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Concetti Chiave

  • Dostoevskij, nato a Mosca nel 1821, proveniva da una famiglia di aristocratici decaduti e iniziò la sua carriera letteraria con "Povera gente" nel 1846, ottenendo un primo successo.
  • Le sue prime opere, come "Il sosia", si caratterizzano per influenze di Gogol' e per la trattazione di temi psicologici, anticipando la maturità letteraria dell'autore.
  • Dopo una condanna a morte commutata in lavori forzati, Dostoevskij visse una profonda crisi religiosa che influenzò la sua produzione successiva, culminando in opere come "Le memorie della casa dei morti".
  • Nei suoi romanzi maturi, tra cui "Delitto e castigo" e "I fratelli Karamazov", emerge un complesso intreccio tra ideologie, introspezione psicologica e problematiche sociali russe.
  • Nonostante i problemi economici e di salute, Dostoevskij continuò a creare opere ricche di intrighi e suspense, esplorando la condizione umana e la lotta interiore tra mente e spirito.
Questo appunto di Letteratura si propone di presentare la figura di Fëdor Michàilovič Dostoèvskij, illustre e prolifico autore russo del XIX secolo. Tra le sue opere principali si riportano: Povera gente, Il sosia, Le notti bianche, Delitto e castigo, L’idiota, I demoni, I fratelli Karamazov.
La vita e le opere di Fëdor Michàilovič Dostoèvskij, genio russo articolo

Indice

  1. La vita di Fëdor Michàilovič Dostoèvskij. Gli esordi
  2. Fëdor Michàilovič Dostoèvskij. Dopo l’arresto e la condanna
  3. La prima fase dell’opera di Fëdor Michàilovič Dostoèvskij. Povera gente e Il sosia
  4. La produzione letteraria di Dostoevskij dopo la condanna

La vita di Fëdor Michàilovič Dostoèvskij. Gli esordi

Fëdor Michàilovič Dostoèvskij nacque a Mosca nel 1821 da una famiglia di aristocratici decaduti.

Il padre era un medico di origini ucraine mentre la madre era figlia di un mercante moscovita. Rivela fin dall’infanzia un interesse per la letteratura in particolare per il poeta Puškin. Dopo la precoce morte della madre, il padre lo costrinse ad iscriversi alla Scuola Superiore di Ingegneria Militare di Pietroburgo, dove il giovane Dostoevskij si diplomò, seppur svogliatamente, nell'anno 1843; ottenne un impiego come cartografo, ma lo stipendio miserabile e la mortificazione di svolgere un lavoro non adatto al suo carattere lo spinsero al gioco d'azzardo, vizio che lo accompagnerà per tutta la vita e che sarà fonte di grossi problemi economici, ma anche di splendida ispirazione letteraria per il romanzo "Il giocatore" (1867). Nel 1846, venne pubblicato il suo primo romanzo "Povera gente" sulla rivista di NekrasovAlmanacco pietroburghese” ottenendo da subito ottime critiche e successo tra il pubblico. Questo fu seguito dal romanzo "Il sosia" (1846), racconto surreale e dai risvolti psicoanalitici, che ottenne un’accoglienza molto più fredda. Dostoevskij aveva idee radicali e occidentaliste, membro di un circolo socialista, era attratto dalle idee di uguaglianza e di giustizia sociale ma, nel 1849, venne arrestato con l'accusa di essere un sovversivo e condannato a morte.
Per approfondimenti sul romanzo Il giocatore di Dostoevskij vedi anche qua

Fëdor Michàilovič Dostoèvskij. Dopo l’arresto e la condanna

Fu imprigionato per otto mesi nella fortezza di Pietro e Paolo fino a quando lo scrittore fu ritenuto colpevole di “partecipazione a piani criminali”. Dopo la lettura della sentenza di morte, il plotone d'esecuzione venne fermato e la condanna commutata in otto anni (poi ridotti a quattro) di lavori forzati in Siberia: i ricordi della sua prigionia gli ispireranno le "Le memorie della casa dei morti" (1861-62). Scontata la pena nel carcere di Omsk, nel 1854 venne iscritto come soldato nel battaglione e conobbe Mar'ja Dmitrievna, che avrà il permesso di sposare nel 1857; congedato per motivi di salute, ritornò a vivere a Mosca. Nel periodo della prigionia attraversò una profonda crisi religiosa, respinse gli ideali socialisti della sua gioventù e si convertì alla religione del popolo russo. Tornato nella capitale si immerse nel mondo giornalistico pubblicando insieme al fratello sulla rivista Vrémja (Il tempo) e nel 1861 vennero pubblicati sulla stessa rivista il romanzo "Umiliati e offesi" e “La casa dei morti” e la rivista riscosse un buon successo. Nel 1862-63 intraprese il primo viaggio all’estero visitando l’Inghilterra, la Francia e la Germania che ispirarono l’opera “Note invernali su impressioni estive” in cui condannava la civiltà borghese dell’Occidente rivelando una tendenza slavofila. Negli stessi anni l’autore attraversò una ancora più pressante crisi spirituale e strinse un legame con Apollinaria Suslova, donna definita infernale, crudele e malvagia. Nel 1864 scrisse una delle sue opere più singolari “Memorie dal sottosuolo”. Visti i grandi debiti che lo affliggevano si impegnò nella scrittura dei suoi grandi romanzi. Nel 1866 pubblicò "Delitto e castigo" e rimasto vedovo si risposò nel 1867 con la sua segretaria, Anna Grigòr'evna Snìtnika e, per tre anni, visse all'estero per sfuggire ai creditori che lo perseguitavano a causa dei suoi debiti di gioco. Nonostante i problemi di salute e di denaro, questi furono per lo scrittore anni fecondi, in cui pubblicò “Il giocatore” (1866), "L'Idiota" (1868), “L’eterno marito” (1870), "I demoni" (1871), "La mite" (1877), "I fratelli Karamazov" (1880). Morì nel 1881 a Pietroburgo, a seguito di una violenta crisi polmonare.

La prima fase dell’opera di Fëdor Michàilovič Dostoèvskij. Povera gente e Il sosia

Le prime opere di Dostoevskij sono molto diverse dai romanzi maturi dell’autore. Nel primo romanzo Povera gente (1946) cercò di trascendere il naturalismo strettamente satirico di Gogol’ (autore con cui aveva un forte legame), superando il grottesco e infondendo elementi di simpatia e sentimentalismo. Non vi è quindi disgusto per la volgarità della vita umana ma pietà per la sua condizione. Si può definire letteratura filantropica che anticipa quella che sarà poi la produzione matura dell’autore. E’ un romanzo epistolare che parla di una ragazza che si innamora di un suo vecchio amico. Il secondo romanzo è Il sosia (1846) che ritrova anch’esso le sue radici in Gogol’ ma rielaborate in modo originale. Narra la storia di un impiegato che impazzisce poiché ossessionato dal fatto che un suo collega gli abbia rubato l’identità. Punto cardine dell’opera è la sofferenza dell’umiliata dignità umana del protagonista.
La vita e le opere di Fëdor Michàilovič Dostoèvskij, genio russo articolo

La produzione letteraria di Dostoevskij dopo la condanna

Come abbiamo detto i grandi debiti finanziari imposero all’autore un grande impegno che si manifestò in una grande produzione letteraria. E’ nella sua fase matura che si collocano i grandi romanzi. Quella di Dostoevskij dopo la crisi spirituale è una delle personalità più profonde e complesse della letteratura russa, solo al pari forse di Tolstoj. I suoi romanzi sono ideologici, in cui è impossibile separare la concezione ideologica da quella artistica. Si possono leggere interpretandoli su tre diversi piani: si riferiscono alla problematica vita pubblica e sociale della Russia del 1865-1880, la rivelazione progressiva di un “nuovo cristianesimo” e come conseguenza della tragica esperienza spirituale dell’autore stesso. Una componente fondamentale è quella psicologica, dell’analisi in cui mente e volontà sono in continuo contrasto con le entità spirituali che si risolve nell’autocoscienza. Una delle caratteristiche dei romanzi tipica di Dostoevskij è la tendenza al sensazionale e all’intrigo elaborato, ricchi di mistero e suspense.
Per approfondimenti sul romanzo Delitto e castigo di Dostoevskij vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Chi era Fëdor Michàilovič Dostoèvskij e quali sono alcune delle sue opere principali?
  2. Fëdor Michàilovič Dostoèvskij era un illustre autore russo del XIX secolo, noto per opere come "Povera gente", "Il sosia", "Le notti bianche", "Delitto e castigo", "L’idiota", "I demoni" e "I fratelli Karamazov".

  3. Quali eventi segnarono la vita di Dostoèvskij dopo il suo arresto?
  4. Dopo l'arresto nel 1849, Dostoèvskij fu condannato a morte, ma la pena fu commutata in lavori forzati in Siberia. Questa esperienza influenzò profondamente la sua vita e le sue opere, portandolo a una crisi religiosa e a un cambiamento ideologico.

  5. Come si caratterizzano le prime opere di Dostoèvskij?
  6. Le prime opere di Dostoèvskij, come "Povera gente" e "Il sosia", si distinguono per il superamento del naturalismo satirico di Gogol', introducendo elementi di simpatia e sentimentalismo, e affrontando temi come la dignità umana e l'identità.

  7. In che modo i problemi finanziari influenzarono la produzione letteraria di Dostoèvskij?
  8. I problemi finanziari costrinsero Dostoèvskij a un'intensa attività letteraria, portando alla creazione di grandi romanzi nella sua fase matura, caratterizzati da una profonda analisi psicologica e ideologica.

  9. Quali sono le caratteristiche distintive dei romanzi maturi di Dostoèvskij?
  10. I romanzi maturi di Dostoèvskij sono ideologici, intrecciando concezioni artistiche e ideologiche, e sono noti per la loro complessità psicologica, il sensazionale e l'intrigo elaborato, riflettendo la vita sociale e spirituale della Russia del suo tempo.

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