Concetti Chiave
- La "coesistenza pacifica" tra USA e URSS si sviluppa dopo la Guerra di Corea, sostenuta da leader come Kruscev e Kennedy, nonostante persistenti tensioni.
- La crisi di Cuba e la Guerra del Vietnam evidenziano conflitti e compromessi tra le superpotenze, con l'URSS che supporta Cuba e il Vietnam del Nord contro gli USA.
- Gli anni Sessanta vedono il boom economico occidentale, caratterizzato da crescita industriale, aumento dell'occupazione e rivoluzione dei consumi, mentre l'Europa avanza verso l'integrazione economica.
- I movimenti di protesta giovanile, femminista e di liberazione omosessuale emergono negli anni Sessanta, con figure come Marcuse che criticano le istituzioni tradizionali.
- Nell'Europa dell'Est, il Muro di Berlino e la Primavera di Praga segnano un periodo di riforme e repressioni, mentre il declino del comunismo si fa evidente.
••• I primi passi della “coesistenza pacifica”
Indice
Coesistenza pacifica tra superpotenze
•• Dopo la Guerra di Corea le due superpotenze si accettano reciprocamente e dialogano: sono in perfetta parità negli armamenti e nelle capacità industriali. Si intraprende la “coesistenza pacifica” voluta da Kruscev. Anche Kennedy che sa i pericoli della guerra nucleare sceglie la pace. Nonostante questo, molti sono i punti di attrito tra Mosca e Washington.
••• Dalla crisi di Cuba alla Guerra del Vietnam
•• Nel 1960 - 1961 l’America Latina affronta una grave crisi: Kennedy invade Cuba contro il regime socialista di Fidel Castro, ma lo sbarco fallisce e Castro chiede aiuto alla Russia che impianta basi missilistiche sull’isola. Il compromesso per superare la crisi: la Russia avrebbe tolto le basi a Cuba se l’America avesse accettato il regime di Castro. Anche il Vietnam è diviso in due: Vietnam del Nord è comunista e appoggiato dalla Russia, mentre il Vietnam del Sud è conservatore e appoggiato dall’America.
••• Stati Uniti ed Europa occidentale negli anni Sessanta
Kennedy e diritti civili
•• In America Kennedy rivisita il New Deal indicando come meta il benessere e la democrazia (da stato minimo a stato del benessere). Elabora un progetto di legge sull’uguaglianza dei diritti civili, ma viene ucciso. Al Sud dove è più diffuso il razzismo emerge Martin Luther King.
••• Il boom economico dell’Occidente
•• Gli anni 1945 - 1975 corrispondo al boom economico più lungo per i Paesi industrializzati (“età dell’oro”, in Italia il boom è stato nel 1963). Si introducono macchinari e tecnologie per la produzione in serie. Il petrolio diventa la fonte di energia privilegiata e a basso prezzo; cresce l’occupazione e diminuisce la disoccupazione e l’inflazione. Nasce la Ceca (Comunità europea del carbone e dell’acciaio, 1951) e la Cee (Comunità economica europea, 1957). Comincia la rivoluzione dei consumi con la diffusione di automobili ed elettrodomestici. Raddoppia la popolazione mondiale e aumenta la durata media della vita.
••• I movimenti di protesta
Proteste giovanili e movimenti
•• Nel Sessanta nascono i movimenti di protesta giovanile contro i poteri militari, le istituzioni tradizionali e la società dei consumi. Marcuse è l’ideologo della protesta e critica sia la società borghese sia il comunismo sovietico. Nasce il movimento hippy. In Europa i movimenti di protesta esplodono nel 1968. Nascono il femminismo e i primi moti di liberazione omosessuale.
••• Unione Sovietica: “disgelo” e caduta di Kruscev
Disgelo e caduta di Kruscev
•• Con Kruscev la Russia conosce un periodo di prosperità. La destalinizzazione continua. Viene però estromesso nel 1964 e al suo posto va Breznev, segretario conservatore del Pcus.
••• L’Europa dell’Est dal Muro di Berlino alla “Primavera di Praga”
Europa dell'Est e riforme
•• Anche i Paesi orientali prosperano, però per i cittadini i servizi sono scarsamente sufficienti. Dai primi anni Settanta comincia il declino irreversibile del comunismo. Allora spinge a garantire l’ordine del comunismo e si costruisce il Muro di Berlino (12 agosto 1961) con l’intento di frenare la fuga di tedeschi “sovietici” verso la parte capitalista della città. In Cecoslovacchia il sovietico Dubcek apre ai mercati occidentali e comincia una stagione di riforme (è la Primavera di Praga): reintrodotta la libertà di stampa, liberati i prigionieri politici, riaperto il dialogo con la Chiesa. Mosca però nel 1968 interviene forzando la cessazione di ogni rinnovamento.
••• La “stagnazione brezneviana”
Stagnazione sotto Breznev
•• In Russia c’è un forte controllo sulla stampa: i “colpevoli” vengono rinchiusi in manicomio o espulsi, come Solgenitsyn. Il sistema sociale della Russia comincia a rompersi: l’industria e soprattutto l’agricoltura sono in crisi e la crisi alimentare è forte.
Domande da interrogazione
- Quali furono i primi passi della "coesistenza pacifica" tra le superpotenze?
- Come si risolse la crisi di Cuba tra Stati Uniti e Russia?
- Quali furono le conseguenze del boom economico dell'Occidente tra il 1945 e il 1975?
- Quali furono i principali movimenti di protesta degli anni Sessanta?
- Cosa caratterizzò la "stagnazione brezneviana" in Unione Sovietica?
Dopo la Guerra di Corea, le superpotenze si accettarono reciprocamente e iniziarono a dialogare, intraprendendo la "coesistenza pacifica" voluta da Kruscev, con Kennedy che scelse la pace per evitare i pericoli della guerra nucleare.
La crisi di Cuba si risolse con un compromesso: la Russia avrebbe rimosso le basi missilistiche a Cuba se gli Stati Uniti avessero accettato il regime di Castro.
Il boom economico portò all'introduzione di nuove tecnologie, crescita dell'occupazione, diminuzione della disoccupazione e inflazione, e alla nascita della Ceca e della Cee, segnando l'inizio della rivoluzione dei consumi.
Negli anni Sessanta nacquero movimenti di protesta giovanile contro i poteri militari e la società dei consumi, con Marcuse come ideologo, e si svilupparono il movimento hippy, il femminismo e i primi moti di liberazione omosessuale.
La "stagnazione brezneviana" fu caratterizzata da un forte controllo sulla stampa, crisi industriale e agricola, e una forte crisi alimentare, con dissidenti come Solgenitsyn espulsi o rinchiusi in manicomio.