Concetti Chiave
- Nel periodo post-armistizio, si formò il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) con l'adesione di vari partiti antifascisti, e si verificarono importanti cambiamenti politici, incluso l'abdicazione di Vittorio Emanuele II.
- Il governo italiano attraversò diverse fasi di ricostruzione, culminando nel referendum del 1946 che istituì la Repubblica, con la Democrazia Cristiana (DC) come forza politica principale.
- La nuova Costituzione italiana, entrata in vigore nel 1948, stabilì un sistema democratico con divisione dei poteri e un forte accento sullo Stato Sociale.
- Il quarto governo De Gasperi segnò un'importante fase di politica estera, aderendo al piano Marshall e alla NATO, rafforzando l'influenza americana in Italia durante la Guerra Fredda.
- Negli anni successivi, l'Italia sperimentò un significativo sviluppo economico, con riforme agrarie e fiscali, e partecipò alla creazione della Comunità Economica Europea (CEE) nel 1957.
Indice
- Formazione del CLN e abdicazione del re
- Contrasti e svolta di Salerno
- Linee programmatiche dei partiti antifascisti
- Nascita della CGIL e ripresa di Confindustria
- Governi post-bellici e referendum del 1946
- Costituzione italiana e sistema politico
- Secondo e terzo governo De Gasperi
- Quarto governo De Gasperi e trattato di pace
- Quinto governo De Gasperi e politica estera
- Politica interna e riforme economiche
- Dopo De Gasperi e sviluppo economico
Formazione del CLN e abdicazione del re
dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943:
- si formò un Comitato di liberazione nazionale(CLN) al quale aderirono i partiti antifascisti: Democrazia Cristiana (DC), Partito comunista (PCI), partito socialista di unità operaia (PSIUP), partito liberale( PLI), democrazia del lavoro e partito d'azione.
- l'avversione verso il monarca crebbe con l'opinione che il re fosse stato complice dell'avvento del regime, così Vittorio Emanuele II abdicò a favore del figlio Umberto
Contrasti e svolta di Salerno
- il CLN entrò in contrasto con il governo Badoglio, ma Togliatti risollevò la situazione con la "svolta di Salerno" dove propose di concentrare le forze non verso l'avversione alla monarchia ma alla sconfitta del nazifascismo. questo favorì la nascita di un governo Badoglio con la collaborazione del CLN , che verrà sostituito nel 1944 per volere degli Usa da Bonomi.
Linee programmatiche dei partiti antifascisti
linee programmatiche e scopi dei vari partiti :
- PCI : guidato da Togliatti ed inserito in stretto legame con il fronte internazionale proletario di Stalin, compresero che non era il momento di mirare ad una "dittatura del proletariato" ma prima di tutto bisognava istituire una democrazia, che fosse una "democrazia progressiva", diversa da quella "borghese" proposta dai liberali.
-PSIUP: guidato da Nenni vedeva al sue interno 2 fronti contrapposti: riformisti, favorevoli ad un'apertura verso il PCI ed una collaborazione con le sinistre occidentali sotto la guida dell'URSS, e i massimalisti che al contrario volevano mantenere la totale autonomia e diffidavano dalla Russia. Tale divisione internò portò alla scissione nel 1947 del partito in partito socialista dei lavoratori italliani (PSLI, che poi sarebbe diventato nel 1951 PSDI) guidato da Saragat , e PSI guidato sempre da Nenni.
- DC: guidata da De Gasperi che mirava ad una democrazia rappresentativa basata sui valori cristiani, apparì come il partito moderato appoggiato da Chiesa e Usa, e ciò comportò un gran consenso sia tra i contadini che tra la piccola borghesia, rappresentava inoltre l'unico partito che si poteva opporre alle sinistre così da contenere il pericolo rivoluzionario.
- Partito d'azione : guidato da Rosselli, nato dal movimento Giustizia e Libertà importante protagonista nella Resistenza, promuoveva una rivoluzione democratica sulla base di ideologie liberaldemocratiche che vedeva come soluzione il federalismo europeo e racchiudeva favorevoli ad una democrazia-repubblicana e seguaci del socialismo. A causa del suo carattere elitario trovò appoggio solo tra i ceti alti.
- PLI : formato da molti personaggi del regime prefascista
- repubblicani: miravano soprattutto all'opposizione alla monarchia e non alla costituzione di una vera democrazia
-monarchici: potevano contare su un vasto appoggio nel Sud Italia
Nascita della CGIL e ripresa di Confindustria
-oltre alla formazione del CLN, dalla collaborazione tra socialisti, cattolici e comunisti nacque anche nel 1944 la Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL) guidata da Giuseppe Di Vittorio. Quest'unità sindacale si sarebbe disgregata nel 1948, al quinto governo De Gasperi, con la separazione della componente cattolica che fondò la Confederazione italiana sindacati dei lavoratori (CISL) e quella socialista che fondò l'Unione italiana del lavoro (UIL).
- Confindustria riprese vita.
Governi post-bellici e referendum del 1946
dopo il 1945:
- sul piano politico: al governo Bonomi seguì un esecutivo guidato da Parri, leader del partito d'azione. Questo governo fu sfiduciato dal PLI nel novembre del 1945 e ciò comportò alla formazione di un ulteriore nuovo governo di collaborazione tra partiti con a capo De Gasperi ( esponente della DC), Togliatti come ministero della Giustizia ( esponente del PCI) e Nenni come vicepresidente (esponente de PSIUP). All'ordine del giorno per tale governo c'era la necessità di completare il processo di epurazione dello Stato dagli esponenti fascisti e la restaurazione dell'autorità. Questo primo governo De Gasperi terminò con il referendum sulla forma di governo del 2 giugno 1946 in cui vinse la repubblica e fu eletta un'Assemblea Costituente, dove la DC ebbe la maggioranza seguita da PSIUP e PCI. nacquero inoltre 2 nuovi partiti: Il movimento antipartitico dell'uomo qualunque, fondato dal commediografo Giannini, che comportò un calo di consensi alla DC e che ebbe vita breve ma è emblema di come la scena politica italiana vedeva sempre più come protagonisti grandi partiti di massa, e il Movimento sociale italiano (MSI) di stampo fascista e monarchico.
- sul piano economico:
⦁ crollo della produzione : la maggior parte delle industrie e delle vie di comunicazione e trasporto erano state distrutte dalla guerra
⦁ il razionamento, necessario a causa dell'insufficanza di provigioni alimentari, comportò anche lo sviluppo di una "borsa nera", o mercato nero.
⦁ inflazione altissima
⦁ al Sud i braccianti occupavano e rivendicavano le terre mentre la mafia cresceva come organizzazione criminale.
⦁ al Nord si dovvette pplicare il Codice penale militare di guerra con conseguente pena di morte : i partigiani rifiutavano di consegnare le armi ed erano frequentissime azioni di vendetta contro coloro che erano stati vicini al regime.
Costituzione italiana e sistema politico
la costituzione e l'assetto politico italiano:
-la costituzione italiana entrò in vigore il 1 gennaio 1948. essa si basava su 3 grandi ideologie insediate nella cultura italiana : cattolica, marxista e democratico-liberale. con essa lo stato diveniva uno "Stato Sociale" che si occupa e garantisce il benessere della persona ed opera a tale scopo. la carta del 1948 prevede un iter rigido per la sua modifica ed è tutt'oggi il testo fondamentale della repubblica. la prima parte della costituzione tratta dei diritti e dei doveri del cittadino mentre nella seconda parte è regolata la struttura e il potere dello stato.
-il sistema istituzionale italiano è costituito sulla base della divizione dei poteri tra i vari organi dello stato, soprattutto al fine di scongiurare il rischio di una presa di potere autoritario:
⦁ il potere legislativo è affidato al Parlamento costituito dal Senato e dalla Camera dei deputati, eletti a suffragio universale, elegge il Presidente della Repubblica.
⦁ il potere esecutivo è affidato al governo costituito dai ministri e dal presidente del Consiglio dei ministri.
⦁ il potere giudiziario è affidato alla Corte Costituzionale.
⦁ al presidente della repubblica spetta il compito di nominare i ministri , sciogliere le camere, promulgare le leggi, nominare il presidente del Consiglio e guida il Consiglio superiore della magistratura.
⦁ il Consiglio superiore della magistratura controlla la magistratura ed è totalmente indipendente da qualsiasi forza e corrente politica.
⦁ il decentramento del potere è favorito anche dalla creazione di istituzioni autonome e decentrate quali le Regioni e le Provincie.
⦁ il cittadino è chiamato ad esprimere la propria opinione riguardo a leggi del Parlamento attraverso il referendum abrogativo.
Secondo e terzo governo De Gasperi
il secondo e terzo governo De Gasperi:
-dopo la nascita dell'Assemblea Costituente si diede vita al secondo governo De Gasperi e poi ad un terzo nel 1947 in seguito alla scissione del PSIUP in PSLI e PSI, costituito sempre dalla collaborazione tra cattolici, comunisti e socialisti. All'alba della divisione tra USA e URSS, De Gasperi si pose dalla parte degli americani in quanto la DC era stata sempre fortemente aiutata da tale potenza ed essi avevano stanziato un piano di aiuti finanziari per la ricostruzione del paese. per accedere a tale finanziamento però il governo italiano doveva escludere dall'esecutivo le sinistre. Tale esclusione portò il 31 maggio 1947 alla nascita del quarto governo De Gasperi , non più caratterizzato dalla collaborazione tra partiti antifascisti ma guidato da esponenti della DC.
- durante tale governo si tenne la conferenza a Parigi sul trattato di pace firmato il 10 febbraio 1947, dove si decretò che l'Italia in quanto paese sconfitto dovesse pagare 300 milioni di dollari e perdeva i territori delle colonie, de Dodecaneso e dell'Albania. Trieste invece fu divisa in Zona A , anglo-americana e Zona B ,jugoslava.
Quarto governo De Gasperi e trattato di pace
il quarto governo De Gasperi:
- Togliatti di fronte all'esclusione del Pci dall'esecutivo non reagì con uno scontro frontale ma si pose alla guida dell'opposizione:
⦁ aderì al Kominform.
⦁ costitu, in vista delle elezioni del 1948, insieme al PSI di Nenni il Fronte Popolare
-il governo:
⦁ La DC per ottenere maggiori consensi si aprì ai socialisti di Saragat: il governo era guidato da DC, PSLI,PLI,PRI.
⦁ Luigi Einaudi in quanto ministro delle finanze riuscì a ridurre notevolmente il deficit di bilancio dello stato.
⦁ l'Italia firma nel febbraio 1948 il trattato d'amicizia con gli USA ed aderì al piano Marshall, prendendo così posizione nel contesto della guerra fredda nella sfera d'influenza americana e rappresentando un tassello importante per il contenimento del comunismo in europa. Tale scelta di posizione fu ben vista dall'opinione pubblica e diminuiva sempre di più il consenso verso le sinistre dopo l'occupazione della Cecoslovacchia da parte dell'URSS.
Quinto governo De Gasperi e politica estera
quinto governo De Gasperi:
- nasce dalle elezioni del 1948 dove la DC vince con una grande maggioranza contro il Fronte Popolare. tale vittoria fu favorita dal crescente sentimento anticomunista e dalla scarsa fiducia dell'opinione pubblica nel PCI visto più come un ericolo che come un garante per la democrazia. Il PSI infatti a causa dell'adesione al Fronte Popolare col PCI perse gran parte dei consensi. Per la divisione tra forze di centro al governo e sinistre e MSI all'opposizione gli anni che vanno dal 1948 al 1950 sono definiti epoca del "Centrismo"
- il governo vedeva come presidente della repubblica Luigi Einaudi e del consiglio sempre De Gasperi.
- nel 1948 l'attentato a Togliatti scatenò numerose rivolte che destabilizzarono notevolmente il governo, ma che furono spente con la collaborazione delle forze sindacali.
- la dicotomia centro al governo e sinistre all'opposizione comportò anche la rottura dell'unità sindacale.
-politica estera :
⦁ l'Italia nel 1949 aderì alla NATO.
⦁ nel 1949 aderì al Patto Atlantico
⦁ nel 1951 si associò alla Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA)
⦁ i fondi del Piano Marshall furono utilizzati per finanziare le importazioni di beni alimentari a minor costo.
Politica interna e riforme economiche
-politica interna:
⦁ l'IRI fu rilanciato
⦁ l'AGIP ripartì grazie alla scoperta di giacimenti in Val Padana
⦁ si ripropose un controllo statale dell'economia.
⦁ nel 1951 fu istituita la Cassa per il Mezzogiorno per incrementare lo sviluppo del sud
⦁ riforma agraria e ridistribuzione delle terre che favorì la nascita di piccoli proprietari terrieri e coltivatori diretti, nonostante il fenomeno dell'urbanizzazione. ciò assicurò l'appoggio alla DC della classe contadina e medio borghese, ma causò l'ostilità degli ex latifondisti.
⦁ riforma fiscale Vanoni cambiò il sistema di retribuzione delle tasse
⦁ il piano casa Fanfani favorì l'edilizia popolare risolvendo il grave problema degli sfollati.
⦁ in vista delle elezioni del 1953 fu varata una nuova legge elettorale definita dall'opposizione "legge truffa". essa prevedeva un meccanismo di assegnazione dei seggi maggioritario e mirava a garantire la governabilità.Questa legge portò alla caduta di De Gasperi che nonostante la vittoria delle elezioni non ottenne la fiducia al governo.
Dopo De Gasperi e sviluppo economico
dopo De Gasperi:
- il fallimento della legge elettorale del 1953 portò al ritiro del leader democristiano sostituito da Fanfani, e al susseguirsi di governi istabili in una situazione di totale ingovernabilità. questa situazione si risolse soltanto con un'apertura della DC a sinistra verso il PSI di Nenni, ma non verso il PCI mal visto dagli USA che appoggiavano la DC.Il "disgelo costituzionale" e la collaborazione furono contribuiti dall'elezione di Gronchi ( sponenente della sinistra democristiana) come presidente della Repubblica.
- nel 1957 l'Italia aderì alla Comunità economica europera (CEE)
- ci fu un notevole sviluppo economico seguito da una maggiore partecipazione dello stato nelle questioni economiche , che portò nel 1956 alla nascita del ministero delle partecipazioni statali e del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL). ci fu anche un tentativo di costruire un importante polo industriale al sud.
- Enrico Mattei divenne presidente dell'ENI nel 1953: egli propose una contrattazione diretta con i paesi produttori di risorse energetiche senza la mediazione delle "7 sorelle". ciò avrebbe portato ad una notevole indipendenza dell'Italia sul piano energetico.
- nel 1956 entrò in funzione la Corte Costituzionale .
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali partiti che aderirono al Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943?
- Quali furono le conseguenze politiche del referendum del 2 giugno 1946 in Italia?
- Come si sviluppò la situazione economica italiana dopo la Seconda Guerra Mondiale?
- Quali furono le principali riforme interne durante il quinto governo De Gasperi?
- Quali furono i principali sviluppi internazionali dell'Italia tra il 1948 e il 1958?
I principali partiti che aderirono al CLN furono la Democrazia Cristiana (DC), il Partito Comunista Italiano (PCI), il Partito Socialista di Unità Proletaria (PSIUP), il Partito Liberale Italiano (PLI), la Democrazia del Lavoro e il Partito d'Azione.
Il referendum del 2 giugno 1946 portò alla vittoria della repubblica e all'elezione di un'Assemblea Costituente, con la Democrazia Cristiana che ottenne la maggioranza, seguita da PSIUP e PCI.
Dopo la guerra, l'Italia affrontò un crollo della produzione industriale, un alto tasso di inflazione e il razionamento delle provviste alimentari, che portò allo sviluppo di un mercato nero.
Durante il quinto governo De Gasperi, furono rilanciati l'IRI e l'AGIP, istituita la Cassa per il Mezzogiorno, attuata una riforma agraria e fiscale, e promosso il piano casa Fanfani per l'edilizia popolare.
L'Italia aderì alla NATO nel 1949, al Patto Atlantico, alla CECA nel 1951, e alla CEE nel 1957, posizionandosi nella sfera d'influenza americana durante la Guerra Fredda.