
Proseguono le proteste degli studenti contro la sospensione delle lezioni in presenza. Oggi infatti in Piazza Castello, a Torino, un gruppo di ragazzi ha deciso di seguire la didattica a distanza di fronte al palazzo della Regione.
Durante la protesta era presente anche Alberto Cirio, il governatore del Piemonte, che si è seduto con gli studenti ad ascoltare le loro motivazioni e illustrare il piano nato dalla collaborazione con gli epidemiologi per le prossime settimane. In piazza anche l'assessora Chiorino che ha rassicurato i ragazzi, come riporta La Repubblica: “La mia battaglia è la didattica in presenza il più possibile e la Dad per integrare. Lavoriamo per stabilizzare le aperture”.
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Le ragioni della protesta e le richieste degli studenti
Dall’ultimo DPCM, il governo ha disposto la chiusura delle scuole superiori in tutta Italia, con il conseguente ritorno alla didattica a distanza. Da allora le proteste non sono state poche: sempre più frequenti infatti, le manifestazioni da parte degli studenti che decidono di seguire le lezioni di fronte alle rispettive scuole. Oggi alcuni ragazzi del capoluogo piemontese hanno deciso di protestare in piazza davanti la Regione facendo presente che non si tratta di una critica indirizzata alla Dad o al governo, ma solo una richiesta di certezze per il futuro degli studenti. Durante la manifestazioni erano presenti alunni di diversi licei come il Juvarra di Venaria, il liceo Ancina di Fossano e il Gioberti, situato nel centro della città, dove sono cominciate le prime proteste.
Le risposte del governatore Alberto Cirio
Il governatore ha ascoltato le motivazioni e le richieste dei ragazzi legate in particolare al problema dei trasporti, ma anche alle criticità connesse al rientro in aula in sicurezza. Parlando con gli studenti, come si legge sul quotidiano, il governatore ha successivamente illustrato il progetto per le prossime settimane: “Procederemo in tre step: il primo sarà in metodo, quindi la consultazione continua che avete richiesto. Poi vi invito a incontrare gli epidemiologi con cui stiamo lavorando e la prossima settimana consegneremo un nostro piano soprattutto per quanto riguarda i trasporti. Per questo ci muoveremo su due fronti: il potenziamento nei limiti del possibile anche pratico dei mezzi e la disponibilità della scuola a organizzare le lezioni con orari scaglionati”.Susanna Galli