6' di lettura 6' di lettura
revenge porn

Metterlo in atto è facile e veloce, quanto dannoso e soprattutto vile. Parliamo del revenge porn, fenomeno purtroppo sempre più diffuso tra i giovanissimi, che a partire dallo scorso 9 agosto, è diventato ufficialmente reato in seguito all’approvazione del disegno di legge “Codice Rosso”.
Numerosi sono stati i casi di cronaca che hanno raccontato episodi di questo tipo, sottolineando così quali condotte è doveroso evitare per sé ma soprattutto per gli altri.

Il revenge porn è una pratica che spesso viene effettuata come forma di ripicca da parte del partner dopo la fine di una storia, ma c’è anche chi la mette in atto con superficialità, ignaro delle conseguenze legali a cui va incontro. Non sempre si è infatti informati sulle conseguenze di un atto di questo tipo. Se anche a te è capitato di essere ricattata o minacciata di veder diffuse foto in atteggiamenti intimi senza il tuo consenso, magari proprio dal tuo fidanzato o dal tuo ex, ti diamo qualche consiglio per fronteggiare la situazione nell’ambito del progetto contro la violenza sulle donne “Don’t Slap Me Now”, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ideato e realizzato in partenariato da Skuola.net e Osservatorio Nazionale Adolescenza.

Revenge porn: in cosa consiste

Per chi non mastica l’inglese, con il termine revenge porn si fa riferimento alla diffusione di video o immagini a carattere sessuale senza il consenso della persona ritratta. Che avvenga attraverso i social o altre applicazioni di messaggistica poco importa, diffondere materiale sessualmente esplicito senza il consenso della persona interessata è, ormai, un reato a tutti gli effetti, senza ‘se’ e senza ‘ma’.
Ad incappare nel reato di revenge porn poi, non è solo colui che ha realizzato in prima persona il video o la foto e le divulga senza il consenso dell’interessato, ma anche terzi che avendo ricevuto tali materiali li diffondono. La legge punisce tutti, insomma! Questa è una conquista importante, perché se dovessi esserne vittima, o anche solo minacciata, ora hai gli strumenti e puoi difenderti sapendo che i tuoi diritti e la tua intimità sono tutelati.
Allo stesso modo, anche se ricevi scatti o video di questo tipo, dovrai evitare di condividerli con i tuoi amici perché non è detto che le persone raffigurate siano d’accordo con la loro diffusione, e potresti essere complice di un vero e proprio crimine.

Revenge porn: come comportarsi

A commettere il reato di revenge porn, come dimostrano i fatti di cronaca, sono soprattutto giovani che, spinti dalla vendetta, pubblicano o diffondono video e immagini sessualmente esplicite dell’ex partner. Ma come comportarsi quindi se si è vittima di revenge porn?
La cosa migliore da fare, come detto, è certamente una soltanto: quella di non rimanere in silenzio, rivolgersi a un adulto o a un esperto che sappia aiutarti, e denunciare immediatamente quanto accade alle autorità competenti. Sappi che, per sporgere la querela, la persona coinvolta ha tempo sei mesi. Impossibile pensare di risolvere la questione da sé: la diffusione tramite social o app di messaggistica non è, purtroppo, facile da arrestare ed è importante intervenire tempestivamente per bloccarla.
Se poi la diffusione non dovesse avvenire e il tuo ex si “limitasse” a minacciarti o ricattarti usando le tue immagini intime per ottenere favori o altro, devi renderti conto che si tratta comunque di un fatto molto grave e, anche se non ci sono i termini per una denuncia, devi rivolgerti subito a un adulto di cui ti fidi per uscire da questa brutta situazione.

Revenge porn e sexting

Spesso, purtroppo, il revenge porn è la diretta conseguenza del sexting, una pratica sempre più diffusa nell’era dei social e degli smartphone. Spesso sono infatti proprio le vittime del revenge porn ad avere inviato, magari ingenuamente, delle immagini provocanti al proprio partner, senza pensare che - in futuro - le avrebbe usate per ricatto o vendetta. Per questo bisogna prestare sempre la massima attenzione a condividere materiale intimo anche con amici, amiche, fidanzati o persone di cui pensiamo di poterci fidare. Purtroppo non sempre è così, i rapporti possono cambiare e le conseguenze di una leggerezza, come abbiamo visto, possono sfuggirci di mano e diventare molto gravi.