speranza di cambiamento e quindi nasce il terrorismo rosso dopo questo evento. Quindi il responsabile di queste bombe è lo stato (teoria complottista). Ma la violenza c’era già prima di piazza fontana.

Pista rossa e pista nera

PISTA ROSSA E PISTA NERA

Pista rossa e pista nera: primi sospetti sugli anarchici, vengono arrestate 80 persone dell’estrema sinistra e il più famoso è Giuseppe Pinelli (Milano) e il 15 dicembre Pietro Valpreda (Roma). La bomba è sempre stata degli anarchici e quindi si pensa subito a loro. Valpreda lo prendono perché scrive un articolo nel quale dice che bisognava colpire che attira l’attenzione della polizia che dopo questa bomba danno la colpa a lui. Viene arrestato il 15 dicembre a Milano e lui come alibi dice che era a casa di parenti ammalato. Viene accusato perché un tassista nei giorni successivi va in questura e dice che lo ha accompagnato con una valigetta e quando è sceso è tornato senza la valigetta e quindi questa testimonianza lo inchioda. Questo tassista era comunista ma in realtà c’era una taglia di tanti soldi per una testimonianza. Questa testimonianza viene poi invalidata. Poi nel frattempo ci sono tutta una serie di dati: la bomba inesplosa viene fatta esplodere potrebbe essere stato a causa di un errore o no. Questa cosa danneggia le indagini. La pista anarchica porterà alla morte di Giuseppe Pinelli e a tutta la vicenda di Calabresi. 15 dicembre Pinelli muore perché padre dalla finestra della questura e immediatamente viene detto che in realtà è stato il commissario a buttarlo giù e scatenerà un casino. L’opinione pubblica sa che lo stato ha messo la bomba per eliminare gli anarchici. In realtà la pista anarchica viene abbandonata infatti la polizia dopo 1 anno e mezzo trova una pista nera che si riferisce all’estrema destra. Calabresi questo lo aveva capito.

Non si pensa subito alla destra perché i fascisti non avevano mai messo le bombe.

La pista nera nasce da Guido Lorenzon che è un democristiano che conosce questo editore che si chiama Giovanni Ventura neonazista che gli dice che ci sono libri dettagliati su attentati che sono stati fatti e prima di piazza fontana si fa scappare delle cose come se lui sapesse. Lorenzon parla con la polizia e quindi diversi incontri da Lorenzon e Calogero e sono incontri preliminari perché Lorenzon ha paura e dopo 3 settimane Calogero dice che deve ufficializzare. Lorenzon quindi si spaventa e ritratta e quindi Calogero gli dice che se ritratta lo incrimina per calunnia. Quindi decide di verbalizzare.

Novembre 71 verra scoperto un appartamento di Ventura pieni di armi e quindi Ventura viene incriminato.

Le confessioni di Lorenzon portano a galla Franco Freda che è l’autore di alcuni opuscoli delle troie di estrema destra ovvero voleva abbattere lo stato: l’estrema destra i questo periodo la pensa com la sinistra ovvero che lo stato capitalista va abbattuto. Le bombe le metto per andare al potere

Marzo 72 sia fredda che ventura vengono processati. Durante il presso verranno fuori tutta una serie di personaggi connessa con i servizi secreti e si scopre che a partire con il 65 c’erano stati dei contatti tra dei membri dei servizi segreti con l’ordine nuovo. Quando s vogliono fare delle indagini i servizi segreti italiano oppongono il segreto militare. Alcuni di quei personaggi pronunciati nel processo spariscono.

Ventura e Freda sono gli unici responsabili delle orme quindi colpa dell’ordine nuovo.

Alcuni dicono che in realtà sono stati i servizi segreti per creare terrore in modo da giustificare un eventuale colpo di stato: Strategia della tensione (cosa non provata)

E’ vero pero che all’interno dei servizi segreti ci sono delle collusioni con componenti fascisti

Calabresi e opposti estremismi

QUESTIONE CALABRESI

Pinelli cade molto probabilmente perché era stato interrogato per 48h senza essere incriminato ufficialmente. Molti dico sia stato un incidente. Calabresi non era nella stanza. Viene fatta un movimento di propaganda nel quale si vedeva Calabresi come colui che lo ha ammazzato e sostengono che lui deve morire perché ha ucciso Pinelli

E quindi il 17 maggio del 72 Calabresi viene ucciso.

In quegli anni dire che una persona deve morire equivaleva all’ucciderlo

Leonardo Magnino dice che lui sa chi ha ucciso Calabresi ovvero Sofri e Bompressi di lotta continua. Sofri si è sempre dichiarato innocente.

In realtà Sofri e Bompressi hanno organizzato l’attentato ma chi ha premuto il grilletto è Giorgio Pietro Stefani

Teoria degli opposti estremismi: problema di questo pero (anni di piombo) il fatto che c’erano due estremismi opposti che si combattevano ma che erano molto più vicini di quanto pensassero. L’estrema destra temeva la rivoluzione comunista mentre i comunisti avevano la preoccupazione di un possibile colpo di stato fascista e vogliono portare avanti la resistenza.

Alla fine entrambi sono accomunati dal fatto che sono contro la democrazia, assaltano le istituzioni.Il problema di questa gente era che voleva cambiare ma il problema era come lo volevano fare: o impegnandosi li dove sono (fare lavoro che piace e farlo bene, nel mio piccolo dare un contributo) oppure prendere le armi e uccidere i “nemici” del mondo. Queste persone pensavano che la loro idea di cambiamento del mondo fosse giusta e che al mondo che loro volevano ci potevano arrivare solo tramite le armi (lotta armata)

Il fascini della strada terrorista sembrava più veloce. Alla base di tutto questo c’era un malcontento poiché si sentivano schiacciati dall’ondata del capitalismo: sia l’estrema destra che l’estrema sinistra sono contro il capitalismo. Il problema è che non c’è sfumatura: c’è il bene e c’è il male e io servo il bene (questo nel terrorismo era molto accentuato)

Estremismo nero e violenza

ESTREMISMO NERO

Estremismo nero: MSI a livello politico hanno cittadinanza sotto la bandiera del MSI. Nel 56 viene fondato l’ordine nuovo fondato da Pino Rauti e Clemente Graziani non è un partito politico ma è gente che mira a far casino; Nel 66 nasce Avanguardia nazionale giovanile fondatore Stefano delle Chiaie erano sostanzialmente dei picchiatori

1960: si era formato un nuovo governo presieduto da Ferdinando Tambroni che a democristiano di sinistra e successe che il governo Tambroni riesci ad avere l’appoggio del parlamento attraverso l’appoggio del RSI. Un mese dopo l’MSI fa il suo congresso e per provocare le sinistre decidono di farei l loro congresso a Genova (era città medaglia d’oro della resistenza) e le sinistre insorgono tutte e le persone scendono in piazza a manifestare per il fatto che MSI non deve essere li. La manifestazione prende una brutta piega e alfine MSI cancella il suo congresso e Tambroni si dimette. Questo episodio dimostra che è il primo momento in cui l’antifascismo viene utilizzato come categoria politica assestante. Qualunque tipo di iniziativa di destra arar vita difficile perché verra causato di fascismo.

L’antifascismo sta diventando un’ideologia.

SI capisce che tutte le volte che c’è una minaccia viene tirata fuori la carta dell’antifascismo che mette tutti d’accordo. Siccome c’è questo clima succede che l’MSI ha pochissimi spazzi di manovra le organizzazione di destra da una parte sono frustrate da quelli spazi e dall’altra sono frustrati da questo clima e allora utilizzano la violenza.

Quando si parlati estremismo di destra non si parla mai di ideologi e intellettuali ma l’ideologo dell’estremismo di destrai n questo periodo era Julius Evola che era un filosofo ed era un antimoderno dall’altra parte impone a questo le componenti del fascismo (autarchia, sacralizzazione delle tradizioni)

Sacralizzare le tradizioni significa andare contro gli altri.

Questi sono anni in cui anche le parole hanno delle responsabilità.

Guerriglia nelle forze armate francesi(Algeria) e americane (Vietnam): le tecniche che gli eserciti mettono appunti per eliminare la guerriglia vengono passate anche dagli estremisti. Questi contatti ci furono a più riprese tra servizi segreti ed estremisti di destra e lo scopo era scambiarsi conoscenze ai fini di infiltrare membri di destra nelle associazioni di sinistra. Dall’altra parte i membri di estrema destra hanno bisogno di armi in più che chiedono ai servizi segreti. Maggio 65 convegno all’istituto Pollio che è pubblico e si parla della guerriglia tra i relatori troviamo Guido Giannettini il cui nome è venuto fuori nel processi di piazza fontana. Questo incontro crea diverse aspettative tanto che lagno successivo alcuni estremisti mandano centinaia di lettere a dei generali dove si invitano questi ufficiali ad unirsi a loro in questi misteriosi gruppi in difesa dello stato tutto legato alla paura di una rivoluzione comunista. Le risposte non ci sono state ma anzi ci sono state delle indagini.

Nell’aprile del 68 molti estremisti vanno in Grecia perché si era formato un regime militare per capire come fare un colpo di stato

Settembre 68 nasce fronte nazionale fondata da Junio Valere Borghese che era il comandante della decima MAS ed era un principe stato in carcere 12 anni dopo la seconda guerra mondiale per aver ucciso dei partigiani

Golpe e strategia della tensione

2 colpi di stato:

Goppe Borghese e piano solo

Il “piano Solo” si è scoperto perché lo ha detto un giornalista nel maggio del 67: Lino Januzzi publica u articolo sull’Espresso intitolato “Segni e De Lorenzo preparavano il colpo di stato” 1963 e grazie a questo il piano solo viene fuori. Segni riceve De Lorenzo che era il capo dei carabinieri e pare che quest’ultimo abbia mostrato un piano a Semi nel quale proponeva la difesa dell’ordine pubblico e prevedeva un colpo di stato. Dopo è stato rapito Moro nel 68 che ha spiegato ai terroristi il piano solo dove spiega che volevano scassare il governo per crearne uno nuovo.

La Dc era bloccata da qualsiasi alleanza e il panno solo sarebbe stata un ricatto per far spaventare le sinistre e fargli fondare una sinistra moderata(presieduta da moro) per allearla con la DC. Questa cosa è venuta fuori quando in Grecia è venuto fuori di un colpo di stato e questo crea timore. Del Lorenzo viene destituito e si mettono mano alle carte dei servizi segreti

Operazione Tora-Tora: colpo di stato con appelli di armati di varie città e uno di questi a Roma occuperà il viiminale occupata da Borghese. Arriverà un ordine contrario e le operazioni verranno interrotte in una notte senza che nessuno si sia accorto di nulla tranne nel marzo del71 che si scopre la cosa. Borghese scappa.Le indagini non verranno iniziate e non si seppe ne lo scopo e ne chi diede l’ordine. Venne fuori tramite alcuni personaggi l’esistenza di un gruppo di servizi segreti parallelo che macchinava queste cose e is farà il nome dell’ex capo del SID, Miceli che verrà arrestato ma non si scopri nulla di più.

Il governo decise di sospendere tutti quelli che erano stati nominati in questa inchiesta.

Altro tentativo di golpe: golpe Bianco no connotazione fascista capitanata da Edgardo Somnio che era un ex partigiano e dopo la guerra professo un anti comunismo acceso che professo senza una connotazione politica precisa. Torna in Italia negli anni 70 e fonda questa organizzazione ovvero comitati di preesistenza democratica che hanno il compito di fare propaganda contro gli opposti estremisti sia a sinistra che a destra. C’era un lato segreto che aveva a che fare con un eventuale presa di potere nel caso le cose a livello politico fossero andate male.

Le brigate rosse entrano nel loro ufficio a Milano e rubano dei documenti e Somnio decide di fare questo colpo di stato. Lui e tale Ricciardi avevano già fissato un piano d’azione e anche stabilito le cariche che avrebbero ottenuto una volta reso il governo. Somnio qualche giorno dopo viene messo sotto accusa perché questo progetto era stato scoperto dal ministro degli interni e poi verra arrestato e rilasciato. Dopo i colpi di stato ci sono le stragi più o meno contemporaneamente e siamo sempre nei primi anni 70. Sono tentativo di mettere bombe in posti sensibili: stagi in luoghi frequentati dalla gente e quindi fare vittime e poi stragi ad obbiettivi pubblici e statali quindi volevano colpire lo stato. Tutto questo all’interno di uno sfondo politico molto difficile: scontri, feriti e attentati. Si stava diffondente il fenomeno di pubblicare nomi degli oppositori sui propri giornali e iniziate una campagna d’odio contro di loro: campagna diffamatoria che portava al ferimento o all’uccisione di quella persona.

Su questo sfondo ci sono gli attentati che hanno lo scopo di legittimare l’azione del fascismo di fronte ad un immobilismo del MSI. Di stagi ce ne sono tantissime:

Peteano 31 maggio 1972 località in provincia di Gorizia: caserma dei carabinieri telefonata in cui si dice che era stata avvistata una macchina con dei buchi d’arma da fuoco. Arrivano tre macchina dei carabinieri c’è effettivamente una macchina ma imbottita di esplosivo e muoiono tre agenti e due feriti. Rappresaglia nei confronti delle forze dell’ordine

17 maggio 73 Milano nella questura: commemorando la figura di Calabresi e alle 11 esplode una bomba che avrebbe dovuto colpire Mariano Umor che però se ne andato prima. Muoiono 4 persone e ne rimangono ferite 50. Si sceglie ordine nuovo nel 73 perché verrà accusato di ricostruzione del fascismo

Stragi e reazione dello stato

Dopo altre stragi

1974 ce ne saranno 21

Epoca in cui c’erano gli attentati situazione simile come il paese di Israele sta vivendo in questi anni

Strage di piazza della loggia a Brescia 28 maggio 1974: viene fatta per ammazzare e si sceglie un giorno in cui c’era una manifestazione pacifica antifascista e si attendeva parecchia gente. Le forze dell’ordine prendono delle precauzioni: svuotano i cestini alle 7:00 ma poi la polizia arriva alle 8:30 ( la polizia oggi è così efficiente perché ci sono stati gli attentati).8 morti e un centinaio di feriti

Piazza della Logia è stata depistata dalle indagini con coperture… solo nel 2015 sono arrivate condanne definitive

Treno Italicus: nel treno che va da Roma al Brennero 3-4 agosto e fa 12 morti e 48 feriti

Rivendicata da un’organizzazione neo fascista che si chiama ordine nero, poi smentisce subito, nessun imputato.

Ultime stragi grosse perché poi lo stato reagisce; oggi è una categoria storica che lo stato e le forze dell’ordine siano uscite benissimo da questo periodo. Nasce un nucleo speciale anti terrorismo all’interno della polizia e dei carabinieri guidato da Carlo D’Alberto dalla Chiesa

è un nucleo preparato con gente esperta (pedinamenti, intercettazioni telefoniche)

74 modifiche alle leggi: aumento del periodo di carcerazione preveniva che si da solo quando c’è pericolo di fuga. Vai in carcere prima del processo. Questo tempo massimo viene allungato e il processo per direttissima viene esteso anche a chi è in possesso di esplosivi come se tu fossi colto in fragranza di reato. Riforma dei servizi segreti che vengono sciolti e riformati nel 77 e nascono il SISDEI e il SISMI. Il primo è a dipendenza del ministro dell’interno e il secondo del mistero della difesa. Creato un comitato parlamentare a cui entrambi gli organi devono rispondere e quindi i servizi segreti non sono più segreti

Tentativo dello stato di creare maggiore trasparenza

Questa reazione serve e il terrorismo nero non vince e finisce l’ultima grande strada sarà quella della stazione di Bologna

Brigate rosse e clandestinità

BRIGATE ROSSE

Il terrorismo rosso non mette le bombe ma fucilano e sequestrano (gruppo di cesare Battisti) con le brigate rosse sono di sinistra.

Nascono nel 1970 e nascono da due personaggi: Renato Puccio e Margherita Cagol detta Mara che sono due trentini. Simbolo la stella a cinque punte e sono comunisti

I due sono sposati si coinvolgono nelle lotte operaie perché sono convinto che la liberazione possa avvenire solo tramite gli operai. Si trasferiscono a Milano ed entreranno in contatto con i capi della Fiat e Pirella. Formano il CPN che sarà il nucleo delle brigate rosse. Collettivi Reggio Emilia che si chiama “l’Appartamento” guidato da Alberto Franceschini e Prospero Gallinari a loro si uniranno anche alcuni operai come Moretti. Molti di questo primo nucleo delle BR provengono da ambiente partigiano. E’ significativa la storia di Franceschini che racconta che quando se ne andato da Reggio Emilia a milano un vecchi partigiano gli ha dato una pistola dicendo di continuare ciò che lui aveva iniziato. Questo ci permette di cogliere la narrazione che le brigate rosse avevano e si collegano ad un immaginario partigiano: continuare la lotta di liberazione - chiameranno lo stato : lo stato imperialista delle multinazionali

L’idea era di essere i nuovi partigiani, la nuova resistenza. La vecchia resistenza è stata tradita dallo stato perché non è nato uno stat comunista. Noi dobbiamo combattere questo nuovo regime

2 convegni: Chiavari e Pecorile 1970

Durante questi convegni viene fatta la scelta ufficiale della lotta armata e quindi la nascita delle brigate rosse. Scelgono la violenza come programma politico nelle fabbriche. All’inizio è cambiare i rapporti di produzione all’interni delle fabbriche e nascono i primi volantini con la stella a cinque punte che vengono salutate con entusiasmo dagli operai e quindi si uniscono nella lotta attraverso protezione ed omertà.

Nel 72 le brigate rosse scelgono la clandestinità ovvero non sono solo un’organizzazione armata ma anche terroristica e quindi i membri delle brigate rosse scompaiono e si costituiscono una nuova identità e da li operano. I soldi sono frutto di rapine e rapimenti: banche e si rapiscono persone ricche.

La clandestinità avviene perché è necessario per ampliare gli obbiettivi: l’obbiettivo non deve più essere una semplice opera di sabotaggio alle auto dei dirigenti o attentati e danneggiamenti a personaggi di piccolo calibro ma si vuole colpire il cuore dello stato. Di conseguenza colpire molto più in alto: dirigenti, industriali, imprenditori, capi reparto, giudici, colpire tutte quelle figura che secondo loro rappresentano il personale che fa andare avanti questo grande stato imperialista delle multinazionali che è quello che loro vogliono abbattere. Il compito delle brigate rosse è quello di abbattere lo stato e farlo crollare attraverso l’eliminazione sistematica dei suoi esponenti principali.

Secondo loro questo progetto avrebbe avuto di sicuro il favore della popolazione, inizialmente della popolazione operaia che li avrebbe fiancheggiati, che li avrebbe appoggiati e che avrebbe provocato delle insurrezioni e l’dea era quella che si potesse rovesciare veramente lo stato e istaurare un’ordine nuovo.

La scelta della clandestinità provoca la nascita di alcune colonne cos’ come oro le chiamavano; sono principalmente tre: una a Genova, una a Torino e una a Milano (tre città industriali d’eccellenza). Le colonne sono affiancate da gruppi di fiancheggiatori; la differenza tra colonne e fiancheggiatori è che le colonne comprendono i membri regolari delle brigate rosse che sono membri veri e propri dei nuclei terroristici e vivono in clandestinità, utilizzano documenti falsi e quindi di fatto non esistono per la realtà pubblica-burocratica dello stato mentre i fiancheggiatori semplicemente sono persone che non hanno rinunciato alla loro identità ma di nascosto stampano i documenti, stampano certificati, forniscono qualunque aiuto a livello logistico: auto, documenti…

sono persone che credono nella cosa dei terroristi e quindi li aiutano. Molti di loro sono operai delle fabbriche che sanno chi sono le brigate rosse e segretamente le aiutano e le appoggiano.

A livello di numero in questo periodo i regolari erano 150/200 i fiancheggiatori mentre sono molti di più ma non facilmente identificabili perché operavano di nascosto.

Altro problema: negli anni in cui le brigate rosse attuano le loro azioni il problema è la stampa nazionale. C’era una grandissima difficoltà da parte dei giornalisti ma anche da parte degli uomini politici ad ammettere che le brigate rosse fossero di ispirazione comunista, ad ammettere che i terroristi provenivano dallo stesso album di famiglia del PCI(partito comunista italiano) e quindi ad ammettere che il terrorismo di sinistra è comunista e che dal punto di vista ideologico la continuità c’è e che la maggior parte dei membri delle brigate rosse si formano all’interno di quell’ambiente lì (es legami tra un dirigente come Franceschini e i partigiani dell’Emilia) quindi era tutta gente che proveniva dall’area del PCI o comunque dall’area extraparlamentare.

Ammettere questo era faticoso e non lo si faceva di fatto per pudore e timore di ammettere che l’ideologia comunista era passibile ad un inclinazione violenta e non si voleva esplicitare questo legame e si preferiva dire che le brigate rosse erano fascisti travestiti; i grandi quotidiani comunisti dicevano che era in atto una strategia di camuffamento, di depistaggio da parte delle organizzazioni militari neofasciste e avevano inventato che si vestivano da guerriglieri comunisti e colpivano facendo finta di essere comunisti per far ricadere la colpa su di loro quando invece erano effettivamente i comunisti.

Nel 1974 c’è una delle prime azioni grosse delle brigate rosse che è il sequestro di Mario Sossi che era un magistrato di Genova e si era occupato (ed è stato rapito anche per questo) negli anni precedenti della banda 22 ottobre che era uno di quei gruppi extraparlamentari che avevano scelto la lotta armata attiva tra il 69 e il 71, fu il primo gruppo a prendere la via della lotta armata e realizzarono alcuni attentati. Proprio per questo loro lo rapiscono perché secondo loro lui è uno dei rappresentati di questo stato e visto che loro erano in guerra contro lo stato e si considerano guerriglieri in nome del popolo e della libertà allora Sossi doveva essere punito.

Viene sequestrato, tenuto in un luogo segreto, sottoposto ad un processo proletario, scrive diverse lettere dove si ha l’impressione che lui si senta abbandonato dallo stato e i rapitori chiedono un riscatto che è quello che poi verrà chiesto anche in occasione del sequestro Moro ovvero la liberazioni di alcuni dei loro detenuti, prigionieri politici.

Con il sequestro vogliono portare avanti questa guerra contro lo stato e sequestrando una persona dimostrano di essere forti e si mettono in una posizione di forza e fanno delle richieste.

Lo stato non sa se trattare e accettare le richieste o non farlo: strategia della fermezza.

La politica e i partiti, soprattutto quello comunista non vogliono trattare con i terroristi; parte della magistratura invece decide di trattare con i terroristi e accorda la libertà ai detenuti

la libertà provvisoria viene concessa ai “prigionieri politici” ma il governo si oppone e manda la polizia a circondare il carcere Marassi dove c’erano i detenuti da liberare e il procuratore annulla l’ordinanza di rilascio. All’interno delle BR c’è uno scontro, una parte vuole ucciderlo mentre un altra parte vogliono lasciarlo andare lo stesso per farsi amica l’opinione pubblica, alla fine viene rilasciato però da questo momento si pentiranno e la considereranno un azione di debolezza. I brigatisti decidono di farla pagare al procuratore Coco che verrà ucciso nel giugno 1976. Nell’autunno dello 1974 vengono arrestati i vertici delle BR Renato Curcio e Franceschini grazie all’agente Silvano Girotto. Negli stessi giorni all’interno della stessa operazione di polizia perde la vita Margherita Cagol in uno scontro a fuoco. I tre capi escono di scena ma non cambia nulla, vengono rimpiazzati da Lauro Azzolini, Franco Bonisoli, Rocco Micaletto e Mario Moretti. Sempre più gente aderisce alle BR, sono anni in cui si fanno più forti. Metodo preferito era la gambizzazione (sparare alla gambe della vittima), era un avvertimento, gesto di spregio e durissimo ma si preferiva non ucciderlo se era di poca importanza, più celebre quella di Indro Montanelli. Maggio 1976 doveva iniziare il processa a Torino dei vertici ma viene continuamente rinviato perché le BR colpiscono chiunque era coinvolto nel processo per intimidire. Lo stato e la gente reagisce e alla fine si forma la giuria popolare e comincia il processo, il processo andrà avanti e il rapimento moro si svolgerà durante il processo.

Sequestro Moro e strategia della fermezza

SEQUESTRO MORO

Azione più importante delle brigate rosse, da qui si può capire qualcosa di più dell’aspetto umano di moro e dei terroristi che poi l’hanno raccontata. È stato un momento simbolo della nostra repubblica e probabilmente il momento più buio della prima repubblica che si chiude con Tangentopoli. Fu l’inizio della fine per le brigate rosse e l’inizio del riscatto dello stato, l’uccisione di moro è una sconfitta enorme. Aldo Moro è il politico italiano più importante in assoluto all’epoca, di DC, uno dei protagonisti della vita politica del paese, al momento del rapimento aveva 60 anni ed era stato all’interno della costituente e aveva guidato il paese diverse volte tra il 63 e il 68, apparteneva ad una corrente di sinistra della DC, corrente “Dorotea”, è una delle anime del centro sinistra. Nel momento in cui viene rapito è presidente della DC e c’è in ballo un tentativo di “compromesso storico” tra DC e PC. Enrico Berlinguer, segretario del PC dal 1972, diverso da Togliatti, più moderato e amato anche dai non comunisti, con lui il PC si riprende dopo il 68 e la perdita di voti, elezioni del 76 il PC va benissimo mentre la DC è in crisi. Politica bloccata e economia rallentata: moro e Berlinguer si iniziano a parlare e cercare un compromesso contro il terrorismo, gli oppositori erano tanti ma era un progetto che c’era. Moro il 16 marzo viene rapito, si pensava che fosse stato rapito per questo, non è vero, le BR non leggevano la politica a questo livello e rivelarono che lo rapirono perché era un salto di qualità e poi perché era il più facile da rapire, pensarono anche ad Andreotti però aveva molta più scorta e cambiava sempre tragitto come anche Fanfani. Moro abitava più in periferia ed era più facile da rapire, faceva gli stessi percorsi e faceva anche tappa in una chiesa. In un primo momento vogliono rapirlo in chiesa ma siccome è vicino ad una scuola lo evitano, seconda ipotesi è rapirlo alla sapienza di Roma dove insegnava diritto ma difficile farlo. Decidono di fermare la macchina nell’incrocio tra via Fani e via Stresa e di tendergli un’agguato. La preparazione è enorme e il finanziamento viene dal sequestro costa, ottengono un miliardo e mezzo di lire dalla famiglia di industriali. 16 marzo alle 9:05. Quel giorno moro dopo essere stato a messa doveva andare a Montecitorio a varare il primo governo del “compromesso storico” con l’entrata del PC alla maggioranza anche senza ministri. Moro è sul sedile dietro con la scorta e una macchina di scorta. Una fiat 128 blocca la strada e i brigatisti sono 11. Sparano contro le macchine, tutti gli agenti muoiono e Moro esce illeso grazie alla scorta. Viene caricato sull’auto e portato via, lo portano nella prigione dove starà 55 giorni in via Montalcini a Roma. Sull’azione militare se ne è parlato tanto dato lo scalpore, abilità tattica enorme e organizzazione logistica assoluta, si pensa che ci siano dietro dei militari di professione o i servizi segreti, ma non c’è alcuna prova. La verità però secondo i dati e secondo Vladimiro Satta, sconfessa tutte queste ipotesi complottiste. I brigatisti erano 11, 9 della colonna romana e 2 di Milano che se ne vanno subito dopo, sono stati presi tutti tranne 2. Unico non identificato era un motociclista. Dall’analisi balistica si scopre che su 91 proiettili sparati a segno sono andati solo 45, da una distanza ravvicinatissima si capisce che non sono ottimi tiratori. La scorta è stata presa di sorpresa e grazie all’organizzazione ha avuto successo. Quando la notizia del rapimento è arrivata a Montecitorio si forma un governo velocemente completamente di DC presieduto da Giulio Andreotti con la fiducia di PC e PS. Durante i 55 le BR si fanno sentire subito e chiedono la liberazione di una serie di terroristi in prigione tra cui le alte sfere. Parleranno attraverso dei volantini, dai volantini si capisce la distanza tra le BR e la realtà, un linguaggio completamente distorto che filtra la realtà con l’ideologia, saranno 9 comunicati in cui chiedono la scarcerazione e il riconoscimento politico. Moro viene processato e continuamente interrogato, ha la possibilità di scrivere lettere e tenere una corrispondenza con i familiari. Moro scrive soprattutto a Benigno Zaccagnini, segretario di DC, ad Andreotti, alla famiglia, alla moglie. Nelle lettere si parla anche di politica ma soprattutto viene fuori il lato umano di moro, chiede di essere liberato esprimendo la sofferenza che provoca la prigionia, questa cosa stride, lui è spaventato e via via sempre più depresso e scoraggiato, chiede espressamente che la sua vita umana non venga messa dopo la politica. Questa cosa provoca sconcerto perché non ha il comportamento eroico da film, lui ha paura e vuole essere liberato, non è quello che ci si aspetta da un uomo politico di quel calibro. Chi legge le lettere dei suoi amici politici crede che non sia lui, non si riesce ad accettare che un uomo come moro non riesce ad accettare la strategia della fermezza dei partiti. Moro redige un memoriale dal carcere durante gli interrogatori, scrive una sorta di relazione su quegli anni nella speranza che rilevi gli aspetti torbidi dietro la politica di quegli anni, moro non rivela nulla. Tutte le teorie del complotto vengono negate da moro. La maggior parte dei partiti tranne i socialisti optano per la fermezza: non si tratta con i terroristi. Il terrorismo non è la stessa cosa di un partito ma si pone fuori dallo stato e con chi fa questo non si tratta, si teme anche una crisi di governo. I comunisti sono i più duri sulla strategia della fermezza per sconfessare il legame ideologico tra loro e le BR. I socialisti di Craxi sono per il trattare utilizzando qualsiasi canale di trattazione, anche la famiglia vuole trattare. L’opinione pubblica non fa la rivoluzione come si aspettavano i terroristi, le BR si aspettavano un riconoscimento da parte della gente dato che avevano rapito il nemico del popolo, non accadrà mai, all’interno di certi ambienti extraparlamentari e di sinistra la gente era insofferente e forse soddisfatta, dicevano che se l’era cercata ma il sentimento prevalente era lo sgomento e l’incredulità, la gente aveva paura e partecipava emotivamente, moro era il simbolo di quello che non andava nello stato e nella politica ma comunque la vicenda umana era influente e la gente stava in pena per lui. È stato sicuramente uno shock che i terroristi siano arrivati a tanto. Le BR alla fine erano solo dei pazzi vittime dell’ideologia che non sanno leggere la situazione. Tutta la questione del complotto è impressionante, la maggior parte dei testi si sofferma molto sulle ipotesi complottiste, si dice che non lo hanno neanche cercato perché era un complotto dello stato. “eseguendo la sentenza” di Bianconi racconta il sequestro, Moro è stato cercato tantissimo con un’imponente dispiegamento di forze ma è difficile. I terroristi sono stati bravi a nascondersi e essendo clandestini era impossibili da rintracciare, quindi a meno che di beccare un fiancheggiatore era impossibile trovarlo. La polizia poi non era addestrata a cose del genere e i servizi segreti erano appena stati riformati.

Ci sono state due occasioni di trovare moro ma per degli errori o per la burocrazia non si è riuscito. La polizia entra nello stabile quando moro era già stato ucciso. Episodio della macchina, della tipografia, della seduta spiritica, del covo, del finto comunicato (se interessa leggi se no easy). Si lavora a livello legislativo, 21 marzo decreto legge che eleva a 30 anni la pena per sequestro e di 2 o 3 anni per i pentiti, le BR come la mafia verranno sconfitte con la legge sui pentiti. Legge sugli affitti, se affitti un appartamento il proprietario comunica alla polizia i tuoi dati, un po tutti si mobilitano. Il 22 aprile Paolo 6 scrive una lettera agli uomini delle brigate rosse implorandoli di liberare moro senza condizioni. L’ottavo comunicato però ribadisce i nominativi da rilasciare. Nei giorni successivi Kurt Waldhein, il segretario dell’ONU, chiede di liberare moro con un’appello, non parla ai brigatisti come criminali ma come di uomini che hanno attratto l’attenzione del mondo intero. Dopo l’appello all’interno del covo iniziano le divergenze, una parte lo vuole lasciar andare ma un’altra parte di Mario moretti vuole ucciderlo, sarà lui a premere il grilletto. In questa fase continuano omicidi e gambizzazioni. Il partito socialista negli ultimi giorni prova a trattare con un canale alternativo tramite le organizzazioni extraparlamentari di sinistra. Lo stato chiederà aiuto anche alla mafia. Sotto la spinta di Craxi alcuni giuristi cercano di capire se ci sono dei terroristi che sono in particolari condizioni di salute per liberarli, i terroristi però non si accontentano. I brigatisti si fanno sentire tanto durante questo periodo ma lo stato è fermo. Il 9 maggio Moro viene ucciso, viene portato nel garage, messo nel baule, coperto con una coperta e poi ucciso da Moretti. Poi con la Renault 4 viene portato in un posto e poi viene fatto trovare dalla polizia. Il cadavere viene fatto ritrovare in via Caetani, nel mezzo tra la sede della DC e la sede del PC. La notizia sconvolge tutti. Dopo ciò il terrorismo andrà a cadere per 10 anni, il 23 ottobre del 1988 faranno sapere che la lotta armata è finita. Perché le BR falliscono? Lo stato non ha ceduto nella vicenda di moro e dopo, ha un significato etico molto forte, la legge dell’uomo è stata sconfitta dalla legge dello stato e così lo stato si è salvato, le BR hanno colpito al vertice fallendo perché lo stato non ha ceduto e dopo le BR non potevano fare altro. Lo stato ha reagito con il generale Dalla Chiesa. La gente non si è ribellata e se avessero rilasciato moro forse si avrebbero trasmesso un immagine più positiva, uccidendo moro si sono delegittimizzati. Lo stato ha vinto il terrorismo senza usare le armi dei terroristi, alcuni esponenti del governo erano andati in argentina dove facevano i conti col terrorismo di sinistra in modo violento cercando di capire come facessero, ma in Italia il processo giuridico e democratico è stato seguito alla perfezione e è forse la vittoria più grande.

Medio Oriente e colonialismo

MEDIO ORIENTE

3 fattori per capire la situa del medio oriente:

Colonialismo e poi desiderio di rivalsa dal colonialismo (attentato dell’11 settembre presentano tono anti colonialistici questo è un fattore ma non è l’unico)

Il contesto internazionale: la guerra fredda. Meno leggibile e inquadrabile ma la bipolarizzazione del mondo ha influito sulle dinamiche del mondo (Israele sempre sostenuta dall’USA mentre Egitto per un breve periodo dall’URSS) infatti dopo la caduta del muro di Berlino la situazione è cambiata

Questione dell’Islam: rapporto tra islam e violenza. Questo mondo islamico ha sempre faticato a conciliare il mondo religioso con la modernità. Rispetto al mondo occidentale l’Islam ha sempre faticato a venire a patti con la modernità come succede tutt’ora.

Parte tutto con il crollo dell’impero ottomano nel 1918/19 perché viene a mancare una forte entità politica che tenga in piedi l’impero che è sempre stato un mondo composito, anche il cristianesimo lo è sempre stato ma abbiamo il papa che rappresenta l’autorità di riferimento. Nell’impero ottano avevano la figura del califfo/sultano che era anche politico. Dopo il crollo non sapevano cosa farne del medio oriente (termine occidentale).

La radice di tutti i problemi è qua: Francia e Gran Bretagna non danno l’indipendenza a nessuno dopo la prima guerra mondiale tranne alcuni casi e questo genera dei casini

Dall’impero ottomano c’è la Turchia (di Ataturk, che vuol dire padre dei turchi),rispondeva comunque ai califfi, è uno stato laico (modello laico) ispirato all’illuminismo e totalmente secolarizzato. Modello laicista che esclude totalmente la religione e adotta il sistema francese dove c’è la divisione tra stato e chiesa che viene messa in secondo piano (esempio: il velo non si può mettere nei luoghi pubblici) e molte persone erano musulmane. Oggi non è più così.

L’islam è religione di stato ma non ha spazio nella ita pubblica: islam laico che verra adottato anche in futuro. E’ una modernizzazione che non tiene conto della democrazia: il mondo musulmano non saprà mai cos’è la democrazia. Quelli stati sono quasi tutti sotto dittatura, la gente non abituata ai processi democratici.

Questione palestinese e Israele

QUESTIONE PALESTINESE

Persia indipendente: era stato un punto chiave strategico nella seconda guerra odiale viene lasciati indipendente e lasciata ad un governatore. Persia sciita che era totalmente contrapposto all’impero ottomano. Indipendente con ancora ingerenze economica da parte della Gran Bretagna e URSS

Persia un paese moderno e occidentale e segue più o meno le orme della Turchia.

Se c’è uno stato moderno l’islam come religione viene messa in secondo piano e viene esclusa.

Nel resto dell’impero ottomano durante la prima guerra mondiale c’era stato l’episodio di Laurence D’Arabia che era un agente segreto dell’Inghilterra che doveva organizzare una rivolta contro l’impero ottomano e se questi popoli avessero combattuto bene avrebbero ottenuto l’indipendenza ma ciò non è successo. Questi popoli non hanno mai avuto un concetto di stato e quindi non sapevano a chi dare l’indipendenza. Nel 1916 con l’accordo sykes picot stabilisce che quella zona araba dell’impero ottomano (dalla penisola arabica fino alla Fenicia, Palestina…) dice che questa zona verrà divisa in due e dice che alla Francia prende la zona della Siria e Libano mentre Gran Bretagna prende Palestina, Trans-Giordania.

Grande stato indipendente con i confini accorta da decidere ma poi non si fa nulla perché tribù diverse e confini fatti da occidentali.

Alla fine della prima guerra mondiale ci saranno tre stati: Turchia,Persia e il terzo è Hegiaz che poi diventerà l’Arabia Saudita.

Il grande casino è la questione palestinese. Questa questione nasce da ebrei e palestinesi nello stesso territorio che si ammazzano. Nel 1917 inglesi firmano la dichiarazione Valfur che dice che in Palestina si dovrà formare un focolare nazionale (termine utilizzato perché se dicono stato vengono menati per il popolo ebraico. Parlare di ciò equivale al Sionismo fondata da Hertzl che fonda questa corrente politica che per risolvere questa diaspora ebraica pensa che sia una cosa carina che gli ebrei tornassero in Palestina e quindi nello stato di Israele. I Sionisti convincono anche persone con i soldi e la loro casa diventa anche popolare in occidente.

In Palestina c’erano un sacco di erba musulmani e quella zona si è islamizzata. Inimicizia tra musulmani ed ebrei da sempre e gli ebrei amano già iniziato a tornare in Palestina a titolo privato ma nel momento n cui Hertzl pubblica il libro e fa dei comizi le famiglie ebree anziano a stabilirsi li comprando le terre dai musulmani. Alla fine gli ebrei si trasferiscono e negli anni il loro numero aumento e i rapporti con lap popolazione locale sono pessimi.

L’emigrazione ebrea aumenta perché spalleggiati dalla Gran Bretagna, gli arabi si ribellano contro l’amministrazione inglese e quindi la Gran Bretagna fa la prima mossa politica e dice va bene facciamo due stati: uno ebraico e uno palestinese e i musulmano dicono che gli ebrei devono sparire. Non voglio compromessi.

Questa crisi non verrà mei risolta è perché gli arabi non scenderanno mai a patti.

La Gran Bretagna decide che porranno andare in Palestina soltanto 75000 ebrei ogni 5 anni

Nel 32 nasce l’Arabia saudita e nascono i fratelli musulmani in Egitto: nell’età moderna arriva la soluzione integralista.

Arabia saudita: sceicco di orientamento babita, stato dinastico, (bandiera verde, colore sacro dell’Islam con dei versi del corano) che sostengono che religione e politica debbano andare insieme. Colpo di stato e nasce l’Arabia saudita che è uno stato dinastico che da subito si capisce che la religione è al servizio della polizza che discende dalla religione: stato con islam radicale e modernità non arriva.

Dove c’è la modernità no stato islamico e dove c’è islam no modernità.

1928 nascono i Fratelli Musulmani: organizzazione politica e ideologica che non sono moderati ma integralisti. Ma non uccidono la gente per loro lo stato deve essere retto dalla legge islamica, usano loto il linguaggio. L’Islam è fede e culto, patria e nazionalità, religione e stato, spiritualità e azione. I fratelli musulmani non avranno uno stato e tutti i paesi laici sei verrano perseguitati e uccisi.

Seconda guerra mondiale arriva e questione petrolio e strategica Iran ma i realtà lo stato islamico non fa molto. Il capo di Gerusalemme si era alleato con Hitler.

Se non ci fosse stato l’olocausto non ci sarebbe stato lo stato islamico: dopo che si scopre cosa è successo realmente nessuno può rimanere indifferente e scappa il senso di colpa dell’occidente e quindi si fa uno stato ebreo. Viene creato il 29 novembre 1947 risoluzione numero 181 delle Nazioni Unite ci sono 33 voti a favore e 13 contrari e 10 astenuti; questo perché si capiva che creare uno stato lì era un casino. Si crea questo stato ebreo: Israele. Per l’occidente era una tappa obbligata per l’islam era un’ingerenza occidentale. Guerra perché lo stato islamico non voleva l’Israele fino al 1970. La risoluzione 181 crea due stati: Israele e uno stato palestinese ma gli arabi dicono no. Nel 48 i carri armati arabi invadono l’Israele.

Non accettazione risoluzione ONU apre un problema reale perché se prima la crisi di Israele era per colpa dei palestinesi adesso c’è uno stato

Arabi della regione non ne vogliono sapere e risoluzione mai applicata

Dibattito su Israele ancora oggi

Egitto e panarabismo

EGITTO

A livello politico recupera l’indipendenza nel 35, non lo si considera parte della penisola araba

Nel 1954 colpo di stato perché nel frattempo era diventata una monarchia sotto Nasser e questo è il primo di una serie di colpi di stato che porterà al potere l’esercito con Mubarack. Nasser è l’inizio di tutto; inaugura quello che si chiama panarabismo socialista quindi unione di tutti i paesi arabi all’interno di un’ideologia socialista e marxista. Si parla di un governo autoritario, laico e con una politica con componenti populiste che fanno appello alle masse quindi una visione contraria ai fratelli musulmani. Con la religione non centra nulla e il suo obbiettivo è quello di impastare il socialismo islamico: unire la corrente più atea con una delle religioni più integraliste.

Nasser parlava anche di un Egitto anti imperialista e quindi anti americano e poi voleva un Egitto anti sionista (essere contro la politica di Israele) e quindi contro Israele. E’ impossibile separare antisemitismo con l’anti sionismo fino in fondo.

L’anti imperialismo e l’anti sionismo diventa una prerogativa degli stati arabi per prima dell’Egitto e poi di altri stati. Questa politica avvicina Nasser all’URSS; in tutto questo i Fratelli Musulmani vengono perseguitati.

Nasser apre la più grossa crisi del dopo guerra ovvero la crisi di Suez ovvero egli voleva nazionalizzare il canale di Suez che era di proprietà delle truppe anglo francesi

Nazionalizzazione del canale di Suez era una mossa anti colonialista (nel 56 quasi tutte le colonie diventano indipendenti). Questa cosa irrita Francia e Gran Bretagna e anche Israele che propongono un’azione militare contro l’Egitto ma vengono fermati dagli stati uniti.

Questo è stato uno dei pochi momenti in cui il blocco occidentale si trova contrario. Nasser vince e il canale di Suez viene nazionalizzato. Stati uniti fanno cosi perché ne sarebbe uscita una guerra e in più avrebbero innescato qualcosa anche nell’URSS

Nel momento in cui Nasser vince diventa u punto di riferimento degli arabi e anche degli Allineati ovvero paesi che non sono schierati e creano un terzo blocco: Egitto, Indonesia, Iugoslavia, Turchia, India.

Conferenza in Indonesia a Bandung: avere relazioni positive con altri blocchi.

Questa cosa poi non avrà successo

A livello di politica interna l’Egitto rimane un paese arretrato e non ci sarà mai una democrazia: tentativo di modernizzazione non possibile.

Nasser nel tentativo di consolidare la sua posizione prova a pender di sorpresa Israele per sconfiggerlo ed è l’inizio della guerra dei 6 giorni e fa capire al mondo che gli israeliano hanno un governo che fa paura. Israele ha dovuto difendersi perché ha un territorio circondato dai nemici. Nasser viene umiliato e l’Egitto viene devastato. Per Nasser è la fine della sua parabola. La guerra dei 6 giorni favorisce l’occupazione di Israele di alcuni territori per espandersi: alture del Golan, monte Sinai, striscia di Gaza. Israele avanza e occupa questi territori e cambia gli equilibri: gli arabi si incavolano e l’ONU fa un’altra risoluzione. Il problema è queste risoluzioni possono essere attuare ma i paesi se non vogliono non la fanno. Questa cosa dice che Israele deve lasciare i territori occupati e tutti gli stati devono vivere in pace. A Israele non volevano andarsene e gli arabi volevano che gli ebrei morissero. Due stati che non vogliono la pace. Il problema è l’odio.

Non ci sarà mai pace tra i due stat finche non ambierà l sistema educativo.

OLP e conflitti arabo-israeliani

Nasce l’OLP di Arafat nel 64 come organizzazione e nel 68 ne diventa il leader. L’OLP ( Chefia simbolo palestinese essere di sinistra) guadagna le simpatie di tutti. Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) è un organizzazione rivoluzionaria: facevano guerriglia, attentati e dirottamenti. Lo scopo finale era l’eliminazione di Israele anche se all’inizio dicono la liberazione della Palestina. Questi lottano con la guerriglia in casa loro, ma al d i fuori lo scopo era sensibilizzare il mondo sull’oppressione del popolo palestinesi con attentati, bombe e dirottamenti di aerei. Parecchi dirottamenti. Attentato di Monaco nel 82 alla Olimpiadi dove hanno ammazzato gli atleti Israeliani.

(I Mossad ha organizzato una missione con agenti speciali che non esistevano e gli ha ammazzati.)

L’OLP era un problema vero: Arafat e l’OLP non centrano niente con il terrorismo islamico.

Ad Arafat venne data all’inizio la colpa dell’attentato alle torri gemelle ma non poteva essere perché l’OLP non avevano come obbiettivo l’America ma Israele.

L’OLP ha sempre colpito obbiettivi israeliani; è vero che è un terrorismo ma con riguardi politici e non religiosi. Guerra del Yom Kipur nel 72: coalizione degli stati arabi voluta dall’Egitto e volevano vendicarsi del 67. Qui non vince Israele ma l’ONU ordina di fermarsi. Questa guerra è il primo mento in cui il petrolio può essere un’arma di pressione. Gli stati arabi dicono che finché è quella guerra tutti gli stati favorevoli ad irreale non avrebbero avuto le importazioni di petrolio da loro.

Questa cosa va oltre alla guerra.

Nel 79 accordo di pace di Camp David tra Egitto e Israele: presidente degli stati uniti è Carter. Israele abbondano il Sinai e l’Egitto garantisce lo stato Israele ad esistere e si impegna a non abbatterlo.

Accordo di pace i paesi arabi non ci stanno e l’Egitto viene espulso dalla lega araba perché sono traditori e nel 87 Sadat viene assassinato da un fratello musulmano. Nel 95 Rabin verra ammazzato da un ebreo per un accordo di pace.

Nel 82 scoppia conflitto in libano che è l’equivalente di quella che oggi è la guerra in Siria. La guerra in libano scoppia perché Israele conquista il libano, viene bombardata la parte ovest della capitale del libano. La guerra è una guerra tra Israele e OLP ma anche civile. Questa cosa fa esplodere delle tensioni tra cristiani e musulmani.

Strage di Shatila dove questo gruppo paramilitare cristiano che con l’aiuto dell’esercito israeliano ammazza tutti.

140000 palestinesi lasciano il libano e si rifugiano in Siria e renderà più problematica la tensione

87 Rivolta delle pietre: rivolta dei territori occupati; la popolazione attacca l’esercito israeliano con dei sassi

Questione dell’intifada fa capire che Arafat non era in grado di controllare tutti gli impulsi della sua gente (c’era gente più estrema di lui)

L’ambiguità della questione di Arafat la si capisce nel 93 con accordi di Oslo: Gaza diventa arte della Cisgiordania e qui sarebbe nata un’autorità palestinese con elezioni

Nel 95 Rabin che cerca di fare questi accordi con Arafat viene ammazzato da un fanatico ebreo

Gli estremisti non vogliono la pace e il problema di Arafat è che veniva ricattato dagli estremisti: la più grande responsabilità di Arafat è quello di non aver rispettato la pace nel 2000.

Necessità di firmare questi accordi di pace con da una parte Barak e Arafat e ad Arafat viene concessa tutta Gerusalemme più il 90% della Cisgiordania e il ritorno di tutti i profughi. Arafat rifiuta questo accordo perché aveva paura degli estremisti. Da li la situa non più risolta

Nel 2000 seconda intifada e cominceranno anche gli attentati kamikaze: qui si capisce che il terrorismo palestinese si era saldato con l’imperialismo islamico.

Il muro venne costruito per evitare gli attentati.

Alla morte di Arafat elezione 2003 che vengono viene da Hamas che è un movimento estremista che comanda nella striscia di Gaza. Egli nel sui istituto ha quello di distruggere Israele, lui va su con le elezioni quindi le persone lo ha votato. Il gioco di questi gruppi terroristici è che sono molto radicati sul territorio, fanno molta attività di assistenza, costruiscono asili, ospedali…

11 settembre e guerre che sono seguite la situa è degenerata e la crisi palesatine oggi non è la cosa più importante

Iran e rivoluzione islamica

IRAN

1979 11 febbraio vince a rivoluzione iraniana che abbatte il regime dello zar con un grossissimo aiuto della popolazione.

Sale al potere Ayattolah (sciita) che hanno una gerarchia religiosa simile a quella cristiana.

Sale al potere e dichiara guerra agli stati uniti: no militare ma ideologica e l’Iran diventa una teocrazia cioè dove al potere ci sono le cariche religiose. la rivoluzione iraniana è pesante perché il suo anti americanismo la porta sul fronte sovietico. L’Iran oggi è organizzato allo stesso modo.

La rivoluzione dell’Iran è importante anche perché il paese non è arabo ma persiano.

Sequestro ambasciata americana a Teheran: alcuni fanatici occupano l’ambasciata alcuni scappano e altri vengono tenuti in ostaggio che verranno liberati quando diverrà presidente Reagan

L’Iran finanzia molti attentati terroristici e diventa una fonte di rifornimento per i gruppi terroristici. Guerra contro l’Iraq che dura 8 anni: di fatto è una guerra per il controllo del potere, petrolio ma è anche una guerra tra due stati diversi: uno teocratico e uno laico (dittatura militare). Anche l’Iraq è sciita ma chi lo governa è sunnita. La guerra è stata anche una guerra per esortare il vero islam e si vedono bene le dinamiche della guerra fredda: Iran URSS, Iraq USA. Prima guerra in cui vengono usate le armi chimiche: Saddam Hussein utilizza i gas per decimare i curdi. Questa guerra si conclude senza nessun risultato e con ripercussioni gravi perché vengono distrutti alcuni giacimenti di petrolio. La prima guerra del golfo inizia qui 1990 perché Saddam Hussein convinto che Usa lo spalleggeranno invade il Q8 che hai molto petrolio: gli americani non glielo fanno fare e dopo un ultimatum lui inizia la guerra prima con dei bombardamenti e poi con l’operazione Desert Storm dove i Marines invadono l’Iraq ma poi Bush chiama la ritirata e lascia le cose al proprio posto.

79 URSS invade Afghanistan inizia una resistenza fortissima da parte dei Mujahidin che iniziano a fare una guerriglia durissima contro i Sovietici ed è l’equivalente dei Vietnam con l’USA

L’America riempie di combattenti l’Afghanistan e tra questi c’è Osama Bin Laden e la famosa arcaica nasce qui e per loro questa è una guerra santa.

Una delle più grandi conseguenze della guerra fredda è stata che il male era il nemico e quindi secondo la nota di Kissinger se tu sei nemico del mio nemico allora sei mio amico. Quando però il muro cade la situazione cambia perché gli alleati diventano terroristi.

Guerre del Golfo e Afghanistan

L’11 settembre è stato quel avvenimento in cui tutti hanno conosciuto il volto di terrorismo che non ha un piano politico preciso e non ha bersagli ma sono tutti bersagli) e mira a creare terrore e a destabilizzare.

Questo avvenimento provoca 2 lezione dell’USA: Americani fanno guerra contro l’Afganistan dove i talebani avevano preso il potere e instaurato una dittatura. Lo invadono perché volevano Bin Laden. Adesso Afganistan democrazia e più o meno libera ma macro destabilizzato

Guerra Iraq 2003: pensavano che Saddam Hussein fosse complice e quindi viene invaso (guerra che Bush fa da solo perché non ha ne l’appoggio delle nazioni unte ne del congresso)

Fanno fuori Saddam Hussein. Iraq democrazia

Queste sono le prime guerra per cui il medio oriente esplode: alla base del pensiero di Bush c’era l’idea di esportare la democrazia ma essenza cultura non va bene

Lo stesso tip odi operazioni i francesi in Libia: Gheddafi lo hanno ammazzato e hanno creato il caos

Il medio oriente dopo la guerra fredda è diventato un grande casino.

Fine della guerra fredda

FINE GUERRA FREDDA:

Il muro di Berlino cade nel novembre del 1989 → caduta dell’intera cortina di ferro.

Evento simbolico.

Il blocco comunista non esplode ma implode: crolla dall’interno.

Non ci sono state vittime, rivoluzioni, guerre civili, bagni di sangue, al contrario di quello che era accaduto in altri momenti della storia.

Le manifestazioni avvenute nelle settimane precedenti alla caduta del muro di Berlino sono state abbastanza pacifiche.

Non ci sono vittime ma al massimo ci sono degli scontri.

La Cecoslovacchia nasce dall’unione di due popoli (cechi e slovacchi) che si separano per un accordo, separazione non violenta.

Non era scontata questa cosa.

A parte la guerra di Jugoslavia, che fu un avvenimento terribile e che lo strascico era la fine del blocco comunista, il resto fu non violento.

L’unica eccezione fu la Romania: il dittatore rumeno Ceausescu e la moglie Elena erano odiatissimi dalla popolazione.

Era al potere da almeno 30 anni.

Scoppia una rivolta dalle miniere di carbone e poi converge su Bucarest.

La coppia tenta la fuga, vengono presi e fucilati in diretta TV.

Unico avvenimento cruento.

Dicembre 1991: viene tolta la bandiera comunista dal Cremlino, simbolo del crollo del regime comunista e dell’Unione Sovietica e della conseguente indipendenza degli stati che erano sotto il controllo comunista ad esempio gli stati baltici, Lettonia, Lituania, Estonia, Bielorussia, Ucraina e tutti gli stati dell’Asia centrale, dal Turkmenistan al Kazakistan.

Questo avviene tra il 1991 e il 1994.

Crollo del comunismo e nuovi scenari

Perché è crollato il blocco comunista?

I segni della disgregazione c’erano ma fu un avvenimento abbastanza improvviso.

E’ principalmente è un crollo economico.

L’economia socialista non era in grado di evolversi e di arrivare al livello in cui era già arrivata l’economia capitalista.

Nella competizione tra Est e Ovest, tra capitalismo e socialismo, “vince” l’Ovest con il capitalismo.

Nel processo di modernizzazione e diversificazione dei prodotti, l’economia socialista, ossia gestita da un unico centro, non può tenere.

Rimane sempre più indietro e non riesce più a soddisfare il fabbisogno della popolazione.

In Cina dal 1989 il settore economico si apre e soprattutto dopo il crollo del blocco comunista apre il mercato al sistema capitalista.

Ora c’è un regime che sul piano teorico si rifà al comunismo ma a livello economico è un sistema capitalista.

E’ un diretto concorrente degli USA, una delle 3 più grandi economie mondiali.

Anche il Vietnam e Cuba si sono aperti nel loro piccolo.

Fine economica inevitabile.

L’hanno causata però eventi politici.

Protagonisti della fine della guerra fredda

Gli eventi del 1989 sono segnati da tre grandi protagonisti (un po’ come negli anni ‘60 con Kennedy, Crushev e Papa Giovanni XXIII): Ronald Regan, presidente americano, Gorbachov, presidente dell’URSS, e Papa Giovanni Paolo II.

Al potere contemporaneamente: il papa viene eletto nell’ottobre del 1978, Regan diventa presidente nel 1980 e rimarrà in carica fino al 1988 e Gorbachov diventa presidente dell’URSS nel 1986.

Prima di quegli anni ormai si erano rassegnati tutti al fatto che la guerra fredda doveva essere così e che era invitabile, bisognava mantenere una coesistenza perlomeno accettabile fra i due blocchi, non rientrare troppo nelle questioni dell’altro blocco.

Con l’avvento di questi tre protagonisti le cose cambiano: ognuno, nella propria sfera d’azione, inizia a dire che le cose non per forza devono andare così.

La guerra fredda in realtà può finire.

Giovanni Paolo II è Wojtyla, arcivescovo di Cracovia, quindi polacco, il più giovane papa ad essere eletto, il primo papa straniero dopo 500 anni.

Questa elezione sconvolse tantissimo: era straniero e veniva dalla Polonia, quindi da un paese sotto il regime comunista, era giovane, aveva poco meno di 50 anni, era una figura che non conosceva nessuno.

Fu questo papa il primo che parlò dal balcone di piazza S. Pietro, prima non era consuetudine.

Sentiva il desiderio di parlare.

Questo papa fu un problema per il blocco comunista: il blocco era assolutamente ateo, contro la chiesa cattolica, le chiese non erano libere, il papa però da Roma poteva fare e dire quello che vuole.

E’ per questo che il 13 maggio del 1981 gli fecero un attentato: l’esecutore fu un terrorista turco, ancora vivo, ma organizzato dai servizi segreti dei paesi dell’Est, la verità ufficiale non si sa ancora ma è evidente che cercarono di farlo fuori per eliminare una possibile minaccia.

Fu il primo papa a viaggiare tantissimo.

Il primo viaggio lo fece in Polonia: fu molto esplicito.

Lui si schierò chiaramente a favore di un sindacato di lavoratori polacco.

Rivolte iniziarono da Danzica dove c’erano i cantieri navali e da lì vi fu tutto un movimento di dissidenza e di protesta → principale antagonista del regime comunista.

Il Vaticano finanziò questa lotta.

La posizione del papa fece in modo che il presidente degli Stati Uniti e il presidente dell’URSS potessero arrivare al dialogo.

Mediazione del papa fra i due portò alla distensione fra i due paesi e poi al crollo del regime comunista.

Regan: era un attore di film western mediocre, poi è entrato in politica ed è diventato governatore della California.

Era un repubblicano, arriva dopo la presidenza di Carter disastrosa.

“Asse del male”: Regan identifica così il comunismo e poi Bush (figlio) riprende questo concetto per gli “stati canaglia” dopo l’11 settembre.

Voleva sconfiggere comunismo e allora iniziò ad alzare i toni e lanciò una serie di iniziative per contrapporsi all’URSS.

In questo rientra il discorso dello scudo stellare (andavano di moda le cose fantascientifiche, era appena uscito il primo film di Star Wars): sistema di missili per potersi difendere da un eventuale attacco dell’URSS → dimostra che gli Stati Uniti sono in grado di spendere di più per la difesa del loro paese e quindi URSS non è in grado di sostenere questa marcia avanti.

URSS: muore Brieznev nel 1982, salgono due 80enni e stanno al potere fino al 1986.

Gerontocrazia: chiamata dagli storici così perché appunto era governata da persone vecchie mentre Regan era giovane e riusciva a fare più cose.

Regan porta la guerra fredda sulla scala dell’aggressività.

Gorbachov e la perestrojka

Arriva Gorbachov e si ha una svolta: 1986, giovane, poco più di 50 anni, è ancora vivo, il più giovane leader della storia dell’URSS.

E’ consapevole che il blocco comunista finirà: questa è la grande differenza → realista, sa che la Russia perderà la guerra fredda perché il regime comunista non può competere con il regime capitalista.

Sale al potere e inizia a parlare di riforme: PERESTROJKA.

Politica di riforme, introduce libertà economica e politica.

Inizia a dialogare tanto con Regan e il papa.

Accordi per l’eliminazione dei missili: Gorbachov e Regan firmano due accordi per le riduzioni delle armi nucleari.

Gorbachov fa capire ai suoi alleati che non sarebbe più intervenuto per la loro sicurezza.

1988/89: fa capire chiaramente che non più prendersi la responsabilità degli altri stati e allora la gente prende coraggio e le manifestazioni aumentano.

Anniversario dei 40 anni della Germania Est: Gorbachov si trova fianco a fianco con il presidente della Germania Est e capiscono che sta finendo tutto perché la gente inneggia a Gorbachov che in questi anni è diventato il leader della democrazia.

Dalla primavera di Praga del 1968 è iniziato un movimento di dissidenza che metteva in dubbio le verità e le conquiste presunte del regime.

La gente si ribella non esplicitamente: il regime dice di fare una cosa ma la gente si rifiuta di farloe fa di testa sua.

Ci sono sempre più persone che non credono più nel regime comunista.

“Il potere dei senza potere” → quelli che non sono al potere, che non hanno niente hanno in realtà potere perché dicono la verità e alla fine la verità trionfa.

Più la gente vive nella verità e più il regime sprofonda perché basato sulla menzogna.

Questo crea una città parallela.

Cambiamento di mentalità ha portato al crollo economico e al crollo del regime.

Crollo dell'URSS e nuovi equilibri

Gorbachov però non voleva il crollo dell’URSS ma era quella di mantenere il comunismo ma facendo piano piano delle riforme graduali.

Questa cosa è risultata impossibile.

Ci si rende conto che il comunismo non può cambiare ma deve per forza crollare: Gorbachov si rende conto di questa cosa.

Nel 1992 Gorbachov subisce un colpo di stato da parte di un gruppo di militari che volevano ripristinare l’ortodossia comunista per come era prima.

Tentativo di riforma non ha avuto successo.

Crollo del regime comunista → fine della guerra fredda, del bipolarismo, dei due blocchi.

Uno dei più grandi storici contemporanei ha definito il 900 “il secolo breve” perché è compreso tra la prima guerra mondiale e la fine della guerra fredda (1914-1991).

Si aprono degli scenari completamente nuovi.

Scontro di civiltà e nichilismo

Due storici hanno teorizzato gli scenari post-guerra fredda:

- Francis Fukuyama, ancora vivo, nel 1992 scrive un testo che si chiama “La fine della storia” → la storia ha un processo lineare, ha un inizio e ha una fine, la fine è adesso ossia che con la fine della guerra fredda si sono chiuse tutte le dinamiche di cui scrivere e parlare.

La questione che ha dominato il 900 è finita, la storia andrà avanti ma in una maniera completamente diversa.

- Samuel Huntington, americano conservatore, considerato da molti di destra, morto da poco tempo, ha scritto “Uno scontro di civiltà” → il prossimo passo sarà uno scontro tra oriente e occidente.

Sotto il bipolarismo queste questioni erano rimaste ferme ma con il crollo dei blocchi queste tensioni si libereranno e determineranno il nostro presente.

Scontro di civiltà fra occidente a stampo cristiano-illuminista e l’Islam radicale, conquistatore.

Dopo l’11 settembre tantissimi diedero ragione ad Huntington.

“La rabbia e l’orgoglio” di Oriana Fallaci subito dopo le torri gemelle: dice le stesse cose di Huntington.

La storia non è finita però si è complicata.

Fukuyama aveva torto: oggi gli strumenti che avevamo per leggere la realtà sono saltati.

La realtà l’abbiamo sempre letta come la contrapposizione di due avversari in cui ognuno si crede dalla parte del giusto, ora invece non è più così.

E’ finita l’epoca della supremazia americana, che è durata almeno fino agli inizi del 2000.

Oggi non è più così tanto chiaro chi sia davvero la più grande economia mondiale ma sicuramente non ci sono più due schieramenti e basta ma ci sono altre forze in gioco.

Oggi gli USA non hanno più intenzione di esportare la democrazia nel mondo.

Soprattutto dopo la grande crisi economica del 2008 si sono ritirati.

Trump sta riprendendo da questo punto di vista una politica di maggior isolazionismo.

Questo ha determinato una crescita della Cina, una potenza che aspira al dominio mondiale che si vede molto nella politica coloniale in Africa.

Nuovo progetto di una nuova via della seta: progetto di infrastrutture e vie di comunicazione che collegherà la Cina all’Europa, a cui l’Italia ha aderito.

Economie emergenti sono ad esempio l’India e Brasile.

La fine dell’Iraq in medio oriente ha destabilizzato il quadro politico, la fine di Gheddafi in Libia ha destabilizzato, anche la guerra civile in Siria, la guerra dell’Arabia Saudita in Yemen.

Nello Yemen è in atto una guerra civile da almeno 5 anni e l’Arabia Saudita sta finanziando una delle due parti.

Qatar accusato di finanziare il terrorismo.

La Russia negli ultimi anni sta cercando di ritagliarsi un ruolo di importanza fondamentale nel mondo, il suo intervento diretto nella guerra in Siria lo fa capire.

Incerti rapporti con gli Stati Uniti, soprattutto fra Putin e Trump.

Rivalità con Turchia nelle questioni del medio oriente.

Iran è una potenza quasi nucleare che agisce in quella regione e che ha un’influenza notevole.

E’ impossibile predire cosa succederà in futuro ma si capisce bene che questo quadro mondiale è destabilizzato e incerto.

Scontro di civiltà: Al Qeida c’è ancora ma non è importantissimo, ora c’è l’Isis ma si pensa che si sia ritirato.

La mattina di Pasqua è stato fatto un attentato in Sri Lanka ed è stato rivendicato dall’Isis ma potrebbe essere di qualsiasi natura.

6 bombe contemporaneamente: se davvero è stato l’Isis significa che ha molti mezzi per colpire e quindi di fatto non si è ritirato.

Non bisogna mai abbassare la guardia perché a quanto pare la minaccia del terrorismo islamico non è ancora stata sconfitta.

Dall’11 settembre sono passati quasi 20 e in questo lasso di tempo si è capito che la teoria dello scontro di civiltà è completamente falsa e non regge più.

I musulmani non sono il problema, non è neanche una guerra di religione:

l’Islam non c’entra niente.

Terrorismo è legato più che altro ad un disagio esistenziale, culturale, economico delle nuove generazioni.

Il problema quindi non è lo scontro di civiltà ma è il nichilismo.

Nichilismo: dottrine che si facevano negatrici non solo di un determinato sistema di valori, ma anche, più radicalmente, della stessa esistenza di una realtà oggettiva.

Terrorismo islamico è vicino al terrorismo russo di fine 900.

Islamizzazione del nichilismo: nichilismo ha assunto una veste islamica.

Gli attacchi dei suprematisti bianchi hanno molto in comune con il terrorismo islamico adesso.

Ci sono molti punti di contatto.

Il vero nemico di adesso non sono i musulmani ma è il non senso delle azioni e il vuoto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la conseguenza principale del movimento del '68 in Italia?
  2. Il movimento del '68 in Italia ha portato alla nascita del terrorismo, che è stato una conseguenza diretta delle proteste e delle rivolte giovanili di quel periodo.

  3. Come ha influenzato il boom economico la società italiana del dopoguerra?
  4. Il boom economico ha trasformato la società italiana del dopoguerra, migliorando le condizioni di vita con l'accesso a beni come automobili, lavatrici e frigoriferi, simboli di benessere e consumismo.

  5. Qual è stato il ruolo della televisione nella società italiana degli anni '60?
  6. La televisione ha avuto un ruolo unificante nella società italiana degli anni '60, veicolando la cultura di massa e contribuendo all'omogeneizzazione linguistica e culturale del paese.

  7. In che modo il movimento studentesco del '68 ha influenzato il sistema educativo italiano?
  8. Il movimento studentesco del '68 ha messo in crisi il sistema educativo italiano, portando a proteste contro l'autorità accademica e richiedendo una maggiore democratizzazione e inclusività nelle scuole e università.

  9. Quali furono le conseguenze della strage di Piazza Fontana del 1969?
  10. La strage di Piazza Fontana del 1969 segnò la fine dell'innocenza del '68 e l'inizio del terrorismo rosso in Italia, alimentando teorie complottiste e tensioni politiche tra estremismi opposti.

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