
“Nella legge di bilancio 2019 non ci sono fondi sulla scuola e sui bisogni degli studenti” dice così Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti, denunciando la presenza di strutture pericolanti, gelide e non a norma della scuola italiana.
Anche quest’inverno, infatti, in tantissime scuole i riscaldamenti non sono stati accesi e le aule rimangono ghiacciate. Ecco cosa sta succedendo
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Se la scuola è ghiacciata, gli studenti scioperano
Si entra nel nuovo anno ma i problemi della scuola pubblica italiana sono sempre gli stessi, quindi nuovo inverno e nuovo gelo nelle classi. La risposta degli studenti? Lo sciopero. Per legge, infatti, se la temperatura scende sotto i 18 gradi non si può fare lezione. Il problema delle classi gelate esiste in varie parti d’Italia e per Giulia Biazzo “non si entrerà finché chi di dovere si prenderà in carico la risoluzione del problema”.Nella denuncia della coordinatrice è emerso più volte il fatto che il Governo non investa “sui capitoli più importanti e sensibili come quello della scuola pubblica” ed è tutta una confusione soprattutto dopo le dimissioni di Fioramonti e l’insediamento della nuova Ministra Azzolina. Conclude dicendo “Basta parlare di scuola e di noi studenti senza finanziare, investire e migliorare le condizioni delle nostre scuole!”
La voce degli studenti dal nord a sud
Sono circa 10 mila gli studenti che hanno risposto al sondaggio promosso dal nostro portale circa la situazione dei caloriferi nelle scuole e dalla Lombardia alla Sicilia, sembra proprio che i termosifoni non vogliano funzionare a dovere.Il 62% degli studenti, per evitare il congelamento, rimane con giubbini, guanti e cappelli per tutta la giornata; nei casi più estremi ci si aiuta con plaid, coperte e stufette elettriche. Rarissimo che la scuola venga chiusa a causa del freddo (4%), che si spostino i ragazzi negli ambienti più caldi (4%) o che si proceda all’orario ridotto (2%).