Concetti Chiave
- Nel Novecento, concetti come ideologia, propaganda, confino ed esilio hanno profondamente influenzato la società, portando a significativi cambiamenti storici.
- Il termine "ideologia" nacque in Francia e si riferisce a un insieme di idee che orientano comportamenti sociali, economici o politici, spesso associato ai regimi totalitari del XX secolo.
- La "propaganda" è l'arte di diffondere idee per persuadere le masse, spesso utilizzata dai regimi totalitari per manipolare l'opinione pubblica, come descritto nel romanzo "1984" di George Orwell.
- Il "confino" era una misura restrittiva italiana che obbligava i sospetti a vivere lontano dai loro luoghi di residenza per prevenire reati, usato anche per scopi politici durante il fascismo.
- "Esilio" indica l'allontanamento dalla propria terra, una pratica storica adottata dagli antichi greci e romani come alternativa alla pena di morte per gravi delitti.

concetti socio-culturali del Novecento
Durante il Novecento alcuni concetti fondamentali hanno segnato il percorso storico, concetti come: ideologia; propaganda; confino ed esilio, che hanno mutato la visione socio culturale degli individui, portando talvolta a sconvolgimenti storici significativi.
per un ulteriore approfondimento sui principali avvenimenti storici del Novecento vedi anche qua
Ideologia
Il termine “ideologia” venne adoperato per la prima volta in Francia dal deputato Destutt De Tracy, il quale se ne servì per denominare una nuova scienza che aveva come scopo quello di studiare l’origine delle idee.
In seguito alla nascita di questa disciplina si sviluppò una corrente di pensiero detta “Idéologie”, i cui membri tentarono di applicare i metodi della scienza moderna allo studio dell’uomo e della società e si dedicarono a ricerche sul rapporto tra corpo e mente, sul linguaggio e sull’economia. Nel corso del novecento, il concetto di ideologia è stato adoperato per indicare qualsiasi insieme di idee o valori finalizzati a orientare comportamenti sociali, colturali, economici o politici degli individui. Parallelamente a questo significato generico, il termine ne ha conservato uno più specifico, riferito a dottrine e movimenti politici precisi, in particolare i regimi totalitari (comunismo, nazismo e fascismo) accomunati da alcune caratteristiche, come il tentativo di trasformare totalmente la società e l’uomo secondo un preciso modello; l’intensa partecipazione emotiva dei militanti, spesso simile alla fede religiosa e il ruolo-guida di un partito dotato di una ferrea organizzazione.
per un ulteriore approfondimento sulle ideologie del Novecento vedi anche qua
Propaganda
Il termine “propaganda” presenta una storia linguistica articolata. Il vocabolo venne adoperato per la prima volta come forma verbale nella denominazione latina “Congregatio de propaganda fide”, un’organizzazione istituita dalla Chiesa cattolica nel 1622 con l’obiettivo di diffondere la fede. A partire dal XVIII secolo il termine è stato utilizzato come sostantivo per indicare ogni organizzazione che svolgesse attività analoghe all’istituzione fondata dalla Chiesa cattolica; attualmente il vocabolo viene impiegato, sempre come sostantivo, per designare i contenuti e i messaggi diffusi dalle organizzazioni di questo tipo al fine di persuadere il maggior numero di persone ad aderire ad una determinata idea o ideologia. Per comprendere pienamente l’accezione odierna del termine, bisogna risalire all’etimologia latina del vocabolo: esso significa appunto coltivare, seminare, diffondere. In epoca moderna, il termine ha assunto un’accezione negativa poiché le forme di propaganda più efficaci del XX secolo sono state associate ai regimi totalitari, nello specifico quello nazista in Germania e quello fascista in Italia, in cui i mezzi di comunicazione venivano adoperati con il deliberato scopo di manipolare la coscienza del popolo e di prevenire ogni forma di dissenso, inducendo quasi inconsciamente i cittadini ad aderire all’ideologia del regime. Inoltre. Questo procedimento, che comporta la diffusione di notizie alterate o talvolta persino di pure invenzioni, può condurre in molti casi all’omologazione o all’annullamento di ogni forma di pensiero individuale., come descritto ad esempio nel romanzo1984 di George Orwell in cui l’autore immagina gli effetti estremi che colpirebbero una società in balia di una macchina propagandistica finalizzata ad annientare ogni valore umano e ogni istinto in modo da trasformare l’individuo in un vero e proprio automa assoggettato alla volontà del governo.
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Confino
Il confino, introdotto in Italia dalla legge Pica del 1863, è un provvedimento imposto dalla polizia, dichiarato illegale dopo l’aborrimento del regime fascista, consistente nell’obbligo imposto al condannato di dimorare in un luogo lontano da quello abituale di residenza o da quello del reato commesso. Questa pratica era finalizzata a prevenire l’esecuzione di reati da parte di persone ritenute sospette che però non avessero ancora compiuto atti punibili attraverso il carcere. Il confino fu tuttavia anche uno strumento di controllo sociali, imposto a chiunque assumesse atteggiamenti ritenuti sconvenienti o immorali. A questo tipo di confino, definito confino comune, fu affiancato durante gli anni del regime fascista il cosiddetto confino politico, irrogato per motivi politici, cioè per impedire la propaganda ostile al regime da parte di persone che non avessero commesso reati contro l’ordine pubblico.
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Esilio
Il termine “esilio” deriva dal latino exilium, derivato da exul (esule), vocabolo composto da ex, fuori, e solu, terra: esso indica appunto l’allontanamento dalla propria terra. Questa pratica, oggi abolita, fu già attuata dagli antichi greci e romani. Secondo il diritto greco, la pena dell’esilio veniva inflitta a chi si macchiava di un delitto particolarmente grave, come ad esempio il parricidio, e poteva essere scelta dal condannato come alternativa alla pena di morte, diventando quindi un diritto. La pratica di un’usanza simile è attestata per i romani da Polibio, il quale la descrive come degna di lode e di menzione, sostenendo che al reo è concesso di allontanarsi volontariamente per recarsi a Napoli, Tivoli o qualsiasi altra città federale. L’esilio si fonda dunque sull’idea di liberazione da una minaccia e rappresenta un ideale importante sia per la cultura romana che per quella greca.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "ideologia" e come si è evoluto nel Novecento?
- Come si è sviluppato il concetto di "propaganda" e quale ruolo ha avuto nel XX secolo?
- Che cos'è il "confino" e come veniva utilizzato durante il regime fascista in Italia?
- Qual è l'origine e il significato del termine "esilio"?
- In che modo la propaganda è stata rappresentata nel romanzo "1984" di George Orwell?
Il termine "ideologia" fu usato per la prima volta in Francia da Destutt De Tracy per indicare una scienza che studia l'origine delle idee. Nel Novecento, è stato utilizzato per descrivere insiemi di idee che orientano comportamenti sociali e politici, spesso associati a regimi totalitari come comunismo, nazismo e fascismo.
La "propaganda" ha origini nel termine latino "Congregatio de propaganda fide" e si è evoluta per indicare la diffusione di idee per persuadere le masse. Nel XX secolo, ha assunto una connotazione negativa, associata ai regimi totalitari che manipolavano l'opinione pubblica per sostenere l'ideologia del regime.
Il "confino" era un provvedimento che obbligava i condannati a risiedere lontano dalla loro abituale residenza. Durante il regime fascista, fu usato come strumento di controllo sociale e politico per impedire la propaganda ostile al regime.
Il termine "esilio" deriva dal latino "exilium" e indica l'allontanamento dalla propria terra. Era una pratica usata dagli antichi greci e romani come alternativa alla pena di morte, rappresentando un ideale di liberazione da una minaccia.
Nel romanzo "1984" di George Orwell, la propaganda è descritta come una macchina che annienta valori umani e istinti, trasformando gli individui in automi sottomessi alla volontà del governo, illustrando gli effetti estremi di una società dominata dalla propaganda.