
Molte Regioni italiane in questi giorni stanno predisponendo il nuovo calendario scolastico che verrà inaugurato a settembre quando le scuole dopo i tanti mesi di lockdown e la pausa estiva, finalmente riapriranno le porte alle comunità scolastiche.
La prima campanella dell’anno non suonerà lo stesso giorno per tutte le scuole poiché la data di inizio viene decisa autonomamente dalle Regioni stesse. Se infatti la maggior parte delle Regioni hanno fissato la data di riapertura delle scuole al 14 settembre, altre come la Puglia l'hanno invece posticipata al 24 settembre a causa delle elezioni regionali.
In anticipo rispetto al resto di Italia, in Alto Adige la data di inizio è stata fissata al 7 settembre. Proprio in questa regione è stata trovata una soluzione "originale" per gestire il rientro fra i banchi.
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Verde, Giallo, Rosso: in Alto Adige ad ogni colore del semaforo corrisponde un determinato scenario scolastico
Il dibattito sulle strategie migliori per garantire la sicurezza degli ambienti scolastici a settembre fa discutere molto le istituzioni che in questi giorni stanno vagliando diverse proposte prima di scegliere le migliori da attuare.In Alto Adige è stato deciso che saranno tre i possibili scenari che da settembre in poi potrebbero profilarsi nel panorama scolastico, variabili in base alla situazione epidemiologica sul nostro territorio. Il modello di sicurezza che può esemplificare meglio queste tre possibili situazioni è stato identificato appunto nei colori del semaforo:
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• Verde: rimangono valide le regole sull’igiene e il divieto di assembramento mentre le mascherine sono previste solo negli spazi comuni.
• Giallo: le mascherine sono obbligatorie in tutti gli spazi, gli ingressi sono scaglionati secondo turni ed è necessario mantenere il distanziamento di un metro.
• Rosso: se la situazione epidemiologica precipita, si ritorna alla chiusura delle scuole e quindi alla didattica a distanza.
Fondi stanziati dal Governo per la sicurezza nelle scuole
Mentre il Comitato tecnico scientifico è al lavoro per dare indicazioni alle scuole che dovranno organizzare il rientro in sicurezza, ognuna in maniera autonoma, il Governo ha stanziato tre miliardi e trecento milioni per rifornire le scuole maggiormente in difficoltà di banchi singoli e arredi nuovi ma anche per reclutare più organico.Inoltre le scuole potranno anche usufruire di spazi comuni come cinema, musei e teatri che ospiteranno la didattica qualora gli edifici dei singoli istituti fossero insufficienti nel garantire il distanziamento e quindi la sicurezza di tutti. Se le scuole inoltre avessero bisogno di ristrutturazioni urgenti, come il 20-30% dei presidi dichiara, non si esclude la possibilità di servirsi anche di spazi esterni.
Rimane valida inoltre anche l’ipotesi degli ingressi diversificati su orari diversi per evitare il sovraffollamento non solo all'interno degli ambienti scolastici ma anche sui mezzi di trasporto.