5' di lettura 5' di lettura
Giuliana è prof di Italiano della scuola con una sola alunnaLa storia di Giada, l’unica studentessa della scuola media di Marettimo, isola siciliana delle Egadi, ha toccato alcune corde fondamentali, come il diritto all’istruzione. Forse anche per questo ha avuto una grande eco mediatica, che infine ha portato le istituzioni a prendere dei provvedimenti per il futuro della studentessa.

Fonte foto: Instagram Giuliana Clemente

Recente è stata la notizia che informa che la ragazza avrebbe potuto finalmente contare anche su una docente di Italiano. E così è stato: si tratta di Giuliana Clemente, una giovane insegnante di Palermo che ha raggiunto l’isola di Marettimo per stare al fianco della giovane studentessa e accompagnarla nel suo percorso tra le lettere.

Giada potrà continuare il suo percorso scolastico a Marettimo

Il 30 ottobre, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia aveva autorizzato l'assegnazione di una docente per le materie di Italiano, Storia, Geografia ed Educazione Civica. Giuliana Clemente, questo il nome dell’insegnante di Palermo che ha risposto alla chiamata, abbandonando il suo incarico a Pantelleria per supportare Giada. La scelta di trasferirsi a Marettimo, con tutte le incertezze e le sfide connesse alla vita in una piccola isola, evidenzia l’impegno messo in campo dalla prof, soprattutto in termini di diritto allo studio. La presenza di Giuliana, insieme a quella di Alessandro Amato, insegnante di Matematica, ha infatti arricchito l’ambiente scolastico per Giada, consentendole di continuare il suo percorso scolastico senza dover abbandonare la sua isola, la sua casa.

Giuliana Clemente: “Ho pensato di essere destinata qui, per Giada”

Su Balarm, sito web locale, Giuliana ha raccontato la sua avventura al fianco di Giada: “Ho lasciato Pantelleria per Marettimo. Mi ero affezionata a quei ragazzi e lasciarli è stato il mio dispiacere più grande”. E allora perché si è decisa per il trasferimento? “Quando mi hanno chiamata, pur prendendomi cinque minuti di tempo per riflettere, ho pensato di essere destinata qui, per Giada, che prima aveva con gli insegnanti un rapporto più staccato, tramite il computer, e invece ha chiaramente bisogno di una presenza costante concreta, così come ora siamo io e il docente che viene da Alcamo, che le facciamo un po' da tutor: lui per 18 ore e io per 12, dal lunedì al venerdì”, ha spiegato la prof, che si è trovata in un ambiente nuovo, a cui ancora deve abituarsi del tutto: “Non conoscevo l’isola e non sapevo che in questo periodo avrei trovato solo una piccola bottega per i generi alimentari. Qui gli abitanti quando c'è bel tempo vanno a Trapani o a Favignana per fare la spesa. Provvederò a rifornirmi di tutto ciò che mi manca la prima volta che rientrerò a Palermo e tornerò con l'auto piena, che i miei genitori riporteranno indietro”. E ancora, in merito alla sua routine quotidiana: “Dalle 8.00 alle 14.00 sono in classe, poi vado a casa, guardo la tv, cucino, leggo i libri e al pc decido cosa preparare per la didattica. Si parla con il preside, che è sempre disponibile e lo è stato dal primo minuto, e il tempo passa... I familiari chiamano, e la sera si è soddisfatti di aver dato e ricevuto. Si può godere della pace dell'isola. Adesso ci sono anche degli amici che vorrebbero venire a trovarmi”.

Ma non è stata la prima decisione difficile per la prof di Italiano, questa. Prima di diventare insegnante, Giuliana lavorava come segretaria e ha lasciato un lavoro per così dire “sicuro” per avventurarsi nell’insegnamento. Ho lasciato la sicurezza per il precariato, ma non me ne pento.