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Concetti Chiave

  • Michelangelo Buonarroti, nato a Caprese nel 1465, è riconosciuto per la sua abilità artistica che ha superato gli antichi, con una formazione iniziale a Firenze sotto Lorenzo il Magnifico.
  • Le opere principali includono il monumentale David, la Pietà vaticana e gli affreschi della Cappella Sistina, tra cui la volta e il Giudizio Universale.
  • Il suo stile artistico parte dalla natura, ma Michelangelo cerca di superare la realtà attraverso un ideale neoplatonico di bellezza e perfezione.
  • La scultura del David, alta circa 5 metri, evidenzia l'abilità di Michelangelo nel creare proporzioni perfette per una visione dal basso verso l'alto.
  • Le Pietà dell’Opera del Duomo e la Pietà Rondanini riflettono una ricerca di spiritualità e tragica espressività, abbandonando l'ideale di perfezione fisica.

In questo appunto di storia dell’arte si descrive Michelangelo Buonarroti, pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Nel testo si fa riferimento alla sua biografia e alle sue opere principali, ponendo l’attenzione anche sul suo stile e sulla sua poetica. descrizione di storia dell'arte della Cappella Sistina

Indice

  1. Michelangelo Buonarroti: biografia e opere
  2. Michelangelo Buonarroti: stile e poetica
  3. David: il “gigante” di Michelangelo
  4. La Pietà dell’Opera del Duomo e la Pietà Rondanini a confronto

Michelangelo Buonarroti: biografia e opere

Chi è Michelangelo Buonarroti? Secondo Giorgio Vasari è l'artista che è riuscito a raggiungere un livello artistico ineguagliabile, colui che aveva persino superato la natura e gli antichi.

Egli nacque a Caprese, in provincia di Arezzo, nel 1465. Rientrata la famiglia a Firenze, Michelangelo entrò nella bottega del Ghirlandaio. Ciononostante, la tradizione vuole che si fosse formato alla corte di Lorenzo il Magnifico, tra neoplatonismo e antichità classiche del giardino di San Marco. Fin da giovane, Michelangelo, dimostra una straordinaria propensione per il disegno: copiava Giotto, Masaccio e gli antichi presenti nella collezione medicea. Realizza opere pittoriche, architettoniche e scultoree di altissimo livello. Tuttavia, egli si sentì sempre soprattutto scultore. Nel 1496 si trasferì a Roma, dove realizzò le prime opere, tra cui la Pietà vaticana. Rientrò poi a Firenze nel 1501, ormai famoso, e qui, per la Firenze repubblicana, realizzerà il monumentale David, e il Tondo Doni, oggi conservato agli Uffizi. Inoltre progetterà la Battaglia di Cascina, per Palazzo Vecchio, in cui si sarebbe dovuto confrontare con il grande Leonardo da Vinci. Nel 1505, papa Giulio II lo invitò nuovamente a Roma, dove si trasferì definitivamente a partire dal 1536. Qui comincerà a lavorare alla tormentata tomba per il pontefice, che si concluderà solo nel 1544, dopo numerosi rinvii, vicissitudini e ridimensionamenti. Per rimediare, lo stesso Papa Giulio II offre a Michelangelo, nel 1508, l’esecuzione dell’affresco della volta della Cappella Sistina, che l'artista concluse incredibilmente in soli 4 anni, e a cui seguì, circa 20 anni dopo, l'esecuzione dell'immenso Giudizio Universale. Tra la volta della Cappella Sistina e il Giudizio Universale, Michelangelo si dedicò ad alcuni progetti architettonici come la Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo a Firenze, destinata ad accogliere le tombe medicee e la biblioteca laurenziana. Rientrato a Roma realizzerà, in concomitanza con il Giudizio Universale, la risistemazione della piazza del Campidoglio e infine la Basilica di San Pietro, il cui cantiere era rimasto scoperto alla morte di Bramante e Raffaello.
A Michelangelo si deve la realizzazione dell’immensa cupola della Basilica Vaticana. Durante gli ultimi anni di vita, Michelangelo si dedicò principalmente a livello scultoreo, al tema della pietà, in cui è possibile leggere tutti i tormenti religiosi e le crisi esistenziali della tarda maturità di Michelangelo. Morirà nel 1564, ormai ottantanovenne, mentre lavorava a quella che è riconosciuta come la sua ultima opera, la Pietà Rondanini.

Michelangelo Buonarroti: stile e poetica

La ricerca artistica di Michelangelo parte dalla natura

, ma il suo approccio è molto diverso da quello di Leonardo Da Vinci. Mentre quest'ultimo, infatti, era attratto della natura in maniera esclusiva, tanto da realizzarla e indagarla scientificamente, Michelangelo riteneva che si dovesse partire dalla natura, ma curvandola a proprio piacimento, traendo da essa ciò che alla vista sarebbe stato più congeniale per raggiungere il concetto di bellezza assoluto. Era necessario, quindi, scegliere i particolari migliori della natura, immaginando di produrre un'opera che dovesse superare la realtà stessa, anche attraverso i modelli dell'antichità classica. La bellezza era dunque per Michelangelo un'aspirazione alla perfezione ideale di stampo neoplatonico, mediante un allontanamento dall’imitazione, per ricercare invece l'essenza delle forme.

David: il “gigante” di Michelangelo

Il David è una scultura in marmo, realizzata da Michelangelo su commissione dell’Opera del Duomo di Firenze, luogo in cui si trovava e si trova tutt’ora situata la statua.
Ovviamente soggetto dell’opera è David, un giovane pastore che divenne Re d’Israele, ricordato per aver sconfitto attraverso l’intelletto il gigante Golia.
Il David viene rappresentato nel momento in cui si prepara ad affrontare Golia, come si nota dalla sua espressione pensierosa, evidenziata dalla fronte a dalle sopracciglia aggrottate.
Il David, espressione della bellezza maschile, è rappresentato con una postura che presenta un Chiasmo, ossia una postura ad ‘X’, quindi il braccio sinistro contratto corrisponde alla gamba destra che sorregge tutto il peso del corpo, mentre il braccio destro corrisponde alla gamba sinistra.
Essendo l’opera alta circa 5 metri (compreso anche la base) e concepita per essere vista dall’alto verso il basso, Michelangelo realizzò di dimensioni maggiori al naturale le mani e la testa, proprio per il fatto che l’intero corpo del David potesse sembrare proporzionale anche se visto dal basso verso l’alto.

Per ulteriori approfondimenti sul David di Michelangelo vedi anche qua

Michelangelo Buonarroti: biografia e opere principali articolo

La Pietà dell’Opera del Duomo e la Pietà Rondanini a confronto

Così come nella pittura, anche nella scultura Michelangelo abbandonò la perfezione per ricercare maggiormente la spiritualità.

Esempio di ciò ne sono due Pietà che realizzò negli ultimi anni di vita: la Pietà dell’Opera del Duomo, realizzata a Firenze, e la Pietà Rondanini. Nella Pietà dell’Opera del Duomo sono raffigurati Nicodemo, la Vergine (a destra), suo Figlio e la Maddalena (a sinistra).
In quest’opera Michelangelo mostra attraverso i volti e i corpi la tragicità dell’evento (della deposizione di Cristo dalla croce), tralasciando la ricerca della perfezione nei corpi.
La Pietà Rondanini è, invece, l’ultima opera realizzata da Michelangelo, non terminata a causa del sopraggiungere della sua morte. Sono rappresentati Gesù e la Madonna, in modo innovativo: sono entrambi in verticale.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Michelangelo Buonarroti e quali furono le sue principali opere?
  2. Michelangelo Buonarroti era un artista italiano noto per la sua abilità in pittura, scultura, architettura e poesia. Tra le sue opere principali ci sono la Pietà vaticana, il David, la volta della Cappella Sistina, il Giudizio Universale e la cupola della Basilica di San Pietro.

  3. Qual era lo stile e la poetica di Michelangelo?
  4. Michelangelo partiva dalla natura, ma la reinterpretava per raggiungere un concetto di bellezza assoluta, ispirato dal neoplatonismo. Cercava l'essenza delle forme, superando la semplice imitazione della realtà.

  5. Quali sono le caratteristiche distintive del David di Michelangelo?
  6. Il David è una scultura in marmo alta circa 5 metri, rappresentante il giovane pastore David nel momento prima di affrontare Golia. Michelangelo ha enfatizzato le mani e la testa per mantenere proporzioni visive corrette quando vista dal basso.

  7. Come si confrontano la Pietà dell’Opera del Duomo e la Pietà Rondanini?
  8. Entrambe le opere riflettono una ricerca di spiritualità piuttosto che di perfezione formale. La Pietà dell’Opera del Duomo mostra la tragicità della deposizione di Cristo, mentre la Pietà Rondanini, incompleta, rappresenta Gesù e la Madonna in modo innovativo e verticale.

  9. Quali furono i contributi architettonici di Michelangelo?
  10. Michelangelo contribuì significativamente all'architettura, progettando la Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo, la biblioteca laurenziana, la piazza del Campidoglio e la cupola della Basilica di San Pietro.

Domande e risposte