
Viene ammessa alla Maturità con la media del 7, ma non passa l'esame. È la storia di una studentessa del liceo linguistico "Piero Gobetti" di Genova, Federica M.,che incredula ha fatto ricorso al Tar.
E il tribunale le ha dato ragione: ha potuto fare di nuovo l'esame. Il motivo? Troppa differenza tra il curriculum scolastico e l'esito della prova.MEDIA ALTA, MA
ORALE DI MATURITÀ
DA INCUBO - Gli scritti di Federica sono andati male, ma la sua prova orale ancora peggio. Ma se è stata proprio questa a costarle la bocciatura, i suoi 10 punti su 30 ottenuti le hanno permesso di ripetere di nuovo l'esame di Maturità. Infatti, tra le motivazioni che hanno spinto i giudici del Tar a darle ragione possiamo leggere che la studentessa genovese ha potuto ritentare la prova per "macroscopica difformità tra il curriculum scolastico della ricorrente e l'esito delle prove d'esame, in particolare della prova orale che è stata valutata con un punteggio così ridotto da rendere perlomeno necessario il supporto di una motivazione particolarmente dettagliata e puntuale".
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TRADITA DAI
COMMISSARI INTERNI
- Se sia stata la commissione d'esame a tirare un colpo basso a Federica oppure lei ad aver fatto scena muta all'orale, non è dato saperlo. Quel che è certo è che sembra sicuramente strano sbagliare completamente la Maturità nonostante una media del 6,8 e un totale di 16 crediti acquisiti nel corso del triennio. E soprattutto, nonostante in commissione siano stati presenti ben tre degli insegnanti della studentessa in veste di commissari interni. Prof che conoscevano bene il curriculum scolastico di Federica e che tipo di studentessa fosse stata negli anni e nei mesi precedenti all'esame di Stato, ma che non sembrano averla aiutata molto.SUPERA LA MATURITÀ, MA NIENTE TEST D'INGRESSO - Un'estate sui libri ha concesso alla nostra protagonista di superare la sua seconda Maturità e di ricevere il diploma proprio qualche giorno fa. Stavolta il suo voto finale, 67/100, ha rispecchiato pienamente il suo percorso scolastico e le permesso di accedere alla facoltà di Lingue straniere, ma non a quella di Logopedia. Infatti, era proprio quest'ultimo il percorso che lei aveva sognato da sempre di intraprendere, ma che non ha potuto tentare perchè, quando a settembre gli aspiranti logopedisti erano alle prese con i test d'ingresso, la nostra studentessa ancora non era nemmeno diplomata. Insomma, una vittoria un po' amara per la ragazza, ma che comunque si poteva concludere con un finale peggiore: quello della sua bocciatura definitiva.
Serena Rosticci