Paolo.Ferrara
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All'università il software spia per non copiare agli esami in Dad
L’emergenza sanitaria non è ancora terminata e negli atenei italiani si continuano ad utilizzare gli strumenti tecnologici per l’erogazione della didattica e per la somministrazione degli esami a distanza. Per verificare il corretto svolgimento delle prove e controllare che gli studenti non copino l’Università di Torino ha pensato di adottare il software spia “Proctoring” basato sull’intelligenza artificiale. La proposta, già approvata dal consiglio d’amministrazione, ha scatenato proteste da parte degli studenti e il dissenso di alcuni docenti. Ecco cosa sta succedendo.

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Software spia all’università per evitare gli studenti copino

Si tratta di un software nato con l’intelligenza artificiale che oltre ad isolare le funzioni del computer, a disconnettere qualsiasi periferica connessa al pc ed impedire il classico copia e incolla, raccoglie una serie di informazioni durante l’esame: registra video, audio e schermo, rileva la posizione del corpo, i movimenti del capo, delle labbra e degli occhi. Le funzionalità del software spia – già adottato da molti atenei del Nord agli arbori dell’emergenza – preoccupano gli universitari di Torino che hanno deciso di dare vita ad una vera e propria protesta occupando il Rettorato e le vie del centro. Come anticipato, il consiglio d’amministrazione ha già approvato l’uso del suddetto software durante gli esami a distanza ma il rettore Stefano Geuna ha chiarito a laRepubblica, che prima ci sarà una fase di monitoraggio per verificare l’esistenza dei problemi sollevati dagli studenti: “Il 12 aprile faremo un bilancio di questa sperimentazione decideremo come andare avanti”. Trattandosi di un prodotto straniero, oltre ai problemi di privacy, il software potrebbe nascondere altri punti deboli: a confermalo sempre a laRepubblica è Fulvio Corno, ordinario di Sistemi informativi aziendali al Politecnico, che ha spiegato che la piattaforma è stata testata sugli studenti anglosassoni e potrebbe così attivare “dei warning non accurati nel caso degli studenti italiani”. D’altro canto, aggiunge, “possono arrivare delle segnalazioni di comportamenti che per il software sono evitati, ma che non lo sono nei fatti”.

Guarda il video con i consigli su come prendere 30 e lode agli esami universitari:

Studenti in rivolta: lamentano di essere stati ignorati

Mentre gli attivisti di Studenti Indipendenti occupavano il rettorato, alle Molinette si svolgeva la riunione a distanza del consiglio d’amministrazione. Durante la discussione i rappresentanti degli studenti hanno sollevato le criticità emerse proponendo così delle soluzioni differenti e un rinvio dell’approvazione “per mancanza di elementi” e di “un piano istruttorio”. Giorgia Garabello, consigliera d’amministrazione di Studenti Indipendenti ha infatti spiegato a laRepubblica che la sperimentazione annunciata dal rettore potrebbe non essere sufficiente per avviare una verifica completa del software: “Il rettore ha deciso questo monitoraggio che andrà avanti fino ad aprile: peccato che sia un periodo in cui ci sono pochissimi esami perché riprendono le lezioni, e non si sa chi controllerà”. Il rettore, tuttavia, ha deciso di avviare delle consultazioni con gli studenti per valutare insieme la complessa organizzazione e affrontare le questioni irrisolte. Il suo auspicio è “che si possa tornare alla ragionevolezza il più presto possibile”.

Paolo Ferrara

Data pubblicazione 25 Febbraio 2021, Ore 10:03 Data aggiornamento 25 Febbraio 2021, Ore 10:17
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