
La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso di un'audizione tenuta presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati ieri 13 maggio, ha fatto il punto sul fine anno scolastico, la maturità e l'esame di terza media. L'occasione è stata per fare chiarezza con le ordinanze che saranno pubblicate nel giro di pochi giorni dopo la valutazione del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
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Maturità 2020, sarà in presenza
La ministra ha ufficializzato che la maturità avrà inizio il 17 giugno, con lo svolgimento di colloqui, della durata massima di circa un'ora, in presenza, senza che comunque sia messa a repentaglio la sicurezza per tutte le persone coinvolte. "Il Comitato tecnico scientifico, su nostra espressa richiesta, ha autorizzato - ha aggiunto - lo svolgimento della predetta prova, ritenendo che possa svolgersi nelle scuole, garantendo le standard condizioni di distanziamento e sicurezza. Come già anticipato, la prova si svolgerà davanti ad una commissione composta da membri interni e un presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio".
Terza media, Azzolina ha accolto appelli di docenti e presidi
Spazio anche all'esame di terza media. Azzolina ha detto di aver accolto gli appelli pervenuti (da docenti e dirigenti scolastici) per una migliore razionalizzazione della prova: "Ho subito dato la mia disponibilità a concedere tutto il tempo che serve alle istituzioni scolastiche per svolgere tutto il procedimento in assoluta serenità". Inizialmente la discussione della tesina doveva avvenire entro la fine dell'anno scolastico, ma le proteste potrebbero aver fatto cambiare tutto e spostato la discussione alla fine dell'anno. L'ufficialità della procedura non c'è ancora e tutto potrebbe essere ancora suscettibile di variazioni.
Valutazione, non ci sarà nessun '6 politico'
Per quanto riguarda, invece, la valutazione, Azzolina ha ribadito che "avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà '6 politico'". Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. "E - ha aggiunto - per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Il piano sarà allegato al documento di valutazione finale. Resta ferma la possibilità di non ammettere all'anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. L'Ordinanza tiene conto delle necessità e dei bisogni degli studenti con disabilità. l'attività didattica del prossimo anno scolastico - ha annunciato - sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest'anno".