Concetti Chiave
- La nascita della Repubblica Popolare Cinese nel 1949 segnò la vittoria dei comunisti di Mao Tse-tung nella guerra civile contro i nazionalisti di Chiang Kai-shek, che si rifugiarono a Taiwan.
- La nuova Repubblica Popolare Cinese non fu riconosciuta dagli Stati Uniti, che continuarono a supportare il governo nazionalista di Taiwan come legittimo rappresentante della Cina.
- Nel contesto della Guerra di Corea (1950-1953), la Cina intervenne militarmente per sostenere la Corea del Nord contro le forze sudcoreane e americane, stabilendo la sua influenza nella regione.
- Le riforme della Repubblica Popolare Cinese seguirono il modello sovietico, con piani quinquennali per lo sviluppo industriale e una riforma agraria che ridistribuì le terre ai contadini.
- Mao Zedong consolidò il suo potere instaurando un regime autoritario, evidenziato dalla campagna dei Cento fiori, che inizialmente promuoveva la libertà di espressione ma si trasformò in una repressione delle critiche al regime.

Indice
Il comunismo in Asia: la nascita della Repubblica Popolare Cinese
Dopo l’esperienza del comunismo sovietico, che promuoveva un regime autoritario nel quale l’economia era totalmente controllata dallo Stato, l’influenza di questa nuova e apparentemente vincente forma di governo arrivò e si diffuse anche in altri paesi.
In particolare in Cina. Qui, l’accordo stretto nel 1937 tra i comunisti di Mao Tse-tung e i nazionalisti di Chiang Kai-shek è servito a bloccare l’avanzata militare del Giappone in Cina. La pressione militare sulla Cina da parte del Giappone si allentò tantissimo quando esso dovette impegnarsi a contrastare gli Stati Uniti; questo permise a Chiang Kai-shek di proseguire nell’iniziativa di attaccare i comunisti cinesi. E così scoppiò una guerra civile, coi cinesi nazionalisti del Guomindang contro quelli comunisti di Mao. I comunisti disponevano di larghi appoggi logistici e di grandi possibilità di reclutare nuovi soldati. Viceversa il regime nazionalista di Chiang Kai-shek non riusciva ad ottenere un tale sostegno. Tra il 1945 e il 1949 la guerra volse a favore dei comunisti. Nel febbraio del 1949 le truppe comuniste entrarono a Pechino. Chiang Kai-shek, i politici nazionalisti, le truppe rimaste fuggirono sull’isola di Taiwan. Il 1° ottobre 1949 Mao Tse-tung proclamò a Pechino la nascita della Repubblica Popolare Cinese. Il nuovo Stato non venne però riconosciuto dagli USA, che continuavano a ritenere la Repubblica Nazionalista Cinese di Chiang Kai-shek, insediata a Taiwan, l’unico Stato cinese legittimo. La Repubblica Popolare procedette subito alla nazionalizzazione delle banche e delle imprese di grandi e medie dimensioni; vennero redistribuite anche le terre ai contadini. Nel 1950 Cina e URSS stipularono poi un trattato di amicizia cinosovietica di mutua assistenza.
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La Cina e la Guerra di Corea (1950-1953)
Il modello politico a cui indubbiamente Mao si ispirò sin da subito fu quello sovietico. La prima azione politica che egli fece fu riconoscere l’indipendenza della Repubblica di Mongolia e recuperare i propri diritti in Manciuria. Inviò poi una spedizione in Tibet per annetterlo, seppure sotto un regime di autonomia. Nel 1950, per affermare la potenza del blocco comunista, la Cina, spinta dall’URSS, intraprese una guerra con la Corea, sotto le mire americane. Infatti, liberatasi dalla dominazione giapponese, la Corea si vide ora a nord sotto la dominazione sovietica e a sud sotto quella americana. Si formarono così due stati, a Nord con capitale Pyongyang e a Sud con capitale Seul. Nella Repubblica popolare di Corea, a nord, fu posto come capo Kim Il-sung, un comunista ben visto dai sovietici. Il 25 giugno 1950 il nord attaccò il sud, raggiungendo Seul con 125.000 uomini. Azione che venne condannata dall’ONU e che spinse gli americani ad intervenire per riconquistare il Sud. Non paghi, gli americani si spinsero verso nord, e a quel punto, Stalin incoraggiò Mao ad intervenire. L’esercito cinese si mobilitò, e con 260.000 uomini i cinesi travolsero l’esercito sudcoreano e americano. Si arrivò ad un armistizio nel 1953, anno in cui venne ristabilita l’iniziale suddivisione tra le due Coree.
Per ulteriori approfondimenti sulla Guerra di Corea vedi qui
Riforme della Repubblica Popolare Cinese
La guerra di Corea aveva rappresentato per la Repubblica Popolare Cinese un’ottima occasione di consolidamento del proprio potere. Il nuovo regime comunista ottenne ben presto infatti anche grandi successi economici. Sul modello sovietico progettò piani quinquennali per lo sviluppo accelerato di industrie pesanti e militari, e modernizzò velocemente la struttura produttiva. Fece inoltre importanti opere per amministrare il territorio nazionale e rinnovare l’idea di Stato come maestro di vita e centro morale della società. Un potere principale assunsero poi gli organi del partito comunista e l’esercito. Il partito diede vita ad una “nuova democrazia”, venne votata una nuova costituzione di stampo sovietico ed eletta un’Assemblea nazionale del popolo. Si puntò inoltre, tra le varie riforme, ad ammodernare le campagne con un’incisiva riforma agraria e la ridistribuzione delle terre (riforme che non furono accolte positivamente da tutti i cittadini cinesi). Pian piano però Mao Zedong si affermò come despota assoluto portando avanti anche nuovi esperimenti politici. Ne fu un esempio la “campagna dei Cento fiori”, con la quale egli invitò gli intellettuali ad esprimersi liberamente: “lasciate che fioriscano cento fiori, che cento scuole di pensiero si confrontino”. Tuttavia, quando questo invito alla discussione iniziò a produrre critiche al sistema politico, Mao, con una campagna di rettifica, portò in carcere decine di migliaia di persone, dando il via ad un vero e proprio regime di terrore che egli porterà avanti fino alla sua morte, che avvenne il 9 settembre 1976.
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Domande da interrogazione
- Quali furono le principali fasi di affermazione del comunismo in Cina dopo la seconda guerra mondiale?
- Come si sviluppò il conflitto tra Cina e Corea durante la Guerra di Corea?
- Quali furono le principali riforme attuate dalla Repubblica Popolare Cinese sotto il regime comunista?
- In che modo Mao Zedong consolidò il suo potere in Cina?
- Quali furono le conseguenze della campagna dei Cento fiori?
Dopo la seconda guerra mondiale, il comunismo in Cina si affermò attraverso la guerra civile tra i comunisti di Mao Tse-tung e i nazionalisti di Chiang Kai-shek, culminando con la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese il 1° ottobre 1949.
La Cina, spinta dall'URSS, intervenne nella Guerra di Corea nel 1950 per sostenere il Nord comunista contro il Sud sostenuto dagli americani, portando a un armistizio nel 1953 che ristabilì la divisione iniziale tra le due Coree.
La Repubblica Popolare Cinese attuò piani quinquennali per lo sviluppo industriale, modernizzò la struttura produttiva, e implementò una riforma agraria per ridistribuire le terre, ispirandosi al modello sovietico.
Mao Zedong consolidò il suo potere attraverso la creazione di una "nuova democrazia", una nuova costituzione, e la campagna dei Cento fiori, che inizialmente incoraggiava la libertà di espressione ma si trasformò in un regime di terrore con la repressione delle critiche.
La campagna dei Cento fiori, che inizialmente invitava gli intellettuali a esprimersi liberamente, portò a critiche al sistema politico e fu seguita da una campagna di rettifica che incarcerò decine di migliaia di persone, instaurando un regime di terrore.