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Università di Genova, si torna in presenza il 1° marzo se Liguria gialla
È ufficiale: anche l’Università di Genova ritornerà ad accogliere i suoi studenti in presenza dopo mesi di didattica a distanza. A confermarlo è il piano del Coreco approvato negli scorsi giorni che vedrebbe il ritorno in presenza di circa 1850 studenti al giorno che occuperanno le aule al 20% di capienza per scongiurare la diffusione del virus.
Per il ritorno è stata progettata anche una piattaforma per le prenotazioni e stilata una lista di regole che gli studenti dovranno rispettare. Vediamole insieme.

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Dall’Università di Genova arriva la conferma del parziale rientro nelle aule universitarie. In ottemperanza alle misure anti-Covid, infatti, l’ateneo ha deciso di far utilizzare tutte le aule al 20% della capienza per permettere l’accesso a circa 1850 studenti al giorno. Tutti gli studenti dovranno dunque prenotare il loro posto in aula e compilare la dichiarazione di assenza di sintomatologia attraverso una piattaforma messa a punto per la situazione. La piattaforma servirà anche per il tracciamento in un caso di cluser covid e per questo tutti gli studenti avranno l’obbligo di annullare la presenza qualora non intendano più partecipare alla lezione frontale. Come anticipato, sono state stilate delle regole fondamentali che tutti gli studenti dovranno categoricamente rispettare: dovranno indossare sempre la mascherina e mantenere il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, potranno accedere alle aule studio previa prenotazione e potranno anche usufruire dei distributori a patto che igienizzino le mani prima e dopo l’utilizzo. La ripresa delle lezioni in presenza è stata dunque fissata al 1° marzo ma il Comitato ha già chiarito che la partenza potrà essere effettiva solo se la Liguria sarà tra le regioni a fascia gialla. Se così non fosse si ritornerebbe prontamente alla didattica a distanza.

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Università di Genova: sì lezioni in presenza ma no ad esami e lauree

Come riportato su Genova24, per l’assessora Ilaria Cavo è fondamentale che “l’università possa dare un segnale di ritorno in presenza, che condividiamo, ma al contempo è importante mantenere un’impostazione di prudenza”. Il magnifico Rettore Federico Delfino, infatti, ha tenuto a precisare che l’obiettivo sarà quello di pianificare una parziale ripresamuovendosi in un contesto pandemico ancora critico” ma comunque “secondo criteri orientati alla prudenza e alla tutela della salute degli studenti e di tutto il personale”. Se molti studenti potranno ritornare in presenza per le attività didattiche, l’Università ha confermato nelle sue disposizioni Covid-19 la modalità a distanza per gli esami di profitto e le sedute di laurea. Sul sito è inoltre indicato che, data la sospensione delle attività in presenza, per agevolare lo svolgimento degli esami di profitto “i componenti delle commissioni d’esame potranno procedere anche singolarmente alla verifica dell’apprendimento a condizione che la valutazione sia conclusa dal presidente della commissione (il docente responsabile dell’insegnamento)”.