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I docenti italiani guadagnano poco
Lo stipendio medio in Italia di un docente è di circa 33 mila euro che è di gran lunga inferiore a quello che si può trovare in giro per il mondo dove la retribuzione media (a seconda se si insegni nella scuola primario piuttosto che in un istituto superiore) varia dai 40mila ai 51mila euro. Secondo il rapporto Ocse, pubblicato nei giorni scorsi, le prospettive di guadagno di un ragazzo italiano che decide di intraprendere la carriera di insegnante sono poco più della metà (fra il 56 e il 64 per cento) di quelle che avrebbe rivolgendo la sua attenzione e le sue ambizioni lavorative altrove. In pratica un insegnante (maschio) guadagna tra il 76 e l’85 per cento di quanto prendono i suoi ex compagni di studi che hanno scelto di fare altri. C'è da aggiungere, però, che gli insegnanti italiani lavorano meno rispetto agli omologhi in Europa: 918 ore l’anno per la scuola d’infanzia (contro le 989 della media degli altri Paesi), 746 alla primaria (contro 791), 610 alle medie e alle superiori (contro rispettivamente 723 e 685). Negli altri Paesi dell’area Ocse gli stipendi dei professori aumentano, seppur di poco (2-3% all’anno), dal 2008 in poi quelli italiani sono addirittura calati del 5%.
Pagati meno e anche con l'età media più alta
Non è finita qui: non solo pagati poco, ma anche con l'età media più alta. Cresce, infatti, l'età dei quasi 900mila docenti italiani, tanto da collocarsi molti al di sopra di quella dei paesi Ocse. I dati aggiornati dicono che alla primaria il 58% dei maestri ha almeno 50 anni, contro la media Ocse pari al 33%. Ancora più alto il numero di insegnanti della secondaria over 50enni: sono il 62%, praticamente due su tre. Chi insegna in Italia si invecchia e rimane in cattedra sempre più anni. In media in tutti i Paesi dell’OCSE, si legge sul rapporto, la percentuale di insegnanti con almeno 50 anni di età aumenta con l’aumentare dei livelli di istruzione in cui essi esercitano l’insegnamento, fino al 36% nell’istruzione secondaria di primo grado e al 40% nell’istruzione secondaria di secondo grado. In Italia questa percentuale varia dal 53 % al livello di secondaria di primo grado al 62% al livello di secondaria di secondo grado.
Data pubblicazione 22 Settembre 2021, Ore 14:48