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Giorgia Meloni intervistata da Skuola.net

Ragazzi andate a votare perché, anche se voi non occupate dell'Europa, l'Europa si occuperà di voi. E il punto è: come si occuperà di voi. Quando pensate alla politica, infatti, l'unica cosa che non dovete fare è dire ‘sono tutti uguali’; invece sono tutti diversi.

Quindi dovete aiutare a scegliere bene. È questo l’invito, esplicito, che Giorgia Meloni rivolge alla Generazione Z in vista delle imminenti Elezioni Europee. E, per raggiungere il maggior numero possibile di giovani, il Presidente del Consiglio ha scelto la grande platea di Skuola.net.


L’occasione è stata una nuova puntata di “PolitiGame - Quando la politica diventa un gioco da ragazzi”, il format ideato dal portale di riferimento degli studenti in collaborazione con Binario F - il community hub di Meta dedicato alle competenze digitali - per far avvicinare le ragazze e i ragazzi all’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno.


 

In politica grazie al sacrificio di Paolo Borsellino, la lotta alla mafia è una priorità

Il premier, in fondo, conosce bene l’importanza di prendere confidenza con la politica sin da giovanissimi: Ho iniziato a farla quando avevo 15 anni - ricorda - dopo la strage di Via D'Amelio, quando hanno ucciso il giudice Paolo Borsellino. Mi è scattato proprio il fatto di dire vabbè non si può rimanere a guardare. Una cosa che a quel tempo ha mosso molti ragazzi della mia generazione”. Di conseguenza, per lei, “la lotta alla mafia rimane una priorità.

Pagelle: dal 7 in condotta a scuola al 75/100 al Governo, passando per un 60/60 alla Maturità 

Prima di parlare di Unione Europea, però, il Premier ha ripercorso il suo percorso scolastico, definendosi un'alunna “dalla media alta. Ho preso la maturità linguistica con 60/60”. Anche se rifugge l’appellativo di secchiona: Non è che studiassi tanto, però andavo bene. Ero la classica che si chiudeva la notte prima dell'interrogazione, studiava mezzo programma e si presentava preparata”. Qualche grattacapo in più lo aveva a causa della disciplina: La condotta era bassa, di solito era 7 al primo quadrimestre, poi 8 al secondo, alla fine me la cavavo.

Al Primo Ministro è stato anche chiesto di dare la “pagella” a quanto fatto sinora da lei stessa e dalla sua squadra di governo. Facendo un parallelismo con gli esami di Maturità, Giorgia Meloni gli assegnerebbe 75 su 100, perché si può sempre migliorare, anzi si deve sempre migliorare, non ci si deve mai accontentare, finché non è 100 devi lavorare di più. Ma non nasconde la soddisfazione per aver fatto “un grande lavoro, l’ultimo a Caivano; questa zona totalmente degradata che abbiamo ricostruito, un'emozione molto bella vedere quando la politica riesce a fare qualcosa che rimane, che è fisico, che è visibile, che è un mattone, che rimane a disposizione della gente”.

Governo: orgoglio sui dati occupazionali, fatte più cose di quelle comunicate

Anche se il vero orgoglio “sono i dati sull'occupazione, il fatto che noi abbiamo avuto 600.000 lavoratori in più, che abbiamo avuto il record storico dell'occupazione, soprattutto di quella femminile, dei contratti stabili, quindi non lavoro precario. Perché queste sono risposte che dai alla gente”. Un punto, invece, da migliorare? “Sicuramente sulla comunicazione. Mi rendo conto che noi abbiamo fatto più cose di quelle che riusciamo a comunicare.

Giorgia Meloni

No a coalizioni con la sinistra, l’Europa ha bisogno di una visione chiara 

Passando ad argomentare la sua visione di Europa, il Presidente del Consiglio esclude di poter prendere parte a coalizioni con la sinistra perché “quando tu tenti di mettere insieme tutto e il contrario di tutto, non riesci a fare niente”. Al contrario, a detta del capo del Governo, “se l'Europa vuole tornare a essere un soggetto politico vero, deve avere una visione chiara. Fidatevi che ne ha bisogno. Altrimenti gli altri faranno la loro maggioranza”.

Difesa Comune: gli investimenti militari non sono soldi buttati ma sono il prezzo della libertà. Le Forze Armate vanno ringraziate 

Entrando più nel vivo degli argomenti al centro della campagna elettorale per le elezioni europee, Giorgia Meloni pone subito l’accento sul tema della Difesa comune: “È particolarmente importante in questo momento per l'Unione Europea”, sottolinea. “Il problema - prosegue - è che se vuoi proteggere i tuoi cittadini devi essere in grado di difenderti. Se tu non sei in grado di difenderti anche la tua libertà è limitata, la tua. Il costo della difesa è il costo della tua indipendenza, della tua capacità di difendere gli interessi nazionali. Non vi fate fregare da quelli che dicono che sono soldi buttati, non sono soldi buttati se vuoi essere libero.

Un discorso che dà lo spunto al Premier per ringraziare pubblicamente le nostre Forze Armate: “L'Italia - fa notare - è un Paese che ha delle eccellenze straordinarie nella Difesa, siamo un Paese che fa un grande lavoro sul peacekeeping cioè sulla capacità di costruire pace nel mondo. Per questo, quando arrivano le feste comandate, io vado a trovare i nostri contingenti militari all'estero. Tu vedi questi ragazzi che stanno a decine di chilometri da casa, che a Natale non possono vedere le loro famiglie, che non vedono crescere i loro figli, solamente per portare pace, per difendere, per creare sicurezza e per rappresentare l'Italia nel modo migliore”.

Migranti: garantire il diritto a non emigrare con investimenti in loco e stroncare i trafficanti di uomini

Un altro capitolo “caldo” è quello relativo ai migranti: “Abbiamo un grande problema - ammette Meloni - in particolare noi italiani che siamo la porta d'ingresso. Qui l'Europa può fare molto e secondo me deve cambiare approccio. Quando sono arrivata a capo del Governo italiano, in Europa si discuteva solo di come redistribuire i migranti illegali e non erano solo i sovranisti a non volerli. Io sto promuovendo un lavoro completamente diverso”.

Quale? Cooperare con le nazioni africane, portando lavoro lì con investimenti. Abbiamo parlato tanto del diritto di emigrare, ma non abbiamo mai parlato del diritto a non dover emigrare. Ci sono oggi tante occasioni che noi possiamo mettere in piedi con questi Paesi. Pensate a tutto il tema dell'energia. In Europa noi abbiamo un problema di approvvigionamento energetico dopo la crisi in Ucraina, l'Africa è potenzialmente uno straordinario produttore di energia pulita”. Parallelamente bisogna combattere i trafficanti. Le Nazioni Unite dicono che oggi la tratta di esseri umani è l'attività più redditizia al mondo per le organizzazioni criminali. Sono potentissime. Questa gente va sconfitta”.

Ambiente: va difeso con l’uomo dentro, non intelligente delocalizzare le emissioni fuori dall’Europa 

Altra sfida decisiva riguarda l’Ambiente, che a parere del Premier va difeso con l'uomo dentro, pensando se quanto deciso sia sostenibile sul piano sociale e sul piano economico. Se per difendere l'ambiente deindustrializzi, fai chiudere migliaia di imprese, fai perdere i posti di lavoro, non stai facendo una cosa buona”.

E poi c’è la questione dell’attuazione di queste politiche ambientali: “L'Europa si è data degli obiettivi che sono importanti - afferma Meloni - ma quello su cui io non sono d'accordo è che pretenda anche di dirti come devi centrare quegli obiettivi. Secondo me bisogna lasciare agli Stati nazionali di decidere con quale tecnologia fare quella che noi chiamiamo la neutralità tecnologica. Invece l'Europa ti dice che lo devi fare con l'elettrico, solo che l'elettrico noi non lo produciamo, viene prodotto tendenzialmente da nazioni molto più inquinanti della nostra, che producono quello che serve per l'elettrico con le centrali a carbone. Non è una strategia intelligentissima”.

Lavoro: con i fondi europei misure per dare lavoro ai giovani  

Quando invece, evidenzia il Presidente del Consiglio, l’Unione Europea sa essere davvero d’aiuto alle politiche sul Lavoro: “Ci sono dei piani di finanziamento e dei fondi europei - ricorda - che possono essere utilizzati negli Stati membri per abbattere, ad esempio, le disparità tra i territori. E In Italia noi di divari ce ne abbiamo tanti”. La Meloni ricorda che il Governo, proprio grazie alla riorganizzazione dei fondi europei di coesione, “ha fatto una norma per cui se tu assumi un ragazzo sotto i 35 anni per due anni non devi pagare niente allo Stato, a patto che lo assumi a tempo indeterminato”.

Diritti civili: le libertà vanno difese come i soggetti più deboli, i bambini devono avere diritto a un padre e una madre

Per concludere, un accenno alla battaglia per i Diritti civili, che tanto divide. Su questo Meloni assicura che Fratelli d'Italia è un partito che difende il principio delle libertà, a 360 gradi, quindi anche della libertà individuale, quindi anche il diritto a non essere discriminati, ad esempio, per il proprio orientamento sessuale”.

Allo stesso tempo, però, è convinta che “questa libertà debba andare d'accordo con i diritti dei soggetti più deboli. Non sono, perciò, favorevole all'adozione da parte delle coppie omosessuali, perché ritengo che sia sbagliato dire a un bambino per legge che non avrà un padre o una madre; così come non sono d'accordo sulla maternità surrogata, perché penso che il corpo delle donne non si compri e perché penso che i bambini non si comprino”.

Giorgia Meloni

La passione per le lingue, Michael Jackson e il… burraco. Le difficoltà con la matematica e con il sonno

Trattandosi di un contesto per studenti, come detto, non si può congedare l’ospite senza aver parlato di passioni e avversioni, soprattutto scolastiche, ma non solo. La materia preferita? Le lingue in generale. Avrei tanto voluto fare l'interprete. Per questo ho studiato lingue al liceo. Ma sono stata soprattutto un'autodidatta: film in lingua originale, canzoni, musica. Adoravo Michael Jackson, dovevo capire che cosa dicesse, quindi ho cominciato da ragazzina a studiare le sue canzoni”. La preferita? “Man in the mirror”. La materia, invece, più indigesta? Matematica. Ho il problema di mia figlia che mi chiede di aiutarla a fare i compiti di matematica. Fa le elementari e io dico ‘sì, amore’ ma poi cerco su Google.

Mentre per staccare la spina Giorgia Meloni confida di affidarsi “al burraco, sono un'appassionata di quello internazionale”, confessando di essere “competitiva, quando perdo mi arrabbio”. Anche se “forse non stacco mai la spina veramente. Delle volte mi sveglio di notte e mi sembra di aver risolto dei problemi. Poi ci ripenso la mattina e non è successo”.

Il meme della Meloni è su… Giorgia

Il format “PolitiGame”, però, in chiusura prevede anche un momento più divertente, per avvicinare ulteriormente i nostri rappresentanti all’universo giovanile. In che modo? Attraverso un gioco che invoglia alla creazione di un meme istantaneo, modello “Le migliori frasi di Osho”, associando il volto di un leader politico a un frase. 

L’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti degli avversari? No, Giorgia Meloni preferisce ironizzare su se stessa, con una foto in cui ha gli occhi sgranati e sotto cui appare la scritta: “Tua nonna quando le dici “non ho fame’”. Ricordando in questo modo anche un pezzo della sua infanzia.