Concetti Chiave
- Michelangelo Buonarroti, nato nel 1475, si formò a Firenze sotto Domenico Ghirlandaio e divenne famoso per la sua eccellenza in pittura, scultura e architettura.
- Papa Giulio II commissionò a Michelangelo gli affreschi della Cappella Sistina nel 1508, nonostante la sua riluttanza iniziale, dedicandosi in solitaria a questo maestoso progetto.
- La volta della Cappella Sistina è famosa per la sua illusione prospettica e le scene della Genesi, tra cui la celebre Creazione di Adamo, che esalta la bellezza del corpo umano.
- Il Giudizio Universale, realizzato da Michelangelo tra il 1536 e il 1541, rappresenta una visione drammatica del destino umano, senza suddivisioni architettoniche, con un Cristo giudice al centro.
- Michelangelo esprime attraverso il Giudizio Universale il tormento della propria anima, raffigurando il contrasto tra salvati e dannati, ispirandosi anche ai temi dell'Inferno dantesco.

Indice
Michelangelo Buonarroti: una benedizione di Dio
Nato nel 1475 in una cittadina dell’aretino, Michelangelo compì i suoi primi studi a Firenze, nella bottega di Domenico Ghirlandaio.
Si formò rilavorando sugli affreschi di Giotto in Santa Croce e di Masaccio al Carmine e si dedicò poi alla scultura, specialmente una volta arrivato a Roma ed entrato nelle grazie di papa Giulio II. Visse tra queste due città spostandosi spesso a Firenze. Morì nel 1564, all’età di ottantanove anni. Per Giorgio Vasari la figura di Michelangelo fu per l’arte cinquecentesca una benedizione di Dio: “il benignissimo Rettore del Cielo volse clemente gli occhi alla terra, e veduta la vana infinità di tante fatiche, e la opinione prosuntuosa degli uomini, assai più lontana dal vero che le tenebre della luce; per cavarci di tanti errori, si dispose mandare in terra uno spirito, che universalmente in ciascheduna arte ed ogni professione fusse abile, operando per sé solo a mostrare che cosa sia la perfezione dell’arte del disegno, per dare rilievo alle cose della pittura, e con retto giudizio operare nella scultura, e rendere le abitazioni commode e sicure, sane, allegre, proporzionate, e ricche di vari ornamenti nell’architettura. Volle oltra ciò accompagnarlo della vera filosofia morale con l’ornamento della dolce poesia perché da noi piuttosto celeste che terrena cosa si nominasse”.
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Affreschi di Michelangelo nella volta della Cappella Sistina
La volta viene suddivisa tramite elementi architettonici fittizi che contribuiscono a dare un forte realismo e illusione prospettica. È infatti attraversata da arconi che corrono al di sopra di una cornice che a sua volta è collocata al di sopra delle vele triangolari e sorretta da pilastri che affiancano i troni di sette Profeti e cinque Sibille. Nei nove riquadri che si formano tra arconi e cornice sono proposte scene della Genesi. Cinque tra questi arconi sono di dimensioni minori perché circondati da rappresentazioni di Ignudi (corpi umani nudi) che reggono appunto cinque medaglioni con immagini di scene bibliche. Nelle vele triangolari e nelle lunette (spazi fra le vele) appaiono gli Antenati di Cristo, tratti dal Vangelo di Matteo.
Nei pennacchi angolari invece vengono mostrate le scene che portarono alla salvezza di Israele in pericolo (Giuditta e Oloferne, Davide e Golia, il Serpente di bronzo, la Punizione di Amon). La Cappella venne restaurata, non senza polemiche, nel corso degli anni ottanta, perché offuscata da anni ed anni di uso di candele. Una delle raffigurazioni più conosciute è quella della Creazione di Adamo. Dio è circondato da angeli che lo sorreggono in volo, ha una veste color violaceo a simboleggiare il cervello e la mente razionale. A sinistra Adamo, attratto dalla potenza vitale tende la mano a quella destra di Dio senza però riuscire a toccarla, le dita infatti si sfiorano. Nella perfezione del corpo di Adamo e in quelli degli Ignudi emerge il concetto di bellezza del corpo umano, maestoso e atletico, di Michelangelo. Tale era la bellezza del corpo rappresentato che Giorgio Vasari scrisse che Adamo sembrava creato di nuovo da Dio “piuttosto che dal pennello e disegno d’uno uomo tale”.
Per ulteriori approfondimenti sugli affreschi della Cappella Sistina vedi qui
Il Giudizio Universale dietro l’altare della Cappella Sistina
Tra il 1536 e il 1541 sulla parete dietro l’altare della cappella Michelangelo realizzò l’affresco del Giudizio Universale, commissionatogli da Clemente VII de’ Medici e realizzato sotto il pontificato di Paolo III Farnese. Nonostante la vastità della parete, questa volta, rispetto agli affreschi della volta della cappella, Michelangelo non usa espedienti architettonici per suddividere lo spazio. L’opera, infatti, si presenta più come una visione, gli eventi del Giudizio Universale si mostrano nella loro interezza su uno sfondo celeste. Rispetto alla raffigurazione che aveva fatto di Adamo, qui l’artista non cerca di riportare una bellezza ideale, vuole rappresentare il senso tragico del destino dell’uomo. Lo fa attraverso figure tozze e pesanti. I salvati, rappresentati sulla sinistra, volano verso l’alto aggrappandosi faticosamente alle nuvole, mentre i dannati, a destra, vengono trascinati verso il basso da figure diaboliche. Coloro che tentano di salire al cielo vengono respinti dagli angeli, altri vengono ammassati da un Caronte che si ispira al Caronte dell’Inferno dantesco.
Al centro della composizione un Cristo giudice attorniato da Santi. Michelangelo in quest’opera ripropone tutto il tormento della propria anima attraverso questa incertezza della salvezza che si ritrova nei volti dei soggetti rappresentati che temono la loro sorte nel giorno del Giudizio divino.
Per ulteriori approfondimenti sul Giudizio Universale di Michelangelo vedi qui
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'incarico affidato a Michelangelo da Papa Giulio II nel 1508?
- Come viene descritta la figura di Michelangelo da Giorgio Vasari?
- Quali sono le caratteristiche principali degli affreschi di Michelangelo nella volta della Cappella Sistina?
- Qual è il tema centrale del Giudizio Universale di Michelangelo?
- Come viene rappresentata la Creazione di Adamo nella Cappella Sistina?
Papa Giulio II affidò a Michelangelo l'incarico di affrescare la Cappella Sistina, un progetto che l'artista inizialmente era riluttante ad accettare.
Giorgio Vasari descrive Michelangelo come una benedizione di Dio per l'arte cinquecentesca, un artista universale capace di eccellere in ogni forma d'arte.
Gli affreschi sono caratterizzati da elementi architettonici fittizi che creano un'illusione prospettica, con scene della Genesi e figure come i Profeti, le Sibille e gli Ignudi.
Il Giudizio Universale rappresenta il destino dell'uomo con un senso tragico, mostrando i salvati e i dannati in una visione celeste senza suddivisioni architettoniche.
La Creazione di Adamo è una delle raffigurazioni più conosciute, con Dio e Adamo che si sfiorano le dita, simbolizzando la bellezza e la maestosità del corpo umano.