
La buona scuola. Attesissimo da settimane, il piano scuola targato Renzi è stato svelato. Dopo giorni di indiscrezioni e polemiche, è giunto il momento della verità: milioni di studenti interessati da quella che potrebbe essere una vera rivoluzione.
Guai a chiamarla riforma, per il Premier si tratta piuttosto di un Patto educativo. Basato su un programma di 12 punti che sono illustrati in un ampio volume che è possibile visionare sul sito passodopopasso.italia.it, dove il Governo ha deciso di illustrare i piani di cambiamento previsti da attuare nei prossimi 1000 giorni (poco più di 3 anni). A Gennaio 2015, dopo una discussione col mondo della scuola, queste proposte saranno tradotte in un disegno di legge e di lì inizierà l'iter per farle diventare realtà.UNA RIFORMA MOSTRUOSA: 20 MILIARDI SUL PIATTO - Per realizzare una riforma del genere serviranno un sacco di soldi. Renzi ha dichiarato al Sole 24 Ore che queste somme si troveranno attraverso la spending review, senza aumentare le tasse. La cifra? Circa 20 miliardi di euro. Solo 3 miliardi di euro ogni anno serviranno per coprire le 150.000 assunzioni di nuovi docenti entro settembre 2015, azione che dovrebbe estinguere il fenomeno dei precari nella scuola. Considerando che la Riforma Gelmini ha tagliato 7 miliardi, stiamo parlando di un investimento che se sarà confermato, sarebbe un rilancio in grande stile sull'Istruzione.
UNA GRANDE CONSULTAZIONE - Tuttavia nulla è stabilito, giura Matteo Renzi, che non vuole l'ennesima riforma calata dall'alto (con riferimento evidente a quella della Gelmini ndr). Dal 15 settembre al 15 Novembre sarà aperta una grande consultazione online per studenti e genitori finalizzata a discutere i programmi della scuola che verrà. Insomma Renzi lancia una sfida a tutto il mondo della scuola: "Vi propongo un anno di tempo per rivoluzionare la scuola italiana, per darle importanza. Ripensare nei prossimi 12 mesi su come si investe nella scuola, costruiremo i prossimi 20 anni". Insomma leggendo tra le righe, l'annuncio di oggi è solo l'inizio di un percorso che durerà un anno e che promette di coinvolgere tutte le parti in causa: studenti, professori, insegnanti, genitori. Un progetto che si annuncia comunque particolarmente ambizioso e costoso. Ogni anno i 150.000 costeranno circa 3 miliardi di euro, che saliranno a 4 dopo 10 anni per via degli aumenti contrattuali di stipendio.Il sito per partecipare alla consultazione è già online all'indirizzo: http://labuonascuola.gov.it/. A seguito delle consultazioni, entro gennaio ci sarà un disegno di legge del governo per tradurre in fatti concreti la proposta della Buona Scuola.
LE PAROLE DEL PREMIER SUL FUTURO DELLA SCUOLA - Il programma, riassunto in un volume di 136 pagine, viene annunciato attraverso un video messaggio.
I 12 PUNTI DI RENZI - La scuola del futuro sicuramente deve parlare inglese, come il premier ha ricordato questa mattina a RTL: "Deve essere la lingua madre, non si deve parlare come faccio io che più che english sembra 'globish' per non parlarlo come me". Ma deve anche il coraggio di valutare gli insegnanti e di premiarli economicamente non per l'anzianità ma per il merito. Ecco quindi i 12 punti della scuola di Renzi. Per approfondire ogni singolo punto, basta cliccare sul rispettivo link.
#1 mai più precari - Un piano straordinario per assumere 150 mila docenti a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie ad Esaurimento.
#2 dal 2016 solo concorsi - 40 mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019. D’ora in avanti si diventerà docenti di ruolo solo per concorso, come previsto dalla Costituzione. Mai più ‘liste d’attesa’ che durano decenni.
#3 basta supplenze - Garantire alle scuole, grazie al Piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze, dando agli studenti la continuità didattica a cui hanno diritto.
#4 la scuola fa carriera - Scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 prof. su 3 avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più grazie ad una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola. Dal 2015 ogni scuola pubblicherà il proprio Rapporto di Autovalutazione e un progetto di miglioramento.
#5 la scuola si aggiorna - Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione attra- verso lo scambio fra pari. Per valorizzare i nuovi Don Milani, Montessori e Malaguzzi.
#6 scuola di vetro - Online dal 2015 i dati di ogni scuola (budget, valutazione, progetti finanziati) e un registro nazionale dei docenti per aiutare i presidi a migliorare la propria squadra e l’offerta formativa.
#7 sblocca scuola - Coinvolgimento di presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche più gravose per la scuola. Per abolirle tutte.
#8 scuola digitale - Piani di co-investimento per portare a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi. Disegnare insieme i nuovi servizi digitali per la scuola, per aumentarne la trasparenza e diminuirne i costi.
#9 cultura in corpore sano - Portare Musica e Sport nella scuola primaria e più Storia dell’Arte nelle secondarie, per scommettere sui punti di forza dell’Italia.
#10 le nuove alfabetizzazioni - Rafforzamento del piano formativo per le lingue straniere, a partire dai 6 anni. Competenze digitali: coding e pensiero computazionale nella primaria e piano “Digital Makers” nella secondaria. Diffusione dello studio dei principi dell’Economia in tutte le secondarie.
#11 fondata sul lavoro - Alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l’anno, estensione dell’impresa didattica, potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale.
#12 la scuola per tutti, tutti per la scuola - Stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF), renderne trasparente l’utilizzo e legarlo agli obiettivi di migliora- mento delle scuole. Attrarre risorse private (singoli cittadini, fondazioni, imprese), attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche.
RITORNO DI EDUCAZIONE FISICA ARTE MUSICA TECNOLOGIA - Per i nuovi programmi "ogni studente dica di cosa vuole parlare nella scuola. Educazione fisica, storia dell'arte e musica, per iniziare". Quindi un ritorno di quelle materie che sono scomparse o poco considerate nel nostro sistema scolastico. Renzi poi conferma che si investirà, perché "la scuola non è un costo ma un investimento sul futuro". Anche perché c'è bisogno di più tecnologia a scuola e questo ovviamente richiede denaro.
GIANNINI, ADDIO PASSATO - Il Ministro Stefania Giannini si dichiara soddisfatta del lavoro svolto insieme a Renzi in questi mesi. In un tweet afferma: "Oggi tiriamo una linea col passato. Percorso di rinnovamento coinvolgerà tutti". E rivela un retroscena: il video messaggio di Renzi avevamo pensato di girarlo insieme, proprio a sottolineare il lavoro di squadra che c'è stato tra Miur e Presidente del Consiglio.
IL MESSAGGIO DI RENZI SUL SITO DEL GOVERNO - Sul sito del governo ecco invece il messaggio di Renzi.
Non una riforma, non un adempimento burocratico, non un libro dei sogni. Un patto, semplice e concreto. L’Italia cambierà solo se noi metteremo al centro la scuola. Noi possiamo mettere al centro la scuola solo se lo facciamo assieme agli studenti, ai professori, ai dirigenti scolastici, alle famiglie, al personale tecnico. Il Parlamento può cambiare una legge. La scuola può cambiare un Paese. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, cambiando tutte le leggi che vanno cambiate.
Ma vi proponiamo di aiutarci a cambiare il Paese. Come? Molto semplice. Qui trovate il rapporto sulla scuola, con le idee del Governo. Dal 15 settembre al 15 novembre andremo scuola per scuola, aula per aula a raccogliere le vostre opinioni. Scriveteci, criticateci, diteci la vostra. Coinvolgetevi. Sono anni che fanno le riforme passando sopra la vostra testa. Stavolta, no. Vogliamo affrontare questa sfida insieme.
Noi vi proponiamo i dodici punti che trovate nell’elenco allegato:
- mai più precari
- dal 2016 solo concorsi
- basta supplenze
- la scuola fa carriera
- la scuola si aggiorna
- scuola di vetro
- sblocca scuola
- scuola digitale
- cultura in corpore sano
- le nuove alfabetizzazioni
- fondata sul lavoro
- la scuola per tutti tutti per la scuola.
Trovate i singoli punti nel documento allegato. Leggetelo, approfonditelo, discutetelo. Poi nella legge di stabilità entro l’anno mettiamo i soldi che servono, per questo progetto e per l’edilizia scolastica. Da gennaio i testi di legge.
Il 2015 – dopo una lunga discussione – diventa l’anno della sfida. Vi propongo un patto, un patto educativo. Noi sul tavolo mettiamo le idee che vedete e tutto il coraggio che abbiamo, per evitare il coro di lamentela dei rassegnati e dei cinici che già dicono: “Tanto non cambia mai nulla”. A voi chiedo di essere protagonisti e non spettatori. Chi vuole bene all’Italia vuole bene alla scuola. Renderla più giusta e più rispettata è il nostro obiettivo. Lo facciamo insieme?
SCARICA QUI IL PROGRAMMA DI RENZI SULLA SCUOLA