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Concetti Chiave

  • Peppino Impastato, attivista siciliano, denunciò pubblicamente i crimini mafiosi nonostante la sua famiglia fosse collusa con la mafia.
  • Fondò Radio Aut, una radio libera attraverso la quale criticava apertamente la mafia, portando avanti la lotta per i diritti dei più deboli.
  • Fu assassinato nel 1978 e il suo omicidio venne falsamente presentato come un suicidio per screditare la sua figura.
  • Le poesie di Peppino Impastato riflettono la sua lotta interiore e il desiderio di giustizia, evidenziando temi di dolore e speranza.
  • Il suo discorso sulla bellezza promuove l'idea che la bellezza possa essere un'arma contro la rassegnazione e l'omertà.
In questo appunto di storia contemporanea di approfondisce la figura di Peppino Impastato, un coraggioso giovane siciliano che denunciò le prepotenze della mafia nel suo paese (egli stesso apparteneva ad una famiglia collusa con la mafia) e divenne megafono per tutti quegli uomini e quelle donne che dovevano sottostare silenziosamente alle prepotenze mafiose. Per questo motivo, la notte tra l’8 e il 9 maggio 1978, venne assassinato e il corpo venne ritrovato sui binari della ferrovia.
Il tragico episodio venne fatto passare come suicidio.

Indice

  1. Peppino Impastato: la vita di un antimafioso
  2. Le poesie di Peppino Impastato
  3. Il discorso sulla bellezza

Peppino Impastato: la vita di un antimafioso

Peppino Impastato nacque a Cinisi, in provincia di Palermo il 5 gennaio del 1948.  Vita e operato di Peppino ImpastatoLa sua famiglia era collusa con la mafia, infatti, lo zio e altri parenti erano mafiosi. Il padre stesso di Peppino poi, Luigi, era legato agli ambienti malavitosi e, a seguito delle attività antimafiose del figlio, lo cacciò di casa. Nel 1965 Peppino Impastato fondò il giornalino “L'idea socialista”, entrando a far parte anche del PSIUP, il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria. La madre del giovane, Felicia Impastato, nonostante lo stampo autoritario del marito, era silenziosamente dalla parte del figlio Peppino. Impastato nel portare avanti la sua attività antimafiosa si schierò con i disoccupati, gli edili e i contadini, ceti in fermento e sottomessi ai soprusi della mafia in Sicilia. Nel 1976 il ragazzo fondò il Movimento e Cultura e Radio Aut, una radio libera che lui stesso finanziava nella quale denunciava apertamente i crimini mafiosi, facendo nomi e cognomi. Nel 1978 si candidò per la lista di Democrazia Proletaria nell'ambito delle elezioni comunali. Per la sua attività contro la mafia, sostenuta anche attraverso Radio Aut, Peppino Impastato fu ucciso nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, l’omicidio però venne inscenato come un attentato suicidio, infatti si volevainfangare l'immagine pulita del giovane di Cinisi. Per avvalorare l’ipotesi i suoi assassini posero una carica di tritolo sotto il suo corpo, che fu trovato sui binari della ferrovia. Il depistaggio riuscì, tanto che le forze dell'Ordine e la Polizia archiviarono il caso come “attentato suicida”, affermando di avere trovato anche una lettera dello stesso Impastato in cui egli spiegava le sue intenzioni. In realtà si scoprì che il ragazzo scrisse la lettera molti mesi prima dalla sua morte. La morte di Peppino Impastato non sarebbe rimasta impunita, data la strenua battaglia della madre Felicia per trovare la verità.
Per ulteriori approfondimenti su Peppino Impastato vedi qui

Le poesie di Peppino Impastato

Esistono numerose frasi e poesie di Peppino Impastato, tra queste, riportiamo la poesia “E venne da noi un adolescente”:
E venne da noi un adolescente
dagli occhi trasparenti
e dalle labbra carnose,
alla nostra giovinezza
consunta nel paese e nei bordelli.
Non disse una sola parola
nè fece gesto alcuno:
questo suo silenzio
e questa sua immobilità
hanno aperto una ferita mortale
nella nostra consunta giovinezza.
Nessuno ci vendicherà:
la nostra pena non ha testimoni.
Tra le altre poesie che egli scrisse, “Fiore di campo”:
Fiore di campo nasce
dal grembo della terra nera,
fiore di campo cresce
odoroso di fresca rugiada,
fiore di campo muore
sciogliendo sulla terra
gli umori segreti.
La terza poesia che riportiamo è “Lunga è la notte”:
Lunga è la notte
e senza tempo.
Il cielo gonfio di pioggia
non consente agli occhi
di vedere le stelle.
Non sarà il gelido vento
a riportare la luce,
nè il canto del gallo,
nè il pianto di un bimbo.
Troppo lunga è la notte,
senza tempo,
infinita.
Per ulteriori approfondimenti sulla mafia vedi qui

Il discorso sulla bellezza

Per quanto riguarda i discorsi di Peppino Impastato, ne riportiamo un estratto, in cui il tema è la rassegnazione e il silenzio omertoso in cui purtroppo vive la gente che si ritrova impotente contro le prepotenze mafiose. A questa gente, andrebbe insegnata la bellezza, come recita il suo discorso: "Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore."
Sulla vita di Peppino Impastato è stato scritto molto e girato un film, diretto da Marco Tullio Giordana e interpretato dal famoso attore Luigi Lo Cascio, “I Cento Passi”. Il film e la coraggiosa vita di Peppino Impastato sono stati fonte di ispirazione anche per canzoni come l’omonima “I cento passi”, composta e cantata dalla band modenese “Modena City Ramblers”.
Per ulteriori approfondimenti su Peppino Impastato vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Chi era Peppino Impastato e quale fu il suo contributo nella lotta contro la mafia?
  2. Peppino Impastato era un giovane siciliano nato a Cinisi, noto per la sua coraggiosa opposizione alla mafia, nonostante la sua famiglia fosse collusa con essa. Fondò il giornalino "L'idea socialista" e la radio libera Radio Aut, attraverso cui denunciava i crimini mafiosi.

  3. Come è stato inscenato l'omicidio di Peppino Impastato?
  4. L'omicidio di Peppino Impastato fu inscenato come un attentato suicida. Gli assassini posero una carica di tritolo sotto il suo corpo sui binari della ferrovia, e fu trovata una lettera che sembrava indicare un suicidio, ma in realtà era stata scritta mesi prima.

  5. Qual è il significato delle poesie di Peppino Impastato?
  6. Le poesie di Peppino Impastato, come "E venne da noi un adolescente" e "Fiore di campo", esprimono temi di giovinezza, dolore e resistenza, riflettendo la sua lotta interiore e la sua opposizione alla mafia.

  7. Qual era il messaggio principale del discorso sulla bellezza di Peppino Impastato?
  8. Il discorso sulla bellezza di Peppino Impastato sottolineava l'importanza di insegnare la bellezza per combattere la rassegnazione, la paura e l'omertà, promuovendo curiosità e stupore contro l'abitudine e la sottomissione.

  9. Quali opere sono state ispirate dalla vita di Peppino Impastato?
  10. La vita di Peppino Impastato ha ispirato il film "I Cento Passi" diretto da Marco Tullio Giordana e la canzone omonima dei Modena City Ramblers, che celebrano il suo coraggio e la sua lotta contro la mafia.

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