Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Gli anni Venti videro significativi cambiamenti sociali e culturali in Europa e Stati Uniti, con esperimenti artistici e letterari influenzati da eventi storici e sociali.
  • Movimenti artistici come il Dadaismo e il Cubismo emergono, esprimendo l'insicurezza del periodo attraverso forme non convenzionali e dissonanze.
  • Il crescente interesse per la psicologia di Freud influenzò la letteratura, mentre opere come "The Waste Land" di T.S. Eliot divennero simboli del periodo.
  • I regimi fascisti in Italia, Spagna e Germania osteggiarono l'arte moderna, promuovendo invece forme artistiche nazionali tradizionali.
  • La scienza trovò difficoltà nei paesi totalitari, mentre nei paesi democratici progredì, evidenziando una tensione tra fedeltà nazionale e responsabilità globale.

Indice

  1. Cambiamenti sociali e culturali
  2. Rivoluzione artistica e letteraria
  3. Conflitti e ideologie emergenti
  4. Influenza dei regimi totalitari
  5. Scienza e dilemmi morali

Cambiamenti sociali e culturali

Gli anni Venti del XX secolo furono contrassegnati da fatti molto significativi per le conseguenze che ebbero ben presto nella cultura. In Germania, una grande rivoluzione sociale interessò la classe media e la decadenza morale fece delle grandi città degli inimmaginabili centri del vizio. Negli Stati Uniti l’esperimento del proibizionismo portò ad ogni sorta di mali sociali. In Francia, si susseguirono scandali politici, mentre in Inghilterra i contrasti fra capitale e lavoro culminarono nel grande sciopero del 1925. L’India fu sconvolta continuatamente da disordini e tumulti mentre il Mahatma Gandhi lottava per cacciare gli Inglesi dal paese e per arrestare l’industrializzazione. La cultura europea vide i più strani esperimenti letterari ed artistici. Il terremoto della guerra appena finita e la depressione economica sconvolsero il vecchio ordine e si può tranquillamente affermare che esisteva une forte affinità fra i sistemi dei gangster e quelli degli scioperanti o delle leghe fasciste. Non è un caso che il maresciallo Goering, il tristemente celebre criminale di guerra tedesco, al solo sentire parlare di “cultura”, poneva mano alla pistola. L’artista si separa sempre più dal pubblico e si crea una vera e propria mania per i gruppi di artisti legati da interessi segreti o non chiari che si dedicavano a complicati sforzi espressivi che soltanto in pochi erano in grado di apprezzare e incomprensibili al resto del pubblico.

Rivoluzione artistica e letteraria

Nella poesia, nella musica, nella pittura e nella scultura, le linee armoniose delle forme tradizionali vennero ritenute incapaci di rappresentare l’insicurezza e l’inquietudine del momento. La visione della realtà poteva essere espressa meglio con le dissonanze e con il verso libero. Sorgono così movimenti quali il Dadaismo e il Cubismo che portarono al Surrealismo in cui viene proclamata l’assurdità dell’arte e la coincidenza dei contrari. In letteratura si ebbe un crescente interesse per la psicologia di Freud, mentre James Joyce impiegò ben sedici anni a scrivere l’opera Finnegans Wake (= La veglia di Finnegans) che la maggior parte dei lettori trovò incomprensibile. Soltanto T.S. Eliot poté cogliere il vero aspetto del tempo con l’opera The Waste Land (= La terra desolata) e The Hollow Men (= Gli uomini vuoti), molto più accessibili al vasto pubblico.

Conflitti e ideologie emergenti

Nella cultura europea continuarono a svilupparsi i conflitti esistenti già prima della guerra mondiale (pressioni sulle risorse mondiali dei beni di consumo e di ricchezze, trasformazione della geografia umana, spinta esplosiva dell’emigrazione, sviluppo della produzione industriale con tutti i problemi ad essa legata nella massa popolare), esasperati da reazioni in senso anti-nazionalistico. Se da un lato, continua la rivolta contro tutto ciò che è intellettuale con la ricerca di stili sempre nuovi e sempre più primitivi, dall’altro la perdita del carattere nazionale del pensiero e dell’arte determina l’abbandono dei valori tradizionali e delle forme convenzionali che porta alla letteratura non impegnata. Accanto alla rivolta contro il nazionalismo si ha la simpatia verso l’ideologia socialista e comun ista, di cui è simbolo lo scrittore francese André Gide. A poco a poco, riprese vigore il concetto di “littérature engagée”, mentre il realismo di Zola, ritenuto superato intorno agli anni Venti, ritornò in auge nella forma di romanzo “proletario”. Un esempio di ciò ci è fornito da L’opera da tre soldi di Kurt Wiel del 1928. Inoltre, sotto la spinta della crisi economica mondiali, molti scrittori si interessano della disoccupazione di massa e dello squallore delle baraccopoli, conseguenza dell’espansione industriale.

La cultura popolare è caratterizzata dallo sport di massa, dai giochi d’azzardo, dal jazz e dalle feste. Comunque, non tutto fu negativo poiché i risultati più duraturi si ebbero ogni volta che gli sforzi degli artisti vennero a coincidere con le reali esigenze della società. È il caso dello stile più funzionale inventato da Gropius o dei grattacieli e dei ponti costruite in tale periodo in America.

Influenza dei regimi totalitari

In Italia, in Spagna e in Germania i regimi fascisti, fin dagli inizi mostrarono una grande ostilità nei confronti delle correnti dell’arte moderna che essi consideravano come indice di decadenza; per questo motivo, i regimi si sforzarono di sollecitare la riaffermazione delle forme artistiche nazionali tradizionali, ma non si rendevano conto che lo spazio riservato alla libera iniziativa era ormai veramente molto ridotto a causa dell’atmosfera paralizzante creata dallo stato di polizia. A questo proposito, è opportuno ricordare il famoso autodafé voluto da Goebbels, uno dei più importanti gerarchi nazisti che condannò alle fiamme le opere di Einstein, Proust, Freud, Marx, Gide e J. London con l’obiettivo di affermare la concezione totalitaria della cultura.

Scienza e dilemmi morali

Anche la scienza, pur conservando un carattere fondamentalmente internazionale, incontrò ostacoli sempre maggiori nei paesi totalitari, mentre in quelli democratici poté progredire molto facilmente. Soltanto dopo il 1945, a seguito del lancio della bomba H su Hiroshima, gli scienziati sollevarono una forte perplessità fra dovere di fedeltà alla nazione e doveri verso l’umanità in generale. La stessa perplessità aveva interessato gli uomini di lettere venti anni prima.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze culturali significative degli anni Venti in Germania e negli Stati Uniti?
  2. In Germania, una rivoluzione sociale portò alla decadenza morale delle città, mentre negli Stati Uniti il proibizionismo causò mali sociali.

  3. Come si manifestò la crisi culturale in Europa dopo la Prima Guerra Mondiale?
  4. La crisi culturale si manifestò attraverso esperimenti artistici e letterari, con movimenti come il Dadaismo e il Cubismo, e un crescente interesse per la psicologia di Freud.

  5. Quali furono le reazioni dei regimi fascisti nei confronti dell'arte moderna?
  6. I regimi fascisti in Italia, Spagna e Germania mostrarono ostilità verso l'arte moderna, considerandola decadente, e cercarono di riaffermare le forme artistiche nazionali tradizionali.

  7. Quali furono le sfide affrontate dalla scienza nei paesi totalitari rispetto a quelli democratici?
  8. Nei paesi totalitari, la scienza incontrò ostacoli maggiori, mentre nei paesi democratici poté progredire più facilmente.

  9. Quali furono le preoccupazioni degli scienziati dopo il 1945 riguardo alla loro fedeltà nazionale?
  10. Dopo il 1945, gli scienziati furono perplessi tra il dovere di fedeltà alla nazione e i doveri verso l'umanità, una preoccupazione simile a quella degli uomini di lettere venti anni prima.

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