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Concetti Chiave

  • Michelangelo nacque nel 1475 a Caprese e si trasferì a Firenze, dove fu influenzato dalla famiglia Medici e dalla politica dell'epoca.
  • Nonostante il desiderio del padre di indirizzarlo verso la giurisprudenza, Michelangelo mostrò presto talento artistico, studiando nella bottega del Ghirlandaio.
  • Considerato tra i più grandi artisti, la sua presenza nel Rinascimento è stata paragonata a un torrente montano, travolgente e innovativo.
  • Profondamente influenzato dalla statuaria classica e dall'arte fiorentina, Michelangelo si considerava principalmente uno scultore, riflettendo sulla scultura anche attraverso la poesia.
  • Per Michelangelo, la scultura iniziava con la scelta del marmo, scolpendo "per via di levare", concentrandosi sulla forma compatta e sul corpo umano.

Indice

  1. Michelangelo e il Rinascimento
  2. Formazione e influenze artistiche
  3. L'arte della scultura

Michelangelo e il Rinascimento

Michelangelo appartiene a quella triade nel Rinascimento maturo, insieme a Leonardo e a Raffaello. Nacque nel 1475 a Caprese, in provincia di Arezzo, poi si spostò a Firenze. Il padre era potestà, per cui lui apparteneva ad una famiglia dell'alta borghesia fiorentina, legata ai Medici e alla politica di quel tempo, anni particolarmente concitati.

Formazione e influenze artistiche

Sebbene il padre volesse imporgli un percorso diverso da quello artistico ma legato alla giurisprudenza, fin da bambino Michelangelo manifestò talento, quindi fu portato nella bottega dell'artista detto il Ghirlandaio, dal quale Michelangelo ebbe una formazione di grandissimo livello.

Quando poi si spostò a Firenze, incontrò Lorenzo il Magnifico, che lo fece studiare anche con i propri figli (Vasari ci narra dell'incontro tra Lorenzo e Michelangelo nelle vite).

Michelangelo è uno dei più grandi artisti della storia dell'arte, la cui apparizione nel'arte italiana è stata paragonata a quella di un violento torrente montano, portatore di felicità e al tempo stesso di devastazione, quasi più un distruttore che un liberatore, poiché ha travolto ogni artista, tradizione, pur facendo i conti con la propria tradizione.

L'arte della scultura

Michelangelo è influenzato dalla statuaria classica che probabilmente studiò osservando la collezione medicea e frequentando Roma, ma anche da Giotto e dall'arte fiorentina, come Masaccio e Donatello. Fu un'artista a 360 gradi ma intimamente sentì sempre di essere prima di tutto uno scultore e sulla scultura egli meditò anche in forma di poesia, mostrando la propria estetica inerente all'atto della scultura. Per Michelangelo tutto partiva dalla scelta del blocco di marmo che informe, conteneva già, potenzialmente, ciò che lo scultore sarà capace di trarre. E' per questo motivo che egli riteneva che la scultura fosse essenzialmente quella che si fa "per via di levare", cioè rompendo il masso con lo scalpello battuto dal mazzuolo ed eliminandone via via le schegge, eliminando il "superchio".

Nel suo percorso artistico Michelangelo è ossessionato dai corpi, "considera il mondo soltanto da un punto di vista plastico. Ciò che gli interessa è la forma compatta, e soltanto il corpo umano gli sembra degno d'esser raffigurato".

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto familiare e formativo di Michelangelo?
  2. Michelangelo nacque in una famiglia dell'alta borghesia fiorentina legata ai Medici. Nonostante il desiderio del padre di avviarlo alla giurisprudenza, il suo talento artistico lo portò a formarsi nella bottega del Ghirlandaio e successivamente sotto la protezione di Lorenzo il Magnifico.

  3. Quali influenze artistiche hanno segnato il lavoro di Michelangelo?
  4. Michelangelo fu influenzato dalla statuaria classica, dall'arte fiorentina di Giotto, Masaccio e Donatello, e dalla collezione medicea. Queste influenze si riflettono nella sua predilezione per la scultura e nella sua visione estetica.

  5. Come Michelangelo concepiva l'arte della scultura?
  6. Michelangelo vedeva la scultura come un processo di "levare", dove l'artista libera la forma intrappolata nel marmo eliminando il superfluo. Considerava il corpo umano come l'unico soggetto degno di essere raffigurato, focalizzandosi sulla forma compatta e plastica.

Domande e risposte