Concetti Chiave
- Il Risorgimento è il periodo tra gli anni '20 dell'Ottocento e il 1860-1861, segnato da moti rivoluzionari che conducono all'unificazione italiana.
- Mazzini, Garibaldi e Cavour sono i protagonisti principali, con Mazzini come teorico dell'unificazione e Garibaldi come braccio operativo.
- La rivoluzione francese ispira l'unione delle idee di nazione, stato e popolo, diffondendo il concetto di libertà e nazionalità in Italia.
- Mazzini promuove un'idea democratica di unificazione dal basso, mentre Cavour rappresenta un approccio liberale volto a liberare l'Italia dagli austriaci.
- Il Risorgimento italiano vede la contrapposizione tra democratici rivoluzionari di Mazzini e Garibaldi e liberali riformisti di Cavour.
Indice
Il concetto di risorgimento
Con il concetto di risorgimento intendiamo riferirci a quel periodo storico che va dagli anni 20 dell’ottocento fino al 1860-1861 che è caratterizzato dall’insieme di quegli avvenimenti che avranno come conseguenza l’unificazione nazionale nella penisola italiana.
L'influenza della rivoluzione francese
Questo arco di tempo è segnato dai moti rivoluzionari, che in Italia hanno come conseguenza l’affermazione di alcuni principi della rivoluzione francese: il principio di libertà, di nazionalità e l’idea di popolo. Con la rivoluzione francese nasce un’identità tra una nazione e il suo popolo. Vi è dunque l’unione tra le idee di nazione, stato e popolo. Ogni nazione e ogni popolo devono avere il proprio stato. In seguito all’affermarsi delle idee della rivoluzione francese e del costituzionalismo e del parlamentarismo, in Italia comincia a diffondersi l’idea di un’unità nazionale. I moti rivoluzionari in Italia degli anni 20 e del 48 saranno fautori dell’idea secondo cui gli italiani dovevano liberarsi dall’oppressione dei conquistatori. In gran parte dell’Italia centro-settentrionale c’è la presenza degli austriaci che sono visti come oppressori di cui liberarsi. Questa liberazione però riguarda esclusivamente l’Italia settentrionale. Prima del 1861 non esisteva la concezione dell’Italia come nazione unita. Ogni Stato presente nella penisola italiana aveva lingua, cultura e tradizioni diverse.
Mazzini e l'idea di unificazione
Il primo personaggio che introduce l’idea di Italia come nazione unita è Mazzini. Il processo di unificazione dell’Italia ha come protagonisti Mazzini, Garibaldi e Cavour. Di questi Mazzini è il teorico, colui che diffonde a livello pratico e culturale l’idea di unificazione nazionale. Egli crea la lega culturale italiana che fornirà spunti ideologici per l’azione di Garibaldi. Mazzini crede in un’uguaglianza tra tutti gli uomini ed è convinto che il processo di unificazione debba essere realizzato dal popolo, che otterrebbe come risultato e conseguenza la liberazione sociale oltre che politica.
Il ruolo di Garibaldi e degli inglesi
La teoria Mazziniana è democratica ed ha Mazzini come teorizzatore e come braccio operativo Garibaldi, le cui azioni furono fondamentali per il processo di unificazione. L’avventura Garibaldina ebbe successo perché egli era protetto dagli inglesi, che avevano l’egemonia sul mar mediterraneo e ne controllano il commercio e le attività militari. Furono proprio gli inglesi a inventare il marsala.
Cavour e il movimento liberale
Il risorgimento italiano è dunque caratterizzato dall’orientamento democratico, che trova in Mazzini e Garibaldi i suoi esponenti più importante, e quello liberale, che è rappresentato da Cavour. Egli fu primo ministro del Piemonte, dove emanò alcune disposizioni liberali grazie alle quali il Piemonte, durante il XIX secolo ebbe una fiorente produzione economica. Mentre l’idea di Mazzini e Garibaldi è accentrata sui principi di nazione unita, popolo e stato, il risorgimento per Cavour si traduceva nell’allontanamento degli austriaci dall’Italia, per trasformare la penisola in una nazione non unita ma libera. Dunque l’obiettivo politico di Cavour non è l’unificazione in quanto egli non credeva nell’unità nazionale, bensì quello di costituire lo grande stato del nord Italia. Egli è il rappresentante del movimento liberale, quel movimento che pensa che solo alcuni cittadini possono svolgere attività politica e che l’attività politica debba garantire diritti universa per tutti ma che essa debba essere esercitata da una ristretta cerchia di persone.
Le due fazioni del risorgimento
Quindi, durante il risorgimento si contrappongono due fazioni: i democratici, rappresentati da Mazzini e Garibaldi, detti anche rivoluzionari, e i liberali, rappresentati da Cavour, detti anche riformisti.
Domande da interrogazione
- Qual è il periodo storico del Risorgimento italiano?
- Quali principi della rivoluzione francese influenzarono il Risorgimento?
- Chi furono i protagonisti principali del processo di unificazione italiana?
- Qual era la visione di Mazzini riguardo all'unificazione italiana?
- Qual era l'obiettivo politico di Cavour durante il Risorgimento?
Il Risorgimento italiano si estende dagli anni '20 dell'Ottocento fino al 1860-1861, caratterizzato da eventi che portarono all'unificazione nazionale della penisola italiana.
Il Risorgimento fu influenzato dai principi di libertà, nazionalità e l'idea di popolo, che portarono all'identificazione tra nazione e popolo.
I protagonisti principali furono Mazzini, Garibaldi e Cavour, con Mazzini come teorico, Garibaldi come braccio operativo e Cavour come rappresentante del movimento liberale.
Mazzini credeva in un'uguaglianza tra tutti gli uomini e sosteneva che l'unificazione dovesse essere realizzata dal popolo, portando a una liberazione sia sociale che politica.
L'obiettivo politico di Cavour era l'allontanamento degli austriaci dall'Italia per trasformare la penisola in una nazione libera, ma non necessariamente unita, concentrandosi sulla creazione di un grande stato nel nord Italia.