
Formazione continua obbligatoria per i docenti: della serie, gli esami non finiscono mai. Per una sorta di giustizia divina o contrappasso dantesco anche i vostri prof dovranno studiare e impegnarsi per ottenere buoni voti.
Secondo le linee guida del piano scuola di Renzi, bisogna rendere realmente obbligatoria la formazione, e disegnare un sistema di Crediti Formativi (CF) da raggiungere ogni anno per l’aggiornamento e da legare alle possibilità di carriera e alla possibilità di conferimento di incarichi aggiuntivi. Questa formazione obbligatoria, come previsto dal piano della Buona scuola, non potrà essere calata dall'alto, ma dovrà essere definita a livello di Istituto. Inoltre, la nuova formazione permanente dovrà fondarsi sul superamento di approcci formativi a base teorica, e dovrà essere mutata invece in un modello incentrato sulla formazione esperienziale tra colleghi, attraverso la creazione di una rete di formazione permanente dei docenti.
La nuova formazione farà leva su quattro elementi fondamentali.
Anzitutto il ruolo centrale dei docenti nel coordinamento, perché un docente è il formatore più credibile per un altro docente.
Secondo, la valorizzazione delle associazioni professionali dei docenti.
Terzo, la centralità di reti di scuole per raggiungere ogni do- cente e l’identificazione di poli a livello regionale, su cui con- centrare partenariati di ricerca per l’innovazione continua.
Quarto, il ruolo cruciale riconosciuto, all’interno della singola scuola, agli “innovatori naturali”, che dovranno avere la possibilità di concentrarsi sulla formazione, e che saranno premiati con una quota dei fondi per il miglioramento dell’offerta formativa che verrebbe vincolata all’innovazione didattica e alla capacità di miglioramento, valutata annualmente.