
“Partecipate. Non rinunciate a questo diritto fondamentale. Anche io vengo da una generazione che era disillusa dalla politica, che non si sentiva più rappresentata. Poi ho capito che mi stavano fregando da sola. Perché se non ti occupi di politica comunque la politica si occupa di te. Non fidatevi chi dice il contrario. L’unico modo per ribaltare la legge del più forte è la partecipazione democratica”.
È una Elly Schlein che sceglie di parlare ai giovani come se fosse una “sorella maggiore” quella che è intervenuta a “PolitiGame - Quando la politica diventa un gioco da ragazzi”, il nuovo format ideato da Skuola.net, in collaborazione con Binario F - il community hub di Meta dedicato alle competenze digitali -, per far comprendere meglio alla Generazione Z l’importanza delle Europee dell’8 e 9 giugno.
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Videogiochi e musica, passioni ancora vive: “Sono una nerd degli anni ‘90”
Perché lei, come emerge dalla lunga intervista rilasciata al portale di riferimento degli studenti, non si è mai distaccata del tutto dalla gioventù. Lo dimostra quando, per avvicinarsi alla platea che la sta ascoltando, passa in rassegna le sue passioni: “Come stacco la spina? Con i videogiochi, ancora adesso. Sono una gamer, una nerd degli anni ‘90”, racconta il segretario del Partito Democratico. I titoli preferiti? “Gioco a tante cose diverse. Da Mario a Zelda ma anche Assassin’s Creed e God of War”, solo per citarne alcuni. A casa Schlein trovano posto diverse console Nintendo - dal Nes al Super Nes passando per la Switch e la Wii - nonché una Playstation 4. Ma nell’elenco dei suoi passatempo hanno uno spazio privilegiato “anche i giochi da tavolo”.
Altra grande passione della Schlein è la musica. Segue assiduamente Sanremo insieme ai suoi amici riuniti in un gruppo di ascolto da “duemila commenti a serata”. Inevitabile quindi il commento sull’avvicendamento Conti-Amadeus al Festival, ricordando che“ Amadeus stava facendo bene e aveva saputo rinnovare portando grandi voci sul palco”.
Lavoro: con contratti a termine e stage gratuiti non ci paghi l’affitto
Ovviamente, però, il focus dell’intervista è cosa vuole fare il PD a Bruxelles. Lo spunto sono le domande e le 5 priorità su cui dovrebbe concentrarsi l’Unione, espresse da oltre 3.000 giovani studenti di età compresa tra 13 e 29 anni: lavoro, difesa dell’ambiente, difesa comune, migrazioni e diritti civili.
E il tema, tra quelli di competenza dell’Unione Europea, che sembra stare più a cuore al leader dem è il lavoro: “In cinque anni di sforzi - fa notare Schlein parlando della legislatura europea appena conclusa - abbiamo ottenuto una direttiva sul salario minimo. L’Italia è l’unico paese d’Europa dove i salari reali sono più bassi rispetto al ‘90. Non è accettabile. Perché le persone, soprattutto giovani, che entrano nel mercato del lavoro ci entrano già sfruttate e sottopagate. Questo mina la crescita e la ripresa economica di questo Paese. Stiamo perciò raccogliendo firme per avere un salario minimo in Italia, con una proposta che dice che al di sotto dei 9 euro l’ora non è lavoro ma sfruttamento e non può essere legale”.
“Una seconda proposta, che abbiamo portato direttamente in Commissione Europea - prosegue - prevede l'abolizione degli stage gratuiti, perché con gli stage gratuiti non ci paghi l’affitto”.
Gli effetti di queste storture, secondo Schlein, sono già sotto gli occhi di tutti: “La destra - sottolinea - è ossessionata dall’immigrazione ma non vede l’emigrazione, di giovani in gamba che studiano con sacrificio ma che, di fronte a contratti precari e salari bassi, molto spesso scelgono di andare altrove, dal Sud verso il Nord o addirittura verso altri paesi europei. Noi vorremmo invertire questa rotta. Se io ho un contratto di un mese e non so se ce l’avrò domani, come faccio a uscire di casa e a pagare un affitto? Come faccio a costruire una famiglia? Serve un lavoro che sia dignitoso e di qualità”.
Ambiente: investire sulle rinnovabili fa bene al Pianeta e fa risparmiare
Altro tema al centro del programma del PD è la tutela dell’ambiente: “Negare l'emergenza climatica non aiuterà le famiglie, i lavoratori, le imprese, gli agricoltori - sostiene Schlein - perché queste sono tra le prime vittime di questa emergenza. Basta osservare i territori colpiti da inondazioni o siccità. Dobbiamo mettere in campo a livello di Unione Europea tutte le risorse che servono per prendere per mano le persone e accompagnarle verso cambiamenti necessari, che possono essere anche convenienti”.
“Dobbiamo - continua il segretario del PD - investire sulle tecnologie rinnovabili, che sono già mature e che hanno ridotto di venti volte i loro costi negli ultimi vent'anni. Siamo il Paese del sole, del vento e dell’acqua: pensate quanto lavoro e quanta buona impresa si può creare puntando sulle filiere delle rinnovabili. La convivenza è doppia: si risparmia in bolletta e si riducono le emissioni che fanno male al Pianeta e alla salute. Lo stesso si può dire per l'economia circolare: riducono i rifiuti, che sono un costo per la collettività, e li rimetto nel ciclo, li scambio con altre aziende e crea nuovo valore. E’ una direzione obbligatoria, di Pianeta ne abbiamo solo uno e lo abbiamo in prestito”.
Difesa: serve prima una politica estera europea comune
Capitolo difesa, di strettissima attualità. Elly Schlein anche su questo ha le idee chiare: “Io sono una federalista europea - dice - e secondo me nessuna sfida del domani si può risolvere entro i confini nazionali. Abbiamo bisogno di una politica estera comune, altrimenti le grandi potenze attorno a noi, come gli Stati Uniti e la Cina, saranno sempre più “pesanti” nello scacchiere globale. Solo una voce unica e forte dell’Unione Europea può contribuire a costruire percorsi di uscita dai conflitti”.
Così come stanno le cose adesso, per la leader democratica, l’Unione è “una scatola vuota che si occupa solo di industria bellica. L'Europa è nata come un progetto per la pace e tale deve rimanere, non un'economia di guerra”.
Diritti civili: le famiglie sono tante e tutte hanno diritto di essere difese
Sui diritti civili, invece, Schlein ribadisce: “Pensiamo che bisogna continuare a battersi per una legge contro l’omobilesbotransfobia, il Ddl Zan”. E sul matrimonio egualitario sottolinea che “Le famiglie sono tante, sono plurali, hanno tutte diritto a essere difese, per il contributo che portano alla società. Facilitiamo le adozioni e facciamo una legge per riconoscere i diritti delle figlie e dei figli delle coppie omogenitoriali. L’amore non si può discriminare”.
Migranti: far parte dell’Europa comprende benefici ma anche responsabilità
Infine la questione migranti: “I trattati - spiega la segretaria del PD - già dicono oggi che sull’accoglienza serve la condivisione equa di responsabilità tra tutti gli Stati. Ma, attualmente, 6 paesi europei su 27 hanno affrontato da soli più dell’80% di tutte le richieste d'asilo arrivate. Continueremo a batterci per la solidarietà europea e faremo quello che la Meloni non ha avuto il coraggio di fare, ovvero dire ai nazionalisti come Orban che non si possono avere i benefici di far parte dell’Unione Europea se non si condividono anche le responsabilità che ne derivano”.
Una studentessa attivista da “ultimo minuto” e Maturità “classica” (in Svizzera)
Il carattere un po’ giocoso del format prevede, a un certo, anche la creazione istantanea di un meme da parte dell’ospite. Elly Schlein scegli una foto di Giorgia Meloni, in cui la premier ha un'espressione a metà strada tra la paura e lo sgomento, con sotto la scritta “Quando ti rendi conto di aver mandato lo screenshot alla persona sbagliata”.
E, trattandosi di Skuola.net, l’intervista non si poteva concludere senza altre reminiscenze scolastiche. Partendo dal diploma di Maturità, preso nel 2004 in Svizzera in un indirizzo di studio equivalente al nostro liceo classico, con il massimo dei voti. Per terminare con la laurea in Giurisprudenza presa per “fare ricorso ad una multa” conseguita con 110 e lode, non prima di essere passata per un anno di DAMS. Anche la sua carriera politica nasce dall’attivismo studentesco, quando all’università, ricorda la segretaria del PD, sono “stata costretta a candidarmi per il consiglio di facoltà e ricordo la fatica di dare i volantini perché sono timida: alla fine ho ottenuto 71 voti”.
“Ero una pessima studentessa - racconta - una di quelle che andava bene ma che si riduce a studiare nelle ultime 48 ore, in extremis, che si applica quando sente la pressione. Il paradosso è che, andando bene, passavo anche per secchiona”.
La materia preferita? “Mi piaceva molto la matematica”. Quella indigesta? “L’economia domestica (la Schlein ha frequentato le scuole in Svizzera) e la ginnastica”.