Maria_Zanghi
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politecnico torino esami in cloud

Dopo due anni di pandemia passati quasi interamente in Dad, gli studenti hanno potuto sfruttare la situazione a loro vantaggio, innovando le modalità di svolgimento degli esami. E' ciò che è accaduto al Politecnico di Torino dove, nel corso della sessione invernale i ragazzi hanno sperimentato una nuova tecnologia che gli ha permesso di vivere una rinnovata esperienza d'esame.

La nuova modalità di svolgimento di prove al pc è stata sviluppata interamente dall'ateneo torinese e sfruttata per la prima vola per gli esami di profitto del corso di Informatica del primo anno delle Lauree triennali di Ingegneria.

La svolta della Dad al Politecnico di Torino: gli esami si faranno in cloud

La moderna tecnologia sperimentale ha ampliato la possibilità di svolgere gli esami in presenza: attraverso il proprio PC gli studenti si sono potuti collegare a un server che ha offerto loro tutti i software necessari per lo svolgimento dell'esame. Il nuovo sistema è stato ospitato sui server del Politecnico e interamente sviluppato in proprio sfruttando la "tecnologia Open Source dei Docker containers, eseguiti in Kubernetes". Un grande passo in avanti perché la tecnologia consente di modulare a piacere il numero degli utenti presenti sulla piattaforma, garantendo una permanenza fluida, diversamente da quanto provato dai milioni di studenti alle prese con i discutibili sistemi di Dad che spesso non permettevano l'entrata in simultanea di più utenti.

Al Politecnico di Torino è nata una nuova modalità per svolgere gli esami

Il tutto è stato possibile grazie alla cooperazione dell’Area IT di Ateneo con i team di infrastruttura di calcolo e del software a supporto della didattica, i ricercatori del Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN e i docenti e gli studenti del corso di Informatica che sono stati coinvolti nella sperimentazione della nuova soluzione. La nuova modalità ha interessato circa 8 mila studenti, divisi su due appelli, e ha dato risultati decisamente positivi. "Questa sperimentazione che, con queste modalità e su questa scala, non ha eguali in altre università, è stata possibile grazie al connubio tra nuove esigenze didattiche e tecnologie innovative - spiega il professor Fulvio Corno, Referente del Rettore per le tecnologie a supporto della didattica al Politecnico - È un esempio di innovazione didattica applicata al contesto degli esami, ma che potrà essere esteso anche alle esercitazioni di laboratorio di vari insegnamenti attivi presso il nostro ateneo".

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